
marzo 1996
21 APRILE 1996:
PERCHE' E' IMPORTANTE VOTARE COMUNISTA

di Francesco Burattini
In Italia 500 mila famiglie operaie sono già nell'area della povertà.
Questo dramma , dalle proiezioni future ancora più inquietanti, ha preso corpo negli anni Ottanta come conseguenza delle politiche neo liberiste dei governi di centro-sinistra.
Da questa realtà, sempre più negativa per la classe lavoratrice, emerge che il carattere peculiare della prima Repubblica era quello di un compromesso sociale avanzato basato sui consumi, su buoni livelli occupazionali e su un decente Stato sociale (conquistato con dure lotte ovviamente); mentre la transizione (ancora in corso) alla seconda Repubblica riflette scelte di segno opposto: attacco fortissimo al potere d'acquisto dei salari e smantellamento dell'intervento pubblico (Welfare).
Si procede alla frammentazione dei lavoratori (precariato, lavoro nero e disoccupazione) per parcellizzare il conflitto sociale e farlo esprimere come guerra tra poveri anziché come lotta di classe.
Progressivamente si liquidano le conquiste del movimento operaio in tema di previdenza, istruzione e sanità; questioni di fondo che hanno costituito per decenni una base minima di civiltà.
Da Craxi ad Amato, da Ciampi a Dini passando per Berlusconi, la crisi, per le masse si è approfondita.
E come se non bastasse il mostro tricefalo (Fini, Berlusconi, D'Alema) ha pure tentato (o meglio ha solo rinviato) la riforma autoritaria delle istituzioni finalizzata al Doppio turno ed al Presidenzialismo.
Si vuole immunizzare il potere politico dai bisogni che vengono dai lavoratori e nel contempo emarginare la loro rappresentanza politica (i comunisti) dal Parlamento.
Si vuole trasferire la vittoria ottenuta sul piano sociale (per ora) dal grande capitale, su quello politico - istituzionale.
A questa nefasta tendenza solo Rifondazione Comunista si è battuta contro con coerenza. Tutti gli altri , a cominciare dal Pds, dall' Ulivo, per non parlare dei più reazionari del centro-destra, questa politica l' hanno sostenuta.
Il 21 aprile si vota.
Una grande affermazione dei comunisti può riaprire la partita per coloro che subiscono sulla propria pelle gli effetti distruttivi del mercato e del profitto.
Il 21 aprile è un buon giorno per ricominciare.

TASSA PER LA RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI
IMMONDIZIA
+ 18 %
La tassa sull'immondizia è aumentata del 18 %.
Al Consiglio Comunale del 28.02.1996 dove era in discussione il Bilancio, i consiglieri comunisti Carlo Magnante, Orlando Micucci e Fabio Ricci hanno presentato un emendamento per diminuire questo aumento. Purtroppo la nuova maggioranza in Consiglio Comunale a guida Pds (Di Giacomo, Ottaviani, Berti, Traversa, Antonella, Lasca, Mancinelli, Marincioni e Gioacchini) l'ha respinto.
Non hanno avuto nessun scrupolo a colpire le già tartassate tasche degli operai e dei pensionati.
E' una vergogna!
Questa politica è la stessa che hanno portato avanti per decenni i vecchi amministratori dello scudo crociato.
L'opposizione di centro-destra in Consiglio Comunale cioè Cdu, Ccd e An, ossia i resti dell'ex Democrazia cristiana, hanno presentato degli emendamenti al Bilancio che non hanno superato neanche il visto di legittimità del Segretario Comunale.
Che pena!
9 MARZO 1996:
NON DIMENTICHEREMO !
di Fabio Falcioni
Quando nell'estate scorsa D'Alema invitò Fini alla festa dell'Unità a Reggio Emilia (città medaglia d'oro alla Resistenza contro il nazi-fascismo), avevamo reso pubblico, con un manifesto, tutte le nostre preoccupazioni.
Ma contemporaneamente, a dire il vero, eravamo convinti che il popolo di quel partito avrebbe reagito con fermezza a quell'affronto.
Successivamente a quella data, i massimi dirigenti del Pds non si sono più fermati in quanto a scelte politiche sciagurate.
L'appoggio al decreto sugli immigrati e l'intesa con con Fini e Berlusconi sulle riforme istituzionali la dicono lunga.
Scelte queste che hanno portato alla deriva la loro stessa collocazione politica di sinistra moderata, facendoli approdare su posizioni sempre più neo-liberiste e disorientando ancora di più il popolo della sinistra.
Ma a far perdere del tutto la bussola ci hanno pensato, quì a Camerano, alcuni assessori e consiglieri del Pds che, insieme al sindaco Ottaviani non hanno trovato di meglio, per celebrare la ricorrenza dell' 8 marzo, che invitare un esponente di Alleanza Nazionale, esattamente Solideo Paolini tra i più reazionari clerico-fascisti in circolazione.
E' un gesto politico molto grave. E' un vero insulto a tutti i sinceri democratici e antifascisti. E come se non bastasse, sul manifesto di invito si poteva leggere che l'iniziativa era stata presa in collaborazione con i gruppi consiliari.
E' un falso!
Al gruppo consiliare di Rifondazione Comunista nessuno aveva mai parlato dell'iniziativa.
Li abbiamo invitati a desistere su questo tipo di manifestazione, magari sostituendo il Paolini con qualche altro personaggio.
Non siamo stati ascoltati neanche questa volta.
Qualcosa però di estremamente positivo è successo; l'appello lanciato dal Circolo di Rifondazione Comunista di disertare la manifestazione è stato raccolto in pieno. Infatti sabato 9 marzo soltanto una manciata di fascisti capeggiati da Novelli con qualche nostalgico cameranese hanno partecipato all'iniziativa.
Caro sindaco, cari assessori, cari consiglieri di "maggioranza", era questo che si aspettava il popolo che vi ha votato?
L' 8 marzo non è neanche un piano regolatore o una discussione sul bilancio; come avete fatto a confondervi?
Eppure nelle vostre fila ci sono insegnanti ( ! ), avvocati, field manager, pidiessini, socialisti, verdi, progressisti ed anche un (ex ?) antifascista militante.
Come avete potuto?
Qualcuno di voi ha pure sottolineato "non me ne intendo di politica io"; ebbene farebbe meglio a starsene a casa.
E' stato un grossolano errore o state dimenticando troppo in fretta la storia più recente?
La nostra Costituzione Repubblicana è nata dalla Resistenza di un popolo contro l'oppressore nazi-fascista.
O no?
E' possibile che vi siete già dimenticati delle violenze barbariche (fasciste) subite dal povero Lubiano Bondi a soli 17 anni?
E' possibile che vi siete già dimenticati della spia fascista cameranese che fece arrestare a Roma Torquato Barbini, internato e poi assassinato nel campo di sterminio di Mathausen? Non ricordate più le angherie, gli arresti e le umiliazioni subite da Gustavo Taffi e da tanti altri?
Non ricordate più neanche il valore dell' 8 marzo e le lotte infinite per la liberazione e l'emancipazione della donna ?
Se poi, i rappresentanti di quella forza politica, sono gli interpreti attuali di chi bandiva l'ingresso delle donne nella vita pubblica, di chi vietava i matrimoni misti, di chi pagava un tanto a figlio al sindaco non importa un bel niente.
Sono stati invitati per parlare della violenza sessuale proprio loro, eredi di quella cultura maschilista e fascista che costringeva la donna a farlo per dovere e che oggi lottano per la riapertura delle "case chiuse" quindi per la conseguente legalizzazione della prostituzione intesa come "male incurabile" e non come risvolto negativo di un'emarginazione tutta al femminile.
Anche questa volta ci sarà qualcuno, omologato ormai al pensiero unico, che ci verrà a dire che i tempi sono cambiati, che questa è pura retorica e che siamo rimasti solo noi a sostenere certe posizioni.
E' bene che sappiate fin da ora, che noi, insieme a tanti antifascisti, continueremo senza tentennamenti, a tenere alti i valori della Resistenza, della Costituzione repubblicana senza dimenticare mai il sacrificio di migliaia di vite umane.
Il 9 marzo del 1996 ci avete coperto di fango:
non lo dimenticheremo mai !

INTERVENTO POLITICO NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28.02.1996
(Sintesi)
di Orlando Micucci
L'ingiusta decisione del Sindaco di escludere dalla maggioranza il Partito della Rifondazione Comunista e con esso il sottoscritto costituisce un fatto gravissimo.
Nonostante tutto, consapevoli che il Consiglio Comunale deve essere inteso come luogo di dibattito e scontro democratico, di confronto serrato di idee, da ricondurre dai numeri alle trasformazioni culturali, sportive, urbanistiche e solidaristiche, noi, consiglieri comunali del neo costituito Gruppo consiliare del Partito della Rifondazione Comunista anche in un momento per noi difficile, vogliamo concentrarci e dare, al di là delle umiliazioni subite dalle nostre passioni politiche, un contributo al Paese di Camerano, ai lavoratori, ai pensionati e ai giovani.
In prima persona abbiamo contribuito ad edificare questo Bilancio e la sua relazione previsionale. Accanto ad indirizzi più che positivi, si riscontra al contempo, poca volontà soprattutto per quello che riguarda il contenimento delle tasse.
L'emendamento che il consigliere Magnante proporrà sulla Tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ne sottolinea tutta la sua gravità.
Quello che abbiamo ereditato dalle Amministrazioni democristiane era un Bilancio gonfio di residui attivi presunti e quindi era un bilancio falso, non veritiero.
Il ridicolo manifesto "Per libera scelta" dove l'Amministrazione Dc indicava un avanzo di amministrazione di 135 milioni era un bluff. In realtà quei soldi erano solo sulla carta e non nelle casse del Comune.
Altra cosa gravissima erano le forti evasioni per l'Iciap (tra l'altro stavano per andare in prescrizione quelle dell'89) o delle utenze pagate dal Comune ad Enti e privati che speriamo siano state interrotte.
Per quello che riguarda le opere pubbliche, complessivamente diamo un parere positivo, anche se ci sembrano troppo concentrate nel 1996 e quindi per larga parte irrealizzabili, a patto che le priorità (Teatro Maratti ed altro) vengano mantenute, e comunque si faccia attenzione all'indebitamento che in un prossimo futuro potrebbe gravare troppo sulle tasche dei cittadini meno abbienti.
Attuare le opere indispensabili è senz'altro un buon presupposto per la rinascita della vita culturale di Camerano nonché, per un innalzamento della qualità del nostro vivere quotidiano.
Nella relazione previsionale poi, a parte l'Aula Verde Bosco Mancinforte e la Raccolta differenziata, constatiamo che per l'Ambiente ci siano delle forti incertezze soprattutto per quel che riguarda la valle del Boranico, come si sà minacciata da una speculazione edilizia di grosse proporzioni.
Per questo l'assessore Di Giacomo deve dire a chiare lettere se è per un'ubicazione alternativa delle Terme San Germano oppure no, e quale atteggiamento l'assessore al Parco Diego Mancinelli dovrà tenere dal momento che si stà redigendo il nuovo Piano Paesistico del Conero.
L'EMENDAMENTO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI COMUNISTI CARLO MAGNANTE, ORLANDO MICUCCI E FABIO RICCI
Abbassare il gettito di entrata di L. 57.613.383, derivante dalla Tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in modo di ridurre l'aumento della tariffa dal 18% al 10%.
ENTRATA cap. 90/0 previsioni iniziali 1996 L. 861.000.000 meno 57.613.383 = L. 803.386.617.
Recupero di L. 57.613.383 dalla spesa come segue.
SPESA cap. 100 diminuire di lire 15.171.728, cap. 110 diminuire di L. 4.997.050, cap. 400 diminuire di L. 15.171.728, cap. 410 diminuire di L. 5.272.877, cap.190 diminuire di L. 12.000.000 e cap. 1310 diminuire di L. 5.000.000 per un totale di L. 57.613.383.
INTERVENTO DI
SOSTEGNO ALL'EMENDAMENTO
(Sintesi)
di Carlo Magnante
Nel programma elettorale avevamo indicato come una delle priorità la riduzione dell'ICI sulle prime case; ciò non è stato possibile perché il D.L. n° 542 del 23.12.1995 all'art. 2 prevede la riduzione "a condizione che il gettito complessivo previsto sia pari all'ultimo gettito annuale realizzato".
Le responsabilità di tutto questo ricadono sulla vecchia Amministrazione che ha applicato l'aliquota massima del 6 x 1000 e nel contempo sul Governo Dini (appoggiato da un variegato schieramento che va da FI al Pds) che così ha impedito il riequilibrio di questa tassa (ingiusta) la dove c'era bisogno.
Pertanto abbiamo proposto questo emendamento come segnale politico verso la popolazione, essendo disponibili a ridurre il carico impositivo là dove è possibile e soprattutto se questo agevola la grande massa dei lavoratori.
Tra l'altro, mentre della riduzione dell'ICI avrebbero beneficiato solo i proprietari di prime case, della riduzione della tassa sui rifiuti, come da noi proposto, potranno goderne tutti i cittadini cameranesi, soprattutto quelli appartenenti alle classi più disagiate.
Purtroppo l'esito della votazione è stato negativo (9 contrari e 7 favorevoli) e l'aumento della Tassa sui rifiuti sarà del 18%. Tutto questo grazie al Pds, al Si, ai Verdi e ad alcuni indipendenti.
La gente deve sapere che fino a 2 anni fa era il Pds a polemizzare per una Tassa sui rifiuti tra le più elevate della Regione.
Quanta incoerenza politica!
CINQUE MESI FA E' SCOMPARSO IL GRANDE PIONIERE DELLA WORLD MUSIC
DON CHERRY
RICORDO DI UN MITO
Don Cherry è morto cinque mesi fa a seguito di una malattia di fegato in Spagna.
E' stato uno dei musicisti più curiosi, intrepidi e appassionanti degli ultimi cinquant'anni. Un instancabile viaggiatore, un pioniere, quasi un missionario della "musica del mondo" molto prima che la world music diventasse una moda.
E' stato anche uno dei padri riconosciuti del free jazz, che inventò insieme al suo maestro Ornette Coleman e sviluppò con tutti i più grandi jazzman degli anni Sessanta-Settanta, da John Coltrane a Sonny Rollins, da Steve Lacy ad Albert Ayler, da Gato Barbieri ad Archie Shepp.
Avrebbe compiuto 60 anni quest'anno Donald Cherry, che era nato a Oklahoma City da madre pellerossa e padre neroamericano (faceva il barman al famoso Plantation Club di Los Angeles, dove passavano tutte le big band più scintillanti dell'epoca).
E' impossibile descrivere in poco spazio le molte esperienze, gli incontri, i dischi e le cotte musicali di Don Cherry, una persona sempre col sorriso sulle labbra, una figura dolce e poetica, di spontanea e naturale vitalità.
Era un antiaccademico per eccellenza, non conosceva bene la notazione musicale più codificata, la sua grande utopia per la quale ha lottato fino all'ultimo era la libertà assoluta a 360 gradi, la libertà di un bambino che gioca con le note e i suoni fino a ricreare ogni volta daccapo una musica organica ed innocente di fragile, ma spesso vertiginosa bellezza.
Era un autodidatta, ma come cornettista possedeva un lirismo bruciante, è stato fino ad oggi tra i più audaci trombettisti che hanno cercato di emanciparsi dai cliché dell'inflazionato bebop.
Come cantante, legato ad un folk multietnico dall'Africa all'Oriente, Cherry evocava timbri vocali alla Bob Marley, senza cantare reggae. E poi col piano, le percussioni e altri strumenti pescati un po' ovunque, lui sapeva arrivare sempre al cuore della musica, senza essere vuotamente pittoresco.
Ci sono diversi periodi felici nella sua carriera. Anzitutto la sua stagione più jazzistica, prima come allievo - girovago, negli anni Cinquanta sulla West Coast, di figure mitiche come Wardell Gray e Dexter Gordon.
Poi, finalmente la straordinaria rivoluzione del free a fianco di Ornette Coleman e a partire dal 1957, un'epoca fervida di capolavori come Tomorrow is a question, The shape of jazz to come, Free jazz, disco-manifesto di tutta una scuola.
Altre eccitanti tappe discografiche: The avant-garde con John Coltrane, Evidence con Steve Lacy, Our Man in jazz con Sonny Rollins, i tre bellissimi dischi Blue Note a suo nome con Gato Barbieri e Pharoah Sanders, i duetti con Eddie Blackwell della serie Mu, Escalator over the hill di Carla Bley, il primo capitolo della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, i suoi affascinanti dischi con Dollar Brand e con l'Organic Music Theatre.
Ma veniamo ai vagabondaggi europei con la famiglia al seguito. Dalla base svedese in una vecchia scuola abbandonata, con la moglie lappone Moki, il figlioletto Eagle Eye e l'adorata figliastra Neneh (non ancora la brillante vocalista soul-rap Neneh Cherry di oggi), l'indomito Don si sposta con il suo spettacolo colorato e sempre ricco di stimoli sonori e visivi, da universo multirazziale senza più confini.
Ma l'utopia del polistrumentista meticcio s'infrange gradualmente col ritorno in America, alla fine degli anni Settanta.
Prima Don Cherry fa molti incontri esaltanti: Lou Reed (ma già due settimane prima della morte, nel 1970, aveva suonato con Jimi Hendrix), Ornette Coleman e gli amici del gruppo Old & New Dreams. Ritrova anche, però, gli antichi fantasmi della droga e la sua voce creativa si va spegnendo in un filo di grazia e un soffio di tromba sempre più flebili e evanescenti, già dell' "altro mondo".

RUSSIA - VINCONO I COMUNISTI
di Fosco Giannini
Su "La Repubblica" del 13 Marzo scorso, in relazione alle prossime elezioni presidenziali russe di giugno, che vedono di nuovo favoriti i comunisti di Gennady Ziuganov, Enrico Franceschini definisce il Partito Comunista della Federazione Russa (PCFR) "il Partito dei golpisti".
Denigrare o definire "golpisti" i comunisti russi in procinto di vincere non è una novità storica, per i cronisti della stampa borghese occidentale.
Già nel 1917, pochi giorni dopo la Rivoluzione d' Ottobre, la "Gazzetta del Popolo" così raccontava, in un articolo dal titolo "I saturnali del leninismo", la presa del Palazzo d'Inverno: "Una folla di massimalisti saccheggiò le cantine di vini del Palazzo d'Inverno, ubriacandosi, dispersa dalla forza armata". Denigrazione, irrisione e sottovalutazione delle forze comuniste è dunque una costante storica, per l'occidente capitalistico.
Anche la grande vittoria del PCFR alle elezioni russe del 17 dicembre scorso ha subito, da parte della stampa italiana ed europea, lo stesso trattamento: rimozione e denigrazione.
Si è tentato, in ogni pagina borghese, di ridimensionare e "cancellare" quella vittoria, si è tentato di motivare la grande crescita del PCFR come un fatto del tutto "nostalgico" e comunque assolutamente transuente, privo cioè di futuro.
D'altra parte: l'Occidente non aveva già ratificato la "fine della storia" ?
Gli stessi reali dati elettorali di quelle elezioni russe sono stati accuratamente celati, e sarebbe invece il caso di riproporli, di farli conoscere.
Dalle elezioni del 17 dicembre il PCFR è uscito come l'assoluto vincitore, con circa il 23% dei voti, con 15 milioni e 200 mila cittadini che si sono espressi a suo favore, con 59 seggi conquistati alla Duma (su di un totale di 225), con aree vastissime di giovani che hanno dato il loro consenso al partito di Ziuganov.
Ma la vittoria sulle forze della destra, di Eltsin e delle organizzazioni filo-capitalistiche è ancora più grande se si pensa che l'insieme delle forze alleate e vicine al PCFR (il Partito agrario, col 20% dei voti, le varie formazioni comuniste minori;
il Partito comunista operaio di Viktor Ampilov; l'organizzazione "Potere al popolo" di Nikolay Rizkov e diversi altri indipendenti) raggiunge quasi il 50% dei seggi alla Duma.
E la stessa disfatta delle forze "Eltsiniane" e filo-americane è ancor più grande di ciò che è apparso sulla stampa occidentale se si pensa che il partito più rappresentativo della controrivoluzione, "La scelta democratica della Russia", non ha raggiunto che il 9,8% dei voti, con 9 seggi alla Duma, e tutto il restante arco politico filocapitalista è perduto e frammentato in un inutile pulviscolo elettorale.

LIBRI
IO, MARCOS
Il nuovo zapata racconta
A CURA DI MARTA DURAN DE HUERTA
Universale Economica Feltrinelli
pp. 124, Lire 12.000
"Chi è Marcos? Marcos è un nero in Sudafrica, un gay a San Francisco,
un anarchico in Spagna, un indio in Messico, un pacifista in Bosnia, un palestinese in Israele,
un comunista dopo la fine della guerra fredda,
una donna sola in una notte di sabato in ogni metropoli messicana, uno studente infelice,
un dissidente nell'economia di mercato, un artista senza galleria e, naturalmente,
uno zapatista nel Messico Sudorientale. Marcos è tutti gli sfruttati, gli emarginati,
le minoranze oppresse che resistono e dicono: BASTA !
Così si è presentato il vicecomandante Marcos quando è stato invitato a rivelare l'identità
nascosta sotto il celeberrimo passamontagna.
In realtà di lui si continua a non sapere granché: quel che è noto è invece il suo ruolo svolto
accanto agli ultimi discendenti dei Maya nella giungla di Lacandona, Chiapas, Messico.
Di lui si sa che è lettore di Svetonio e Rousseau, di Marx e di Shakespeare, e naturalmente di Guevara.
Di lui si sa che ha tenute vive nel mondo le vicende della rivolta indios comunicando via Internet.
Di lui si sa quello che racconta in prima persona in questo libro, uno dei pochi documenti che testimoniano
la vita di un militante della libertà divenuto mito, leggenda, l'ultimo eroe del Ventesimo secolo.
NICOLINO E LA LIBERTA'
L'insegnamento rivoluzionario del Maestro Armando Novelli
Biografia, Scritti, Testimonianze
A CURA DI RUGGERO GIACOMINI E ENZO MONSU'
Centro Culturale Marchigiano "La città futura"
Consiglio del II Circolo Didattico di Ancona
E' una bella, ricca ed istruttiva pubblicazione questa con cui il Centro Culturale "La città futura" ed il Consiglio del II Circolo didattico di Ancona ricordano la figura e l'opera dell'indimenticabile
Maestro delle "Mazzini" Armando Novelli.
L'opera riporta numerose testimonianze di chi ha lavorato con lui e suoi scritti, editi e inediti.
Il titolo, Nicolino e la Libertà, si ispira ad una favola per bambini dello stesso Novelli, che conclude
il volume ed è una stupenda metafora della contemporaneità,
delle fatiche di ogni conquista e delle insidie che sulla libertà incombono.
Il Maestro Novelli è stato collaboratore de "La voce di Ancona" periodico dei comunisti anconitani
e prima della sua morte di "Nuova Ancona" attuale mensile comunista della città dorica.
ESCURSIONE IN MONTAGNA
L' Associazione Culturale "Albano Corneli" di Camerano organizza per domenica 28 aprile un'escursione in montagna nei suggestivi luoghi della lotta Partigiana nel fabrianese.
L'itinerario (ad anello) è stato concepito per favorire al massimo la partecipazione anche di coloro, che non hanno un allenamento specifico.
La lunghezza è sui 10 chilometri, il dislivello è di circa 400 metri mentre la durata è di circa 3 ore. Visiteremo la dorsale Preappenninica occidentale che fa capo al Monte Rimosse (m 957), al Monte Valmontagnana (m 930) e al Monte Le Conche (m 905).
Attraverseremo magnifici sentieri boschivi e saliremo sulla cima del Monte Le Conche per spaziare sull'intero territorio fabrianese teatro degli avvenimenti più significativi della Resistenza contro il nazifascismo.
Scenderemo poi al paesetto di Moscano dove sarà possibile ristorarsi con i migliori salumi e formaggi locali ed annaffiarsi con vino rosso (barbera) e/o bianco (verdicchio).
All'iniziativa sarà garantita la presenza di un partigiano dell' Anpi che porterà la propria testimonianza diretta sugli episodi della lotta partigiana e delle rappresaglie naziste sulle popolazioni inermi.
L'adesione è gratuita. Il viaggio si effettuerà con mezzi propri. Gli appuntamenti per la partenza sono: Camerano ore 8,00 in Piazza Roma, Ancona ore 8,45 in Piazza d'Armi e a Moscano di Fabriano alle ore 10,30 per l'inizio dell'escursione.
Guiderà la gita il compagno Francesco Burattini (autore del libro Frasassi Rossa - Guida turistica ed escursionistica del Preappennino fabrianese).
Per informazioni più dettagliate e per le adesioni rivolgersi:
ad Ancona in via Macerata n° 17 aperto tutte le sere dalle 18,00 alle 20,00 oppure telefonando al 071-872794,
a Camerano in Piazza Roma n° 20 aperta tutti i giovedì dalle 18,30 alle 20,00 oppure telefonando al 071-95497 (ore pasti).
ELEZIONI DEL 21 APRILE - I NOSTRI CANDIDATI
Vengono riconfermati nei collegi uninominali delle Marche i parlamentari uscenti:
ITALO COCCI alla Camera nel Collegio di San Benedetto;
MARIA LENTI alla Camera nel collegio di Urbino
PRIMO GALDELLI alla Camera nel Collegio di Jesi - Fabriano
candidati col simbolo dei Progressisti, secondo il patto di desistenza, negli altri collegi si
appoggiano, in funzione anti destre ma senza alcuna illusione sul centrosinistra, i candidati
dell'Ulivo.
NELLA LISTA PROPORZIONALE SONO CANDIDATI
1. DI LELLO GIUSEPPE già magistrato del Pool Antimafia
2. MANGANI LIDIA insegnante, capogruppo Consiglio Comunale di Ancona
VOTA COMUNISTA
archivio Bandiera Rossa