Bologna, 21 maggio 1998 Alla Presidente del Consiglio regionale INTERPELLANZA presentata dal consigliere Rocco Gerardo Giacomino. Premesso - che nelle scorse settimane un grave disastro idrogeologico ha colpito la provincia di Salerno, causando la morte di centinaia di persone e miliardi di danni; - che nel territorio regionale, in specie nelle provincie lambite dal fiume Po, la situazione idrogeologica è preoccupante, come dimostrato dalle oltre 30.000 frane già prodottesi in questi anni, di cui una, quella di Corniglio, di dimensioni notevoli; - che l’Assessore regionale competente e il responsabile regionale del Servizio di Difesa del Suolo, hanno dichiarato che la nostra Regione, tramite i suoi servizi ed in collaborazione con il Magistrato del Po, mantiene un monitoraggio costante delle situazioni più a rischio; - che alcuni interventi, non solo di contenimento ma anche preventivi, sono già stati predisposti, ma che, per la messa a punto del programma completo per la difesa del suolo, occorre attendere l’erogazione dei finanziamenti statali, stanziati a questo scopo nel bilancio preventivo ‘98; - che un prezioso lavoro di studio e di ricerca sulla conformazione del territorio e sui fenomeni che interessano il sottosuolo e le riserve idriche è stato compiuto (e si sta compiendo) grazie alla creazione di un apposito Ufficio Geologico regionale, che in collaborazione con alcuni istituti universitari e al CNR e con l’ausilio di finanziamenti statali, ha condotto a risultati unici in Italia in termini di conoscenze idrogeologiche e alla predisposizione di un sistema cartografico regionale in via di completamento; - che, in applicazione del decreto Bassanini, alcune competenze in materia di difesa del suolo passeranno alle regioni e che, in conseguenza di questo conferimento di funzioni, alle regioni dovranno essere assegnate risorse finanziarie ed umane; si interpella la Giunta per sapere: - quali sono i punti di maggiore criticità e vulnerabilità del territorio regionale, dal punto di vista idrogeologico; - quando verranno erogati i fondi statali già stanziati e quali sono i tempi per l’attuazione del programma di interventi per la tutela idraulica e idrogeologica del bacino del Po; - se, alla luce del passaggio di competenze Stato/Regioni, la cui attuazione legislativa da parte della Regione Emilia-Romagna è prevista per la fine di settembre, siano già stati attivati degli incontri con il Ministero competente per una quantificazione di massima delle risorse che verranno assegnate alla nostra Regione; - infine, se l’Assessorato competente abbia già predisposto un piano organizzativo (mezzi e personale) per la creazione di una struttura complessa cui affidare la difesa del suolo, la ricerca e lo studio in campo idrogeologico e la protezione civile, che possa servire anche da supporto tecnico (dati, consulenza, assistenza, pianificazione per ambiti territoriali morfologicamente simili, ecc.) agli Enti locali ed agli organismi privati che agiscono ed intervengono sul territorio. Rocco Gerardo Giacomino