febbraio 1996



E' VERO CHE I COMUNISTI HANNO REMATO CONTRO?

di Francesco Burattini



Il Sindaco Ottaviani in data 27.02.1996 ha sfiduciato il compagno assessore Orlando Micucci. L'accusa è quella di aver remato contro, unitamente ai consiglieri comunisti.
La realtà è un po' diversa invece, ed in queste "poche righe" proveremo a dimostrarlo. In campagna elettorale eravamo tutti convinti di revocare il PRG. Improvvisamente nella relazione programmatica, al momento dell'insediamento, il Sindaco fa sparire la parola "revoca" per lasciare posto agli "opportuni aggiustamenti". La nostra azione politica lo ha poi convinto per la "revoca", tant'è che così si è poi votato in Consiglio. Questo è remare contro? No, questa è collaborazione finalizzata al rispetto del Programma.
Altra questione. In piena estate, la situazione del verde pubblico aveva toccato punte di degrado ed indecenza mai verificatesi a Camerano. Anche in questo caso abbiamo suggerito delle soluzioni tecniche per risolverle; non sono state praticate, tant'è che ad oggi la situazione è peggiorata. Questo è remare contro? Crediamo proprio di no.
Ma veniamo all'incarico per il PRG. Dopo lungo ed animato dibattito all'interno della lista "Solidarietà e Progresso" il Sindaco, sulla proposta Ballardini, finisce in minoranza. Cosa fa? Scrive una lettera di dimissioni e la posiziona, come una spada di Damocle, sul capo di tutti i consiglieri costringendoli, con autoritarismo, a votare per l'incarico all'architetto che per un quarto di secolo ha fatto i PRG ai democristiani.
Anche in questo caso i consiglieri comunisti hanno sottolineato che il "modo di operare" non era democratico e soprattutto, non in sintonia con il Programma quando si parlava di "rinnovamento nelle persone, nei metodi e nei contenuti".
Questo significa remare contro? Noi crediamo di no, anche perché con soli 40 milioni in più, la nostra Amministrazione, poteva avere un nuovo progettista per il PRG, ma soprattutto una nuova, necessaria perizia geologica con sondaggi.
Ma c'è di più. Quando il Sindaco afferma che il "progettista incaricato Ballardini ha accettato di seguire i nostri indirizzi tecnico-politici", di quali indirizzi parla, dal momento che nulla, in termini di nero su bianco, è stato ancora discusso insieme. Forte è il sospetto che già tutto sia stato deciso. Ma passiamo oltre.
Nel mese di gennaio, dopo le feste, di solito, i "tirocinanti" vengono riassunti dal Comune ed inseriti nei vari luoghi di lavoro. Siamo venuti a sapere che, per decisione dell'assessore al personale questi, sarebbero potuti rientrare solo in marzo. Anche in questo caso i consiglieri comunisti, preoccupati di lasciare in mezzo alla strada questi ragazzi, sono andati dal Sindaco ed insieme hanno trovato una soluzione per una loro immediata riassunzione. Questo è remare contro? Noi crediamo di no, anche perché sui nostri programmi si affermava di voler aiutare i più deboli, e questo, era un'occasione per dimostrarlo realmente.
Sempre in questo mese, a fronte di numerosi casi di malattia fra gli operatori scolastici si stavano creando dei disservizi nelle scuole. Anche in questo caso i consiglieri comunisti hanno chiesto all'assessore alla PI di istituire dei meccanismi certi di sostituzione, tant'è che in febbraio questi sono stati adottati ridando certezze ai vari plessi. Questo significa remare contro? Noi crediamo che sia l'esatto opposto.
Per quello che poi riguarda la casetta annessa alla Sperandei, Ottaviani è veramente scorretto e non dice tutta la verità. Infatti a seguito del nostro invito per la non demolizione, venerdì 9 febbraio il Sindaco si era dichiarato dubbioso in proposito. Alle 21.30 dello stesso giorno infatti, in un incontro informale di Giunta il Sindaco rimette in discussione la questione anche se, con il solo parere contrario di Micucci, il tutto viene riconfermato. Il fatto poi che il Prc Circolo di Camerano abbia fatto un manifesto di invito alla riflessione, questo significa remare contro? Noi pensiamo di no anche in questo caso.
I problemi veri invece, sono stati creati da due assessori in particolare (personale e lavori pubblici) l'uno perché quasi mai presente in Comune e l'altro, per scelte affrettate che avrebbero potuto creare pericolosi presupposti a livello urbanistico. Il Sindaco Ottaviani cosa fa? Caccia dalla Giunta L'assessore comunista Orlando Micucci, cioè colui che, con successo ha stipulato una buona convenzione con le società sportive, ha abbassato le tariffe per la fruizione del Palasport, ha avviato delle magnifiche iniziative culturali ed ha creato tutti i presupposti per il decollo di un Centro di aggregazione giovanile. Ma allora ci si chiederà perché lo ha mandato via?
Ve lo diciamo noi. Perché è comunista, perché non c'è posto, in questa Amministrazione per coloro che rivendicano un metodo democratico (non autoritario) e dei contenuti positivi per i cittadini e il suo territorio. La realtà è che siamo alla vigilia di una svolta in senso peggiorativo.
E allora perché tenere dentro la maggioranza coloro che sicuramente si batteranno per impedirla? Questa è la cruda verità che purtroppo offende la sinistra cameranese, quella dei lavoratori onesti, quella che ha sempre aspirato ad un governo locale trasparente, democratico nel metodo e progressivo nei contenuti. Ma al fondo di questa triste vicenda c'è un Sindaco preso per mano dalla parte più reazionaria e anticomunista del Pds. Da quella stessa persona che, all'indomani del 24 aprile 1995 è uscita allo scoperto e voleva il ribaltone. Ecco chi è il carnefice della lista "Solidarietà e Progresso", ecco chi ha remato realmente contro questa maggioranza.


O P E R A - P I A - C E C I :
IL NOSTRO IMPEGNO


di Fabio Falcioni


Anche se con notevole ritardo si è insediato (Ottobre 1995) il nuovo Consiglio di Amministrazione. Le problematiche che investono questa struttura sono molteplici, più di quanto se ne possono immaginare; dalla gestione del personale, alla degenza degli anziani, al Poliambulatorio, alle associazioni del volontariato e quant'altro.
Se poi diamo uno sguardo alla portata delle operazioni finanziarie, la dimensione è quella di una piccola, media azienda. Non voglio entrare subito in polemica con le passate amministrazioni, ma già dai primi contatti con la realtà, si capisce che la situazione che abbiamo ereditato non è affatto positiva.
Innanzi tutto c'è una questione del personale che risulta carente come numero per poter svolgere e garantire un certo tipo di servizio nell'interesse primario dell'assistito ma anche del lavoratore.
Un esempio su tutti. Pensate che il turno di notte viene effettuato da una sola dipendente per una dislocazione di servizi su tre piani! Oppure basta visitare la casa di riposo in certe ore del giorno per rendersi conto che il personale deve farsi letteralmente in quattro (e a volte non basta) per soddisfare le esigenze minime degli assistiti.
Non dimentichiamo che oltre tutto al personale dipendente si affianca l'operato fondamentale delle suore!
E gli anziani? Qui siamo di fronte alla totale assenza di qualsiasi forma di animazione. Questi vengono dislocati in varie zone dello stabile più o meno in gruppi, dove lì, uno di fronte all'altro attendono il lento ed inesorabile trascorrere del tempo. Più che positivo è il ruolo che svolgono i volontari dell'AVVULS. Ma non basta. E' necessario organizzare forme di animazione finalizzate e programmate per rendere la permanenza degli anziani in questa struttura più accettabile e dignitosa possibile.
Non sono certamente solo questi i problemi che investono l'Opera Pia Ceci. Noi siamo profondamente convinti che sulle questioni del personale e sulla qualità della degenza degli anziani, si gioca il futuro dell'Ente stesso. E' proprio su queste convinzioni che caratterizzeremo il nostro impegno politico. Su un noto giornalino locale (Presenza del Dicembre 1995) qualcuno ripercorre, in modo del tutto personale, le vicende della nuova Amministrazione comunale. Dalle scelte urbanistiche a quelle dell'Opera Pia, soffermandosi sul fatto che Rifondazione avrebbe baciato diverse volte il "rospo". Per fare certe affermazioni bisogna essere dotati di una notevole dose di disonestà intellettuale. Sulle note vicende amministrative Rifondazione Comunista è stata chiara ed inequivocabile. Casomai ritornando al "rospo", c'è chi, all'Opera Pia Ceci, non solo lo ha baciato, ma lo sta ingoiando. Buon appetito !!!

CULTURA - SPORT- GIOVANI
IL NUOVO MATTINO OSCURATO


di O. Micucci e C. Magnante

Tornato alla guida del Comune dopo un periodo di riflessione il Sindaco non ha trovato di meglio che escludere Micucci dalla Giunta. Forse Ottaviani avrebbe fatto meglio a prorogare ancora di qualche giorno il suo periodo di riposo e riflettere più a fondo su una questione così importante. Con questo grave ed ingiustificato atto infatti, il Prc di Camerano viene di fatto estromesso dalla maggioranza che governa il Paese. Di questa esclusione sia Ottaviani che i consiglieri di maggioranza - che hanno accettato supinamente il suo atto di forza - dovranno rendere conto a tutti i cittadini che hanno espresso il loro voto in favore di una lista appoggiata anche dai comunisti.
Sulle generiche motivazioni che avrebbero portato - a detta del Sindaco - alla rottura con il Prc, non ci esprimiamo in quest'articolo, anche perché i compagni hanno già ampiamente controbattuto alle dichiarazioni di Ottaviani smontando agevolmente l'accusa di "remare contro". Al contrario, riteniamo che i comunisti di Camerano in questi primi dieci mesi di governo locale si siano sempre impegnati per il bene della lista "Solidarietà e Progresso", dando su ogni questione il loro contributo. Anche noi personalmente abbiamo cercato di dare un aiuto concreto, instaurando un proficuo rapporto di collaborazione tra assessore e consigliere comunale che avrebbe dovuto essere da tutti apprezzato e imitato, al contrario, è stato sempre più o meno velatamente criticato ed avversato.
Per quanto concerne lo sport, dopo vari incontri con le società sportive che utilizzano il Palasport e il Pallone tensostatico, abbiamo stipulato una convenzione per la gestione dei suddetti impianti sportivi comunali. Questa convenzione da una parte ha esonerato l'Amministrazione Comunale da una onerosa gestione diretta delle due strutture, dall'altra ha responsabilizzato le società sportive spingendole verso un utilizzo razionale degli impianti. Inoltre la convenzione ha permesso la diminuzione della tariffa oraria da L. 20.000 a L. 15.000. Sul fronte della cultura e delle politiche giovanili abbiamo fatto approvare dal consiglio comunale uno schema di convenzione con la Provincia per l'attivazione di un punto Informagiovani.
Sono state avviate alcune iniziative culturali rivolte in particolare ai giovani: un laboratorio teatrale curato dalla compagnia "Teatro del Canguro"; una serie di incontri sulla musica del '900 (rock, jazz, contemporanea) con ascolto di brani musicali curati dal critico Mauro Carli, ed infine i cineforum, una videoproiezione di 8 films sulla storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi con le interessanti introduzioni e critiche del Prof. Fulvio Luzzi Conti. Per il 1996 avevamo previsto di riconfermare le iniziative già avviate nel '95 oltre ad un nuovo programma di attività culturali e iniziative per i giovani: proiezioni video musicali, iniziative sul tema dell'antirazzismo da realizzare in occasione del 25 aprile, istituzione delle consulte per la cultura e lo sport, stage estivo per giovani musicisti cameranesi ed eventuale produzione di un CD, individuazione degli spazi fisici per l'attivazione di un centro giovanile, pieno sostegno ai gruppi formati con i corsi per operatori di rete ed animatori, rilancio della Biblioteca e recupero dell'archivio storico.
Le iniziative di cui sopra sono meglio descritte nella relazione di competenza al bilancio preventivo '96. Tale relazione è stata da noi redatta poco prima che il Sindaco Ottaviani revocasse l'incarico a Micucci. Speriamo che il nuovo assessore sappia apprezzare il nostro sforzo e si impegni a concretizzare quanto programmato. Lo scopo di questo scritto non è quello di esibire pubblicamente dei risultati ottenuti; vogliamo solo dimostrare ai cittadini che l'impegno, la volontà di conseguire risultati, spesso non pagano perché sopraffatti da oscure manovre che nulla hanno a che fare con il bene comune.

C U L T U R A - L I B R I


-------------------------
Cesare Bermani
LE STORIE DELLA RESISTENZA
FOGLI SENSIBILI, 1995
pp. 67, Lire 5.000
--------------------------
In tempi di revisionismo storico imperante è quanto mai utile il saggio di uno dei promotori dell'Istituto de Martino, che ricostruisce cinquant'anni di dibattito storiografico in italia attorno al tema della resistenza, corredandolo con un ricco apparato di note. Una logica politica tutta istituzionale della sinistra storica ha avuto il prezzo di una divaricazione dalla società reale, che le impedisce oggi di contrastare l'idea aconflittuale e pacificata della Resistenza propugnata dalla nuova destra. Questo libro rientra invece nella piena libertà di ricerca storiografica, al fine di rilanciare le ragioni della Resistenza come intreccio di guerra civile, di liberazione nazionale, di classe.

GUEVARA SCONOSCIUTO


------------------------------
DATANEWS, 1995
------------------------------
pp. 52, Lire 16.000
------------------------------
Un bel libro, essenziale e sostanziale. Poche pagine, soltanto un breve profilo del Che come testo, una quarantina di fotografie di grande impatto emotivo. Sono foto rare sulla vita quotidiana di Guevara, dall'infanzia fini all'impegno politico, alcune mai viste in Italia e ritrovate grazie al lavoro paziente di William Galvez, un eroe rivoluzionario di Cuba che da tempo sta studiando la biografia privata e politica del Che. Indimenticabili le ultime immagini, con Guevara irriconoscibile, truccato per poter varcare il confine boliviano.

C U L T U R A - M U S I C A



ROCK ALL'ALTARE DELLA DEMOCRAZIA


di Guido Giacconi

Ricordate il 1992 ? I cinquecento anni della "scoperta dell'America" ? Proprio in quell'anno uscì il primo album su scala internazionale di John Trudell "Grafitti Man". Jackson Brown, che già nell'85 aveva invitato John Trudell a registrare nel suo studio, disse che si trattava di un gran disco: "John è uno che può entrare in studio senza la minima idea di quello che deve fare, in cinque minuti ha una poesia, una canzone, crea una situazione". Questo è vero in studio così come è vero che Trudell ha le idee molto chiare nella vita di tutti i giorni e i suoi stessi sentimenti sono limpidi e cristallini. Ma cerchiamo di conoscere più a fondo questo poeta, agitatore, attivista dell' American Indian Movement e artista coinvolto nel Rock and Roll; tutto questo è John Trudell.
Nasce nel 1946 a Omaha in Nebraska Usa, da padre Santee Sioux e da madre le cui radici affondano in terra messicana mentre la sua vita rispecchia la vita di molti altri indiani d'America: prima insegue il sogno americano, poi lo rinnega e lo combatte. A diciassette anni si arruola in marina, ma capisce presto che non fa per lui e che il lavoro, l'istruzione e opportunità sono cose da conquistare duramente e senza illusioni per un "nativo americano". La svolta è nel 1969, quando avviene l'occupazione dell'isola di Alkatraz di tutte le tribù, spinta da antiche rivendicazioni indiane.
Nel 1971 con l'intervento federale l'occupazione finisce, ma per reazione nasce il Movimento indiano americano (Aim) che negli anni Settanta inizia una serie di lotte per porre fine all'emarginazione indiana e imporre a tutto il mondo il problema di un popolo che è stato massacrato, che sta morendo, ma che lotta per riconquistare le sue radici e la sua dignità (chi non ricorda gli scontri tra gli Oglala Sioux e i marines a Wounded Knee ?).
Trudell fino al 1979 è il rappresentante nazionale dell'Aim e in primo piano in tutte le lotte: lui stesso dice "il governo Usa finanziò una vera e propria guerra contro di noi, dandoci la caccia, uccidendo, sparando, con qualsiasi mezzo necessario".
Ma nel '79 è la tragedia. Brucia la sua casa nel Nevada e nel rogo muoiono la moglie, la suocera e i tre bambini. L'Fbi si rifiuta di investigare su un incendio di "natura sospetta", ma proprio nella tragedia Trudell incontra la poesia: "cercavo qualcosa a cui aggrapparmi per stare legato alla realtà, iniziai a scrivere e piano piano arrivarono i versi, i versi che erano le mie bombe, le mie esplosioni, le mie lacrime, il mio tutto". Poi l'influenza spirituale di Jackson Browne conosciuto nel periodo del No Nukes (grande iniziativa musicale contro il nucleare) avvicina Trudell alla musica: "avevo sempre amato il Rock'n'Roll e lo volevo unire alla poesia". Ci è riuscito in maniera splendida ! Nell'85 esce Tribalvoice, come dice il titolo musica tribale e poesia sfrontata, sensuale e allo stesso tempo piena di spiritualità.Ma quando incontra il chitarrista anche lui di sangue pellerossa, Jesse Ed Davis che gli dice: "io so scrivere la musica per le tue parole" allora la poesia di Trudell sposa il Rock e nell'86 nasce AKA GRAFITTI MAN musica di Davis e poesia di Trudell. Questo nastro sarà ripreso nel 1992 e diventerà disco, proprio il GRAFITTI MAN di cui parlavo all'inizio. Fra queste due date Trudell non demorde ed esce un secondo nastro HEART JUMP BOQUET.
Nel 1988 il felice sodalizio fra i due indiani finisce perché Davis improvvisamente muore, ma Trudell continua con il chitarrista Mark Shark e crea prima FABLES AND OTHER REALITIES, Poi BUT THIS ISN'T EL SALVADOR. Nella poesia di Trudell non c'è posto per retorica e romanticismo ma tanta forza spinosa e viva, denuncia sociale, canto dal cuore profondo lucida e poetica analisi della realtà, dei problemi umani, freschezza che John infonde nel rock che specie negli ultimi anni ne ha davvero bisogno.
"Io sono ottimista perché la vita è basata su un concetto ciclico di vita e di morte. Vengo dalla tribù e tratto con la realtà; la realtà è che questa società sta morendo e così si potrà ricominciare. C'è bisogno di giovani, perché chi si sta comportando in maniera irresponsabile sono gli adulti". Parola di John ! E sono parole di John questo estratto da Baby Boom Ché sicuramente uno dei brani più significativi: "Elvis ci mostrò una via d'uscita, mostrò a tutti i ragazzi l'uomo e a tutte le ragazze la donna, che è bello stare bene, lui fu un profeta per tutti i ragazzi e le ragazze, mamma e papà, a qualcuno avevano mentito, perché c'era qualcosa di lui che ci diceva quanto fosse bello essere sensuali. Mamma e papà di qualcuno ci lasciarono andare a ballare ma le ragazze no-loro non potevano divertirsi e se piaceva erano cattive. Per i ragazzi no, i ragazzi sono ragazzi, non sentono, prendi ciò che puoi e sposa una a posto quando il divertimento è finito.
Insomma non importava cosa facevamo, eravamo tutti colpevoli; forse i padri e le madri di qualcuno erano risentiti per qualcosa che a loro era mancato e mentre tentavano di far ricadere questo su di noi, per la prima volta cominciammo noi a decidere da soli. La prima ondata si ribellò, nel senso che si ballava anche senza essere capaci. Elvis ci faceva muovere, invece di star lì fermi e muti, fece sentire la nostra voce e quando la sentimmo anche per noi qualcosa stava già cambiando; per la prima volta avevamo preso una decisione collettiva circa le scelte... Sembra quasi che noi fummo il baby boom perché la vita aveva bisogno di un nuovo inizio - non so se mi spiego ma due guerre mondiali di fila è follia pura e Elvis, anche se non sapeva di dirlo ce lo mostrò ugualmente, noi senza renderci conto di averlo sentito, lo ascoltavamo comunque. Fu lui a svegliarci e adesso stanno cercando di rimetterci a dormire; vedremo un po' come andrà a finire. Le cose stanno così: il rock'n'roll è basato su rivoluzioni che vanno ben oltre i 33 giri e un terzo, lo devi capire amico: fu lui il Ché del baby boom in America, io lo so bene ero nel suo esercito".
Nel 1994 John Trudell ha 48 anni, ma la freschezza non scompare, anzi nel suo ultimo album JOHNNY DAMAS AND ME si colorisce di tinte ancora più calde, in cui spiccano tribali cori indiani e crea canzoni più intime, più psicologiche, ma non per questo meno incisive. "Discorso del cuore dallo spirito / dillo ad alta voce / affinché tutti lo sentano / di quel che devi / credi in ciò che dici /..."
Molte canzoni sono dedicate alla donna e alle difficoltà che incontra in questa società, "classe dirigente dei maschi / c'è un'ombra sopra la terra della sorella". Ci sono canzoni d'amore e poi il tutto si chiude con l'urlo di battaglia di ALL THERE IS TO IT. John stesso dice: "in questa canzone c'è il sacrificio: guarda il tuo paese ed il mio, tutti i paesi del mondo dove c'è un caos economico e dove chi comanda dice ai poveri di sacrificarsi...
Questo è il conto della democrazia. Secondo me hanno trasformato la democrazia in un altare e adesso, ci sono i sacrifici che vengono portati a questo altare. E' un concetto veramente barbaro, ma invece di essere solamente un sacrificio di sangue, questa volta è un sacrificio dello spirito, dell'integrità, della dignità, dell'accesso alle necessità materiali".
"Siamo andati dall'imperatore / l'imperatore ha parlato di sacrificio / sacrificio di chi / di che cosa / sacrificio di me / l'altare della democrazia / sacrificare chi / è tutto quello che c'è da dire / prodotto da massimizzare / lavoro del terzo mondo / costa meno che da noi / risparmi e prestiti / decisioni del big business / ...". Ah dimenticavo, se vi capitasse di vedere il film di Michel Apted CUORE DI TUONO uscito qualche anno fa ricordayevi che il Jimmy Eagle sullo schermo è proprio lui John Trudell.

A risentirci a presto Cuore di Tuono.

CULTURA ---- POESIA



LA CASETTA

-ieri c'era, oggi non c'è più-
trafitto il ricordo dalla violenza beffarda
rimane il dolore, un dolore tagliente

dal dolore al disprezzo per la nuova barbarie
dalla stasi all'azione contro il nuovo padrone
-ieri c'era, oggi non c'è più-

è offesa la pietra, soffrono i sedimenti
le radici spezzate invocano giustizia
-ieri c'era, oggi non c'è più-

Anonimo cameranese - 13 febbraio 1996
archivio Bandiera Rossa
1