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DIE KUNST DER FÜGE Ci ha penetrato di più
il vento che graffia
le congiuntive
già insanguinate
dal giorno del maghreb?
o i fuochi spenti
avversi allo zero centigrado
riflesso di quell'assoluto
che dal chiarore del cielo notturno
si risente laggiù?
E' d'azzurro intenso
la notte dei tigli
inutili:
si perde davvero
tutto il discernimento:
si perde ciò che un tempo bastava
per l'anno
e per il resto;
ricordo di prima
vera estate, desiderio di vita
di quiete
e quiete trovata nel ricordo
che ne preannuncia nuovi.
Ora è fumo di tabacco
il tiglio di maggio e di dicembre.
Presto, da Bologna, a Roma, a Tel Aviv,
e dopo ... dopo ...
Bach aveva già scoperto tutto
in un clavicordo e in una viola
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