
dicembre 1996
Dopo le dimissioni del Sindaco Ottaviani in Consiglio Comunale si è creata una nuova maggioranza Pds-Ppi-Si-Verdi.
E' ribaltone! Pesco (Ppi) governa con Berti, Capriolo, Traversa, e il vice Sindaco
Di Giacomo.
DIMETTETEVI!
AVETE INFRANTO OGNI REGOLA DEMOCRATICA

Giulio Ottaviani è crollato!
Ciò non è dovuto soltanto alla debolezza complessiva del suo carattere ma soprattutto a chi, politicamente l'ha condotto in una strada senza sbocco.
E' il catastrofico risultato dovuto al Pds che si voleva abbuffare del potere pensando (stupidamente) di poter fare a meno dei comunisti, del loro programma, della loro forza e del loro consenso.
Volevano gestire il PRG senza confrontarsi con Rifondazione.
E alla fine si sono sbranati fra loro riuscendo persino a far dimettere Ottaviani che non ha retto allo scontro.
Il gioco al massacro però è iniziato all'indomani della vittoria elettorale con un appello al ribaltone (vi ricordate il Corriere Adriatico che titolava "Ottaviani chiama Pesco" su esplicito invito di Franco Pesaresi?).
Non riuscendoci per la determinazione dei comunisti, hanno comunque cercato lo scontro che si è palesato con la provocazione di riconfermare Ballardini, cioè l'architetto che per 25 anni ha fatto i piani regolatori all'entourage democristiano locale.
La realtà, ha dimostrato nei fatti concreti, che il movente politico del Pds e del Si era unicamente quello di "sfondare al centro" e cioè, diventare soggetto di mediazione politica locale di interessi urbanistici ben precisi ed orbitanti attorno ai numerosi affaristi del cemento.
Come spesso succede però, costoro, hanno fatto i conti senza l'oste e, perdendo pure il Sindaco, di fatto si sono completamente delegittimati.
E fin qui sarebbe soltanto una triste storia politica che tanto danno ha fatto alla sinistra cameranese.
In questa situazione da sfascio era evidente che i comunisti di Camerano non potevano che continuare ad essere costruttivi, ma era altrettanto chiaro che la nostra richiesta avanzata alla Giunta di fare un gesto di umiltà democratica continuando soltanto con l'ordinaria amministrazione doveva essere pienamente recepito.
E invece no!
L'arroganza, la voglia di promettere, di arrivare alle elezioni con qualcosa da esibire, hanno condotto il Pds ad architettare un vero e proprio ribaltone politico ampliando la maggioranza agli ex democristiani del Ppi rappresentati in Consiglio da Carlo Pesco.
In effetti il consigliere popolare prima delle dimissioni di Ottaviani votava sempre contro o si asteneva, mentre oggi su tutte le delibere di rilievo vota sempre a favore.
E' troppo evidente a questo punto la inaffidabilità democratica che caratterizza questi partiti e finalizzata esclusivamente alla sete di potere.
E il tutto, come al solito, passando sopra la testa dei cameranesi che in appena 20 mesi hanno visto: prima vincere una lista di sinistra, poi cacciare i comunisti dalla Giunta ed infine, costituire una nuova maggioranza tra Pds e Ppi.
Volevamo a tutti costi scongiurare la venuta del commissario ma è chiaro che a questo punto saremo costretti a rivendicarla congiuntamente alle dimissioni della Giunta Comunale.
Andatevene!
Non rappresentate più nessuno all'infuori di voi stessi.
L'OPERA PIA CECI AD UNA SVOLTA
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON SI SMENTISCE
Con queste poche righe vogliamo portare a conoscenza dei cittadini cameranesi, in quali acque sta navigando l'Opera Pia Ceci.
Dal primo gennaio 1997 le suore lasceranno l'Ente per far ritorno alla loro casa madre. Per una questione strettamente legata allo Statuto, l'Opera Pia si verrà a trovare totalmente sguarnita in tutti gli aspetti dirigenziali nonché dell'assistenza religiosa.
Di fronte a questo problema il Consiglio d'Amministrazione si trova a dover discutere e prospettare una nuova organizzazione (provvisoria) in tempi strettissimi; ma il tutto rischia di essere vanificato se la Giunta Comunale, a sua volta, non appoggi con azioni concrete tutto quello che riguarda il risvolto giuridico e statutario dell'Ente.
Purtroppo le cose non filano per il verso giusto. L'Amministrazione è da troppo tempo ormai alle prese con le assenze del Presidente (impegni di lavoro) e non riesce a dare gambe ai vari progetti.
Dall'altra il Comune nonostante sia a conoscenza della situazione, non riesce ad esprimere altro che la speranza che le suore rimangano.
E contemporaneamente, invece di promuovere incontri mirati sul tema, non trova di meglio che rifiutare un incontro con il Consiglio dell'Opera Pia.
Ed è su questo preoccupante scenario di prospettiva che i consiglieri di Rifondazione Comunista hanno deciso di non sentirsi più parte organica della maggioranza espressa al Ceci.
Sicuramente qualcuno interpreterà questa decisione politica come un atto di disimpegno ma non è così tutt'altro.
Infatti fin dal primo giorno che ci siamo insediati, ci siamo adoperati affinché in questa realtà così importante venissero rimosse tutte quelle situazioni precarie che ne precludevano una piena funzionalità.
Abbiamo trovato situazioni assurde frutto delle passate Amministrazioni come una sola persona nel turno di notte su tre piani ed altre.
Ma qualcosa stava cambiando.
Ci eravamo quasi illusi e, nonostante la crisi politica che ha investito il nostro Comune, il Consiglio del Ceci è andato avanti ugualmente trovando sempre un'intesa per deliberare.
Il riconoscimento della produttività per i dipendenti, nuove attrezzature come la macchina per stirare, l'identificazione di locali da adibire a spogliatoi con armadietti personali, il ricambio di tutti i materassi, la tinteggiatura a fondo del vecchio stabile, il potenziamento tecnico dell'ufficio, il miglioramento del vitto per gli anziani inserendo prodotti di qualità, la manutenzione del parco, la sostituzione dell'auto di servizio, l'intervento sulla vetrata della pittrice ecc.
Sappiamo benissimo che esistono altre problematiche che non sono state risolte, ma se si tiene conto delle pastoie burocratiche in cui bisogna muoversi, il bilancio da salvaguardare ed il tempo in cui si è operato (1 anno), qualcosa si è mosso davvero.
Ora però, davanti al problema della partenza delle suore, con un Presidente che è sempre meno presente, con una Amministrazione Comunale che è sempre più irresponsabile (di fatto non integra le rette dei cameranesi e non fa neanche impegni di spesa in tal senso) la situazione rischia di precipitare.
I consiglieri comunisti da tempo hanno sollecitato una discussione più serrata verso i problemi sovraesposti e lo hanno fatto in tempo utile; è datata 3 settembre '96 la lettera inviata al Sindaco e nella quale si esprimeva preoccupazione per un Presidente sempre più assente dalla vita dell'Ente e per tutto il resto. Ma non abbiamo avuto nessuna risposta.
E allora? I consiglieri comunisti continueranno a sostenere tutto quanto andrà nella direzione auspicata votando delibere e quant'altro; ma lo faranno chiedendo le dimissioni del Presidente e prendendo le distanze da una maggioranza politica che di fatto non c'è più!
Fabio Falcioni
OPERA PIA CECI:
UNA VETRATA ARTISTICA REALIZZATA DA SILVIA RIDOLFI
E' veramente suggestiva la vetrata artistica realizzata dalla giovane pittrice cameranese Silvia Ridolfi sulla parte interna della Casa di Riposo.
Questo lavoro sarà molto apprezzato soprattutto per gli effetti di controluce che riproduce all'interno dello stabile (di giorno) ma anche all'esterno (di notte).
La vetrata è formata da venti sezioni di diversa forma e grandezza che si assemblano in una finestra ad arco di quattro metri e mezzo d'altezza e due metri e mezzo di base.
Il dipinto raffigura un paesaggio montano in cui gli elementi della terra si fondono in una continuità impressionante e dove, l'azzurro, il verde e un'infinità di colori sfumati riflettono la vita nel suo dinamismo e nel suo intenso cromatismo complessivo.
"Ho scelto un bozzetto figurativo e non astratto - spiega Silvia Ridolfi - perché altrimenti l'impatto con il dipinto sarebbe stato troppo aggressivo. La cura particolare dei colori, così combinati dovrebbero dare un senso di tranquillità e distensione".
Ecco spiegato il senso dell'opera che si rapporta direttamente all'estrema esigenza di pace, di serenità, propria della vecchiaia e della "stagione" del riposo.
"Insomma sono contenta del lavoro realizzato - continua l'artista - mentre la soddisfazione più grande poi è ascoltare i commenti calorosi e positivi degli anziani che sono ospitati all'Opera Pia Ceci".
Anche l'inaugurazione è stata un vero successo di pubblico e d'entusiasmo soprattutto espresso dagli anziani e dai vecchi che, per troppo tempo hanno subito un deficit di attenzione, di calore, in un indistinto grigiore di vita, espressione plateale del mercatocentrismo dilagante e oltremodo intollerante verso il soggetto debole per eccellenza.
Va ricordato che la proposta di decorare la vetrata è stata portata in Consiglio d'amministrazione dalla consigliera Cinzia Martinelli; per questo segno d'arte indelebile il Prc esprime tutta la sua viva gratitudine.
CULTURA - LIBRI
Horacio Verbitsky
Il volo
Le rivelazioni di un militare pentito sulla fine dei desaparecidos
Feltrinelli 1996, pp 150, lire 25.000
(Orig. EL VUELO, 1994; trad.: Claudio Tognonato)
"...Si renderà conto che abbiamo fatto cose peggiori dei nazisti."
Con queste agghiaccianti parole si apre la confessione del capitano della Marina militare argentina Adolfo Scilingo al giornalista Horacio Verbitsky.
Dopo quasi vent'anni di silenzio, sopraffatto dall'angoscia insostenibile del ricordo, Scilingo si decide a raccontare come, nel 1976, iniziò il più terrificante genocidio della storia dell'Argentina che portò alla sparizione di trentamila persone, tristemente ricordate nel mondo come i desaparecidos.

Per due anni, ogni mercoledì, dalla base militare della Scuola di meccanica della Marina, aerei carichi di oppositori del regime si levavano in volo diretti verso l'oceano; migliaia di persone, prima torturate e poi narcotizzate, venivano lanciate in mare ancora vive.
Un durissimo atto di accusa contro chi partecipò al terrorismo di Stato in un paese dove a tutt'oggi i responsabili di questa strage sono ancora in libertà.
"Era qualcosa che doveva essere fatto. Non so cosa senta un boia quando deve uccidere...A nessuno piaceva farlo, non era gradevole...Era qualcosa di supremo che si faceva per il paese. Un atto supremo."
Horacio Verbitsky, giornalista argentino tra i più noti e coraggiosi, dopo il colpo militare del 1976 entra a far parte dell'agenzia clandestina (Ancla) che diffonde le prime informazioni sui campi di concentramento della dittatura.
Ha scritto numerose opere, tra cui La posguerra sucia (1985), Civiles y militares (1987) e Robo para la corona (1991).
Tiziano Bagarolo
Marxismo
e questione ecologica
Edizioni PUNTO ROSSO 1993, pp 81, lire 6.000
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I tre saggi qui pubblicati rielaborano gli appunti di alcune relazioni tenute in incontri in varie parti d'Italia che non hanno ancora avuto pubblicazione altrove. Si tratta per certi aspetti di stesure provvisorie.
L'autore si ripromette di tornare su questi temi con maggiore ampiezza e completezza dal momento che l'interesse per i problemi ambientali, e per una loro lettura marxista, nella sinistra di classe si è notevolmente accresciuto.
Si tratta in ogni caso di lavori in sé sufficientemente compiuti.

Il primo, Marxismo e ambiente, è una ricognizione critica di quanto si può trovare nei testi e nel pensiero di Marx e di Engels sui temi che hanno attinenza con la questione ecologica: il rapporto uomo natura, la contraddizione capitalismo-ambiente, le nozioni di sviluppo delle forze produttive, di progresso e così via.
Bagarolo vuole dare un'idea di quanto siano immotivate e spesso in malafede, tante frettolose liquidazioni del marxismo in nome dell'ecologia. Ha anche cercato di mostrare l'attualità dell'originario approccio marx-engelsiano al tema cruciale dei rapporti società-ambiente.
Infine tenta di provare la presenza, nella originaria riflessione di Marx ed Engels, accanto a quella del "filo rosso" dell'analisi dei rapporti di classe nella storia e nel capitalismo in specie, del "filo verde" di un'attenzione tutt'altro che marginale o estemporanea al tema del rapporto uomo-natura.
A tal fine ha volutamente abbondato in citazioni, riportate per lo più in nota per non appesantire troppo la trattazione.
Il terzo saggio, Che cos'è l'ecomarxismo, si ricollega idealmente al primo: è l'esposizione ragionata, a volte critica, della proposta di O'Connor.
Ma al di là di questo, esso è anche la verifica della persistente validità e della capacità interpretativa delle categorie marxiste a fronte dell'attuale crisi ecologica planetaria.
Il secondo, La politica ecologica dei primi anni della rivoluzione russa, anticipa parte di un lavoro più ampio dedicato al bilancio "ambientale" del socialismo, ossia del tentativo seguito all'Ottobre di costruire una società alternativa al capitalismo limitato al primo quindicennio.
L'ASSOCIAZIONE CULTURALE "A. CORNELI"
E' UNA REALTA' OPERANTE
Sono aperte le iscrizioni per l'anno '96-'97 all'Associazione Culturale "Albano Corneli" con sede a Camerano in Piazza Roma n°20.
Dalla sua costituzione, avvenuta nel settembre del 1995, la nostra associazione è cresciuta costantemente, grazie all'ingresso di nuovi soci ed alla validità delle iniziative realizzate nel corso di questi primi 14 mesi di vita.
Tra le iniziative ricordiamo la presentazione dell'emozionante libro di memorie partigiane "Ottavo chilometro", del partigiano Caimmi e di Antomarini (settembre 1995);
l'incontro sul tema "Violenza sessuale e politiche familistiche" con l'intervento di Marina Melappioni del Comitato pari opportunità della Regione Marche (Marzo 1996);
l'escursione sulle montagne del fabrianese per ripercorrere i suggestivi luoghi della lotta partigiana e delle vigliacche rappresaglie nazi-fasciste, sotto la guida di un partigiano dell'ANPI nell'aprile 1996.
Dopo questo primo anno di transizione, il nostro impegno per il 1997 è quello di rilanciare definitivamente l'Associazione con una serie di iniziative qualificanti, ma per riuscire nel nostro progetto ambizioso abbiamo bisogno anche del sostegno di tutti quei cittadini cameranesi che condividono i fini statutari della nostra Associazione, che si ispira "ai valori di democrazia e progresso sociale sanciti dalla Costituzione Repubblicana nata dall'antifascismo e dalla Resistenza, in una visione mondiale di lotta all'oppressione e allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo"
(art. 2 dello Statuto).
L'invito che rivolgo loro è dunque quello di aderire all'Associazione e contribuire al suo definitivo decollo e sviluppo.

----Albano Corneli
Per il 1997 saremo impegnati su 3 fronti:
1) BIBLIOTECA - la nostra Associazione culturale può contare su una ben fornita biblioteca "alternativa" costituita da circa 500 volumi, la cui consultazione è facilitata dalla schedatura computerizzata mediante programma Microsoft Excel.
Il genere dei volumi è prevalentemente storico-politico, non mancano ovviamente i classici del marxismo così come non mancano i testi di storia locale, di questioni ambientali, di sociologia, psicologia, arte e storia sociale; abbiamo quasi tutti i periodici cameranesi dagli anni Sessanta in poi (il Portavoce, Nostra Comunità, Liberazione, L'Alternativa, il Cameranese ecc.) e una serie ben nutrita di riviste di sinistra (Avvenimenti, Alternative, Proposta, La Contraddizione, Reds, Quaderni Comunisti ecc.).
Tengo a precisare che la biblioteca è liberamente fruibile dai cittadini cameranesi il giovedì dalle ore 18,00 alle ore 20,00. Per il 1997 il potenziamento della biblioteca prevede innanzitutto l'aumento del patrimonio librario; prevediamo inoltre di portare a due i giorni di fruizione della biblioteca aprendo al pubblico anche il martedì sempre dalle ore 18,00 alle 20,00.
2) INCONTRI - dibattiti su questioni di interesse sociale e culturale, escursioni in ambiente montano, presentazione di libri, cineforum: di idee ne abbiamo tante ma il programma definitivo delle iniziative da realizzare nel 1997 verrò messo a punto e discusso durante l'assemblea annuale dei soci che si terrà a fine gennaio 1997.
3) PUBBLICAZIONI - per il '97 la nostra Associazione curerà la ristampa di Scritti nella lotta di Antonio Gramsci, che sicuramente raccoglie i migliori scritti politici del fondatore del Partito comunista dalla battaglia nel Partito socialista al Congresso di Lione.
Per la fine del '98 è invece prevista la pubblicazione degli scritti più significativi del Nostro Albano Corneli, primo deputato comunista marchigiano eletto in Parlamento nel 1922.
Voglio concludere con una nota polemica nei confronti dell'Amministrazione Comunale di Camerano che con la delibera di giunta n° 449 del 26.09.'96 ha ingiustamente e ingiustificatamente escluso la nostra Associazione dalla possibilità di accedere ai finanziamenti erogati dalla Regione Marche per il sostegno dell'associazionismo di base.
A questi "amministratori" dimostreremo di saper andare avanti nonostante lo scorretto "sgambetto" che ci hanno fatto.
IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE
"ALBANO CORNELI"
ORLANDO MICUCCI
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi al Presidente Orlando Micucci telefonando al 959272 oppure nella sede di Piazza Roma n. 20 il giovedì dalle ore 18,00 alle 20,00
CHI DORME NON PIGLIA PESCI !
Il 28 settembre scorso è stato inaugurato ad Offagna il Museo di Storia Naturale delle Marche intitolato all'insigne naturalista anconetano Luigi Paolucci vissuto a cavallo del secolo.
Il museo ospita reperti tratti dalle collezioni dell'insigne studioso e frutto di un'intera vita di ricerche e studio.

Esse riguardano importanti raccolte paleontologiche, mineralogiche, zoofile e botaniche di inestimabile valore storico, scientifico e culturale.
Il Museo si articola in sette sale che si sviluppano nel seguente ordine: studio del Prof. Paolucci, laboratorio didattico, ambiente fluviale, costiero, collinare, carsico e montano.
Le collezioni, nate fondamentalmente a scopo didattico costituiscono ancora un vivo ed attuale strumento di studio in particolare per le scolaresche.
Per chi se lo fosse dimenticato, a suo tempo la Provincia voleva affidare questo museo a Camerano; gli ex amministratori DC si disinteressarono e persero l'occasione per il nostro Comune.
archivio Bandiera Rossa