La critica

...Bartolomeo Bodo non chiede che un pò di attenzione, non si atteggia nè a maestro e neppure vittima di quella sfortuna che molti indicano quale alibi della bancarotta artistica.

Con tali concetti davanti le opere di Bartolomeo Bodo assumono valori mutevoli umani ad artistici, si può guardare con compiacimento quei fondi atmosferici tesi ed invitanti concedere ai primi piani una loro concettualità narrativa, scoprire che in alcuni quadri emergono possibilità notevoli.

Vittorio Bottino

...Molti dipingono situazioni naturali ma pochi non si creano il problema di togliere o di aggiungere alcunchè alle voci spontanee e genuine che possiamo scoprire ad occhio nudo.

Tra questi va annoverato Bodo Bartolomeo, fedele descrittore e ricreatore di scenari agresti e montani a da anni cultore di una formula pittorica amata ed apprezzata con ampi consensi per la personale semplicità di linguaggio che rende l'operato gradito e piacevole.

Sergio Pelizzon

Anche se non ha mai preso parte alle polemiche e agli avvenimenti che via via, con carica altisonante, hanno animato il linguaggio artistico nei momenti più significativi del nostro tempo, dobbiamo riconoscere che Bartolomeo Bodo, con un impegno continuo nell'approfondimento del corpo dell' immmagine ,si e reso disponibile a svariate ricerche, recepite e sviluppate a mano a mano che i suoi interessi artistici pervenivano a comprendere, consapevolmente, la realtà della natura e della vita per dare ai dipinti una parte di se stesso.

C'era dunque un qualcosa che faceva scattare in lui la molla dei sentimenti, dell'immaginazione e dei desideri al fine di scoprire verità nascoste. Ecco che allora, dopo un non breve periodo all'insegna di una tradizionale figurazione, volgersi ad una chiave di lettura diversa e più moderna all'insegna anche di un astrattismo a sfondo geometrico : una tendenza innovatrice per il suo spirito, non come volontà di affermazione, ma un modo di essere e di concepire colori e spazio per individuare significati più profondi.

Sensazione ed espressioni di sapore personale sinteticamente realizzate, una maniera diversa per estrinsecare la sua poetica ma che, tuttavia, gli hanno offerto pochi momenti di godimento ottico e percettivo. Perchè aveva compreso che, come punto di riferimento, il ritorno al paesaggio sarebbe sempre stato per lui gratificante e gli avrebbe potuto ancora riservare piacevoli sorprese.

Tuttavia non un riportarsi indietro nel tempo(anche se alcuni paesaggi nevosi lo lasciano supporre) ma, per rendere ancor più accattivanti le armoniche assonanze, creare immagini qualitativamente incantate. Dove l'identificazione panica del mondo naturale diventa godibile esclusivamente tramite la carica emotiva del colore.

E' una onesta ricerca di ideale astrazione che, pur mantenendo il contatto con la realtà, conduce a considerare con attenzione la dimensione delle case, lassù in alto, e le persone che immaginiamo possono vivere in esse.

Un colloquio con la natura, quindi, emozionato e ben strutturato nei vari piani, nella luminosità e nei timbri cromatici; un discorso marcato di serietà e spontaneità che permette all'occhio del pittore di guardare lontano e rispettare la dignità delle cose e la bellezza della natura. Perciò la sua pittura è un'ulteriore prova del suo atteggiamento verso la vita, dei sani affetti e della sua serenità. Che rifulgendo di trasfigurante dolcezza hanno nome poesia.

Antonio Oberti


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