Bologna, 15 maggio 1998 Alla Presidente del Consiglio regionale INTERPELLANZA presentata dalla consigliera Patrizia Cantoni e dal consigliere Rocco Gerardo Giacomino. Premesso - che l’Emilia-Romagna è una delle Regioni inserite nell’Obiettivo 5b dell’Unione Europea e che, quindi, essa ha accesso ai fondi strutturali previsti per le aree agricole e rurali delle regioni centro-settentrionali; - che, dai dati riportati dal rapporto INEA relativi a tutto il 1997, risulta che, in generale, la capacità di impegno e quella di spesa dei Fondi strutturali è abbastanza bassa, sia per i fondi dell’Obiettivo 1 sia per quelli dell’Obiettivo 5b (a fronte di 14 miliardi di ECU disponibili ne risultano impegnati 5,5 mld e spesi 3,3 mld); - che, in particolare, la capacità di impegno e di spesa risulta insufficiente proprio in relazione agli interventi nelle Regioni (e nelle Provincie autonome di Trento e Bolzano) inserite nell’Obiettivo 5b (la media della capacità di impegno è circa del 27% e quella della capacità di spesa addirittura del 12,3 %); preso atto - che la Regione Emilia-Romagna si situa fra le regioni che meno utilizzano i fondi strutturali, come dimostrato dai dati ‘97 (34% di fondi impegnati e 8,7 % di fondi spesi sul totale dei fondi disponibili, con una capacità di utilizzo - spese/impegni - del 25,7% ); alla luce del fatto - che l’agricoltura è uno dei settori produttivi maggiormente destinatari delle risorse finanziarie dell’UE ed, al tempo stesso, uno di quelli di maggiore sofferenza dell’economia della nostra Regione; - che alcuni dei problemi lamentati dai nostri agricoltori, soprattutto in relazione alla competitività internazionale delle imprese agricole e, quindi, al loro ammodernamento, potrebbero essere in parte superati con il pieno utilizzo dei fondi UE; si interpella la Giunta per sapere: - se i dati riportati in premessa concordano con quelli in possesso dell’Assessorato competente; - in caso affermativo, quali siano le ragioni del sottoutilizzo delle risorse finanziarie di provenienza comunitaria e a chi, o a che cosa, gli operatori agricoli debbano imputare tali inefficienze; - inoltre, quali iniziative la Regione Emilia-Romagna ritiene di dover metter in atto per arrivare ad un utilizzo dei fondi strutturali dell’Obiettivo 5b adeguato alle capacità imprenditoriali del settore agricolo, certamente fra le più avanzate a livello europeo. Patrizia Cantoni Rocco Gerardo Giacomino