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SPIRITO DEL GRANO Di riflessi
lievemente nella sera increspata
l'aurea distesa che s'erge senza fine
contro l'ovest e l'arida stagione
ha sciolto l'enigma, ha sciolto
l'enigma di gennaio,
del bifronte inizio
dell'ambiguo ìncipit di rime
ripetute da rapsodi nei secoli:
e sopravvive a brevi notti
e lunghi inverni
alle lingue impenetrabili fitte
intersezioni di ceppi e radici indoeuropee
perché uno è il fuoco
una la terra
uno il calore che riceve
e restituisce.
Non si spegne sotto il giogo dell'ultimo gelo.
Non cessa di fluire sotto il secco taglio del metallo.
Uno è il fuoco, una la terra
uno il calore che riceve
e restituisce.
Non è marchiata la terra
dai residui di radici strappate
né più serve il segno di sangue sullo stipite
la notte precedente la partenza
Colei che qui giace ferita
rigida, fredda, muta e sconfitta,
segretamente ascolta il pentatonico peàna
di una bocca cappadoce sopra i campi,
in un turbine di polvere e di vento
su colline contro luce.
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