RICCOBONI
E PERLASCA PORTANO IN CONSIGLIO COMUNALE IL NUOVO REGOLAMENTO SULL'ELETTROSMOG
DENUNCIA DI LEGAMBIENTE ED APPLE:
“VIA LIBERA ALLE ANTENNE IN PROSSIMITA’ DI ASILI, SCUOLE
E PARCHI GIOCO?”
E
UN COMMA CONCEDE AI GESTORI LA POSSIBILITÀ DI DIMEZZARE LE DISTANZE
TRA LE INSTALLAZIONI E LE ABITAZIONI
Lunedì
10 settembre il Consiglio Comunale ha all’ordine del giorno “l’approvazione
della variante al Piano Regolatore per la modifica del regolamento edilizio
con l’inserimento dell’articolo 57 relativo all’installazione dei sistemi
trasmittenti”. In pratica si tratta della definitiva adozione,
da parte del Comune di Padova, delle norme che regolamentano l’installazione
di antenne per telefonia mobile ed altri sistemi trasmittenti.
Apple (Associazione Padovana Prevenzione
e Lotta all’Elettrosmog) e Legambiente rilevano come nessuna delle proprie
osservazioni qualificanti ai fini della prevenzione del rischio (rispetto
dei siti sensibili, risanamento del pregresso, minimizzazione
dell'esposizione, precise garanzie di un monitoraggio
sistematico) presentate in sede in sede di revisione della variante
del regolamento edilizio, trovino reale applicazione nel testo che viene
portato all’approvazione del Consiglio Comunale.
In
particolare Apple e Legambiente rilevano come nel testo in approvazione
al Consiglio Comunale non vi sia alcun riferimento alla salvaguardia
dei siti sensibili: infatti, alla luce delle normative nazionali,
regionali e di alcune sentenze dei TAR (per esempio la sentenza n°1589/01
del 13/06/01 del TAR del Veneto) il comune non può esimersi dal regolamentare
la “localizzazione sul territorio degli impianti che producono campi
elettromagnetici”, anche e soprattutto salvaguardando i siti
sensibili.
Per questa ragione Apple e Legambiente
avevano chiesto e chiedono tutt’ora che vi sia una formulazione che
vieti le installazioni in prossimità di: ”asili, edifici scolastici
nonché strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali, carceri,
oratori, parchi-giochi, orfanotrofi e strutture similari e relative
pertinenze...”, come per esempio prescritto dalla Legge Reg. Lombardia
11/05/01 n°11.
Legambiente
ed Apple avevano inoltre chiesto, come già previsto dalle leggi di alcune
Regioni e già adottato da altri Comuni, di regolamentare le installazioni
per la telefonia mobile attraverso un protocollo d'intesa tra il Comune,
i gestori e gli organi tecnici di controllo.
L'impegno preso in questo senso dell'Assessore Perlasca, rimanda però
ad un Protocollo non ancora formulato in tutti i suoi aspetti, e dove
non sono chiari gli impegni e le garanzie che si assumono tutti
i contraenti.
Decisamente criticabile, per altro, è l’introduzione nel testo
del regolamento che sarà presentato in Consiglio Comunale, di un
comma che concede un dimezzamento al 50% delle distanze tra le installazioni
e le abitazioni per quei gestori che firmeranno il Protocollo.
Si tratta di una scelta formalmente inopportuna e sostanzialmente
inaccettabile perché non condiziona tale dimezzamento a impegni precisi
ed espliciti da parte dei gestori: il rispetto dei siti sensibili, il
risanamento del pregresso, la minimizzazione dell'esposizione, precise
garanzie di un monitoraggio sistematico.
Per
questo motivo le due associazioni chiedono che tale comma venga abolito
o riformulato in forma più generica, rinviando eventuali deroghe al
regolamento alla stipula del Protocollo d'intesa.
E’ evidente, a questo punto che la definizione di questo Protocollo
determinerà in grande misura la reale efficacia, dal punto di vista
della prevenzione del rischio, del Regolamento.
Sulla base delle esperienze maturate dalle
due Associazioni in questi temi, per l'alto grado di rappresentatività
delle istanze dei cittadini su questo tema che esse esprimono, e sull'esempio
di quanto avvenuto in altre città Apple e Legambiente ritengono indispensabile
essere coinvolte nel processo di definizione del Protocollo.
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