Bologna, 01/07/03
Dichiarazione di Marisa Fabbri Responsabile Regionale Commissione Pari Opportunità PDCI E/R
La Commissione Pari Opportunità del Partito dei Comunisti Italiani considera di particolare
rilievo l’inserimento nello Statuto regionale dell’art. 9 bis che introduce la parità fra i sessi per l’accesso alle cariche elettive ai sensi degli art. 51 e 117 della Costituzione.
La presenza femminile negli organismi istituzionali ha subito negli ultimi anni una forte regressione dovuta in parte all'introduzione della legge elettorale che penalizza fortemente la presenza femminile nei collegi uninominali e dalla difficoltà dei partiti di trasformare concretamente la pur sentita necessità del coinvolgimento delle donne che da sempre, hanno contribuito ad accrescere e sviluppare la nostra democrazia e conquistare i nostri diritti sociali e civili.
C’è un diritto naturale di esserci, come cittadine, come componenti di una collettività che ha la necessità di essere rappresentata dalle differenze culturali, etniche e di genere.
La regione Emilia Romagna ha rappresentato e rappresenta la parte più avanzata del nostro paese nella crescita di una società basata sul riconoscimento dei diritti sociali, civili e politici, e pur posizionandosi in Europa a livelli altissimi per tenore di vita, ha saputo trovare equilibrio fra la crescita economica e la coesione sociale.
Dovrà essere questa un’occasione per la nostra Regione di dimostrare di essere, ancora una volta, anticipatrice di scelte di grande civiltà e di emancipazione sociale e, per i partiti della coalizione di governo regionale, un’opportunità per dare risposte concrete alla questione delle pari opportunità.
Le donne dei Comunisti Italiani non privilegiano il meccanismo della definizione delle quote.
Purtuttavia,ad oggi,interventi normativi e statutari si sono dimostrati efficaci, anche se
l ’obiettivo deve essere più alto. Donne e uomini devono contribuire ad assumere il concetto della presenza paritaria e non quota come un diritto naturale di esserci , non una concessione di posti, ma il riconoscimento di una presenza che da sempre è parte attiva che deve poter incidere nelle scelte e negli indirizzi politici ed amministrativi.
E’ per l’esperienza vissuta nel nostro partito che riteniamo di poter pensare possibile il raggiungimento di tale obiettivo; il nostro impegno per accrescere il concetto di parità ha ,ad oggi, permesso al PDCI di avere il 40,9 % di donne negli organismi istituzionali e il 50% nella composizione del Comitato Centrale, unico partito ad avere adottato nel proprio Statuto la rappresentanza paritaria tra i sessi.