ALCUNI SUGGERIMENTI SULL'
AEROMODELLISMO
Una breve introduzione al plastimodellismo
Il modellismo statico in plastica è un'attività
ricreativa molto diffusa nei paesi del Centro-Nord Europa, in Canada, negli
Stati Uniti, in Giappone ed in Australia, anche se in pratica si trovano
appassionati un po' in tutto il mondo.
Questa particolare interpretazione del modellismo
è nata poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l'invenzione
dello stampaggio in pressofusione, unitamente alla nascita di nuovi materiali
termoplastici derivati dal petrolio, permise di riprodurre a basso costo
ed in quantità notevoli parti con dettagli molto minuti, di cui
sarebbe stato possibile l'assemblaggio per mezzo di appositi collanti.
Rispetto ai superdettagliati kit odierni, le produzioni
modellistiche commerciali degli anni Cinquanta fanno ormai sorridere, sia
per la loro semplicità sia per la povertà di particolari;
tuttavia, a quell'epoca erano un'alternativa molto economica ed alla portata
di chiunque rispetto all'autocostruzione, cioé la produzione di
modelli scolpiti a mano nel legno grezzo partendo da disegni in scala.
Oggi l'autocostruzione non viene più realizzata
solo in legno ma si avvale anche di polistirene, metalli e resine, ed è
la vetta più alta a cui un bravo modellista possa ambire.
Tuttavia, un kit commerciale consente a chiunque
disponga di una minima praticità manuale di ottenere con poca fatica
delle repliche in scala di elevatissimo realismo.
Un minimo di attrezzatura
Sia che si tratti di un regalo inaspettato, oppure
di un tentativo volontario in questa nuova attività, è preferibile
avvicinarsi al plastimodellismo con una scatola di montaggio relativamente
semplice, come un'autovettura moderna, un aereo monomotore o un mezzo militare
senza troppi dettagli, lasciando da parte i superkit da molte migliaia
di lire per quando ci si sentirà abbastanza padroni delle tecniche
di base.
Anche l'attrezzatura iniziale non richiede grossi
investimenti: prima di mettere mano alla scatola di montaggio conviene
raccogliere alcuni strumenti basici, necessari per la costruzione di un
kit in plastica.
Strumenti costosi e sofisticati, come minitrapano,
pinze e bisturi chirurgici, sonde odontoiatriche, lime ultrafini da attrezzista,
aerografo e relativo compressore, diventano necessari solo se si mira a
progetti ambiziosi o a finiture professionali, con grosse elaborazioni
e autocostruzioni, ma per portare a completamento un onesto modello "come
da scatola" possono bastare strumenti come:
* un paio di piccole forbici o un tronchesino per
separare le parti dal telaio di stampaggio,
* delle pinzette a punta per maneggiare le parti
più minute,
* una piccola limetta per metalli
* e della carta abrasiva, del tipo "ad acqua" da
carrozziere, che serviranno per ripulire dalle parti i segni e le sbavature
conseguenti allo stampaggio e per lisciare lo stucco sulle giunture,
* del nastro adesivo e degli elastici per tenere
le parti in posizione durante l'incollaggio,
* dell'adesivo specifico per il tipo di plastica
dei kit, che normalmente è il polistirene,
* dello stucco per modellismo e ...
* ... una piccola spatola per applicarlo sulle linee
di giunzione più grossolane,
Come si vede non si tratta di cose particolarmente
ricercate: stucco e adesivo si trovano negli stessi negozi di modellismo,
come pure le lime, le pinzette.
Una breve ricerca in casa tra gli strumenti per manicure
o per cosmesi, poi, darà sicuramente buoni frutti.
Anche i colori ed i pennelli sono reperibili presso
il negoziante, oppure nei colorifici per belle arti, insieme alla carta
abrasiva.
Sarà anche molto utile un contenitore di plastica
o cartone dove riporre le parti durante l'assemblaggio per evitare che
vadano perse: l'adesivo richiede sempre alcune ore per fare presa, durante
le quali sarà bene lasciar riposare l'assieme per evitare incollaggi
storti ed errati.
Piuttosto che precipitarsi a staccare tutti i pezzi
dai telai di stampaggio è inoltre consigliabile studiare bene le
istruzioni per il montaggio, asportando i vari pezzi man mano che queste
lo richiedono e colorando le parti che una volta assemblate diventino difficili
da raggiungere col pennello.
Anche dettagli come i carrelli, le antenne, i cingoli,
le armi o altre parti delicate e sporgenti di solito si aggiungono dopo
la colorazione e l'applicazione delle decalcomanie, per evitare di romperli
nella manipolazione del modello.
I colori
Lo studio delle istruzioni ha senso anche ai fini
della colorazione, poiché da queste si desumono i colori necessari,
anch'essi reperibili presso i negozianti specializzati e disponibili in
varie marche, sia in forma di smalti sintetici sia come tinte acriliche
solubili in acqua o alcool.
La scelta del tipo di colori è quindi soggettiva.
I modellisti di più lunga militanza tendono a preferire gli smalti,
forse per consuetudine, forse per nostalgia di quando esistevano soltanto
questi, oltretutto in finitura lucida.
Per quanto riguarda la tossicità, le tinte
acriliche sono in genere preferibili, soprattutto se a base acquosa, ma
in un locale arieggiato è possibile usare
anche gli smalti sintetici senza timore di intossicazioni "fulminanti".
In ogni caso, durante la realizzazione di un modello
è bene operare in un ambiente ben ventilato per non respirare troppo
a lungo i vapori di adesivi, solventi e vernici, tenendo i colori sempre
ben chiusi e al riparo dal calore e dall'umidità mentre non non
li adopera.
Un discorso a parte meritano i pennelli. I negozi
di belle arti offrono pennelli professionali in pelo di martora molto più
costosi di quelli normalmente reperibili in cartoleria, ma il loro maggior
prezzo si ripaga rapidamente con una qualità molto elevata ed una
durata incomparabile, mantenendo le setole fini ed elastiche, a patto di
pulirli sempre a fondo da ogni residuo di colore prima di riporli e di
preservare la forma della punta quando li si ripone tra un uso e l'altro.
E' inoltre consigliabile non adoperare pennelli esasperatamente
fini: se di buona qualità, un pennello tondo n.3 di martora può
tracciare linee sottili come un capello e non occorre intingerlo frequentemente
nel colore.
Le decalcomanie
In genere la scatola di montaggio di ogni modello
è accompagnata da un foglio di decalcomanie, ossia degli emblemi
adesivi ad acqua che riproducono le insegne più difficili da realizzare
a mano libera, come stemmi di reparto, numeri di matricola e coccarde di
nazionalità.
Per i meno esperti l'uso delle decal può rivelarsi
complicato e macchinoso, ma un po' di pazienza e di pratica sono sufficienti
per ottenere buoni risultati senza innervosirsi troppo.
La tecnica migliore per applicarle le decal consiste
nel ritagliare ogni singolo stemma dal cartoncino di supporto lasciando
un margine di un paio di millimetri.
Lo stemma va poi bagnato con semplice acqua e lasciato
a riposare alcuni minuti finché questa ammorbidisca l'adesivo che
unisce al cartoncino di supporto la pellicola su cui esso è stampato,
dop
odiché lo si colloca col suo cartoncino sul modello già
colorato nella posizione dove dovrà incollarsi e, aiutandosi con
le pinzette ed un pennello pulito, lo si fa scivolare dal cartoncino di
supporto, che verrà così rimosso.
Dopo aver posizionato lo stemma, si rimuove l'eccesso
di acqua e adesivo con della carta assorbente che non lasci "peluria" e
si lascia asciugare l'adesivo.
Alcune ore più tardi sarà possibile
rimuovere le tracce di adesivo dalla zona circostante con altra carta assorbente
inumidita.
Un primo passo verso tecniche più sofisticate
consiste nell'applicare le decalcomanie su un fondo lucido, cosa che favorisce
l'adesione ed evita quello sgradevole effetto "argentato" che tendono ad
assumere le parti trasparenti delle decal se la vernice sottostante è
opaca. Per questo esistono delle vernici trasparenti lucide, da applicare
prima delle decal, ed anche opache se si vuole ottenere tale initura su
tutto il modello dopo avere applicato le decal stesse.
Inoltre, negli ultimi anni si è diffuso l'impiego
di appositi liquidi emollienti che hanno lo scopo di ammorbidire il film
delle decal durante l'applicazione per favorirne la conformazione alla
superficie del modello.
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A questo punto, le idee potrebbero essere più
chiare di quanto lo fossero all'inizio di questa pagina.