Bologna, 1 aprile 1998 alla Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna INTERROGAZIONE Il Consigliere Regionale Rocco Gerardo Giacomino PREMESSO - che all’inizio degli anni ’90, a seguito di un D.P.C.M. del 10/8/89 che costituiva l’Autorità di bacino del fiume Po, presso il magistrato del Po di Parma, si riscontrò l’esigenza da parte della Regione di reperire spazi adeguati per la sede della citata Autorità di bacino, provvisoriamente collocata in locali utilizzati contemporaneamente dal Servizio di difesa del suolo di Parma; - che con delibera di giunta n. 1371 del 14/05/1991, ratificata con deliberazione consiliare n.536/91, la Regione Emilia-Romagna decideva di stipulare un contratto di locazione con il Dott. Avv. Maggiorelli Carlo Maria, proprietario di un immobile posto in Parma, in via Bottego 9 (ex albergo Milano), oggetto della locazione, con un canone di £ 500 milioni annui, per il periodo 1/4/91 - 31/3/2000; - che, in base all’ultimo comma dell’art. 4 del contratto di locazione, il canone annuale veniva ridotto a £ 140 milioni, in considerazione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento a carico della parte conduttrice e pertanto la spesa complessiva della locazione ammontava a £ 4.140 milioni; - che i lavori di ristrutturazione ed adeguamento dell’immobile, dopo comunicazione al Comune di Parma, ai sensi dell’art. 26 della legge 47/85 e richiesta di rilascio di concessione edilizia in deroga del 26/9/92, venivano interrotti dallo stesso Comune di Parma, con atto del 3/11/92, che motivava tale provvedimento ritenendo i lavori destinati ad un cambio d’uso dell’immobile da funzione alberghiera a funzione direzionale, non coerente con le norme vigenti di PRG; - che con atto notificato il 15/11/92 il Comune di Parma diffidava la Regione a demolire tutto quanto abusivamente eseguito nei locali dell’ex albergo Milano; - che con delibera di giunta n. 515 del 23/02/93 la Regione decideva di ricorrere al TAR E.R., sezione di Parma, contro il succitato provvedimento, con un impegno di spesa presunto di £ 2.178.000; - che con delibera di giunta n. 932 del 23/03/93 la Regione decideva di ricorrere anche contro il proprietario dell’immobile, il Dott. Avv. Maggiorelli, per danni provocati alla Regione stessa, in conseguenza della impossibilità del mutamento di destinazione d’uso dell’immobile, secondo gli obblighi contrattuali, con un ulteriore impegno di spesa di £. 2.178.000; - che la Regione sospendeva il pagamento del canone d’affitto, ricevendo il 26/10/93 decreto ingiuntivo da parte del proprietario dell’immobile che chiedeva £ 530.824.584 a titolo di canone annuo di locazione, oltre agli interessi e spese di giudizio, promuovendo, con delibera di giunta n. 6140 del 07/12/93 opposizione al citato decreto ingiuntivo, senza in questo caso dover provvedere ad ulteriore impegno di spesa, in quanto l’atto era a carico di un funzionario regionale; - che il 22/11/94 un nuovo decreto ingiuntivo del proprietario dell’immobile, con una richiesta di £ 582.614.838, trovava anch’esso l’opposizione da parte della Regione e che, in forza della provvisoria esecutività dell’atto l’Avv. Maggiorelli provvedeva al pignoramento della somma presso la tesoreria regionale; - che il Sindaco di Parma rilasciava in data 17/04/94 all’Avv. Maggiorelli la concessione a sanatoria e cambio di destinazione d’uso relativa all’immobile, atto che comportava la possibilità di una ripresa dei lavori; - che con delibera di giunta n. 3291 del 08/09/95 si autorizzava il Presidente della Giunta Regionale a sottoscrivere un atto di transazione per il componimento del contenzioso con il Dott. Avv. Maggiorelli, in ordine alla pregressa locazione ed occupazione dell’immobile, convenendo la risoluzione del contratto di locazione ed impegnandosi a stipularne uno nuovo entro il 20/9/95; - che in base a detto atto di transazione veniva stabilito un indennizzo di £. 600 milioni a favore dell’Avv. Maggiorelli, per sanare il pregresso, con la rinuncia da parte di quest’ultimo al sopracitato pignoramento, e veniva altresì previsto nel nuovo contratto di locazione, con decorrenza dal 01/10/95 e scadenza al 30/09/2004, un canone di £ 370 milioni annui a carico della Regione, soggetto ad aumenti annuali in base alla legge 392/1978, mentre il locatore si impegnava a consentire la ripresa dei lavori il cui onere economico era però totalmente a carico della Regione; - che con delibera di giunta n. 3722 del 17/10/95 si apportavano alcune modifiche al contratto di locazione, fra le quali l’impossibilità da parte della regione di recedere dal contratto prima della scadenza naturale dello stesso; - che con delibera di giunta n. 3705 del 30/12/96 veniva conferito un incarico relativo alla progettazione della ristrutturazione dell’ex albergo Milano all’Ing. Alfredo Rossi, con un impegno di spesa di £ 150.000.000; - che durante il tormentato iter sopra descritto l’ex albergo Milano veniva occupato abusivamente da cittadini extracomunitari e fatto sgomberare il 18/3/95 con provvedimento della Procura della Repubblica di Parma, e successivamente veniva bonificato, in quanto considerato pericoloso dal punto di vista strutturale e sanitario; - che con delibera di giunta n. 1245 del 04/04/95 si decideva di affidare all’impresa edile titolare dei lavori di ristrutturazione interrotti nel 1992 ulteriori lavori per un importo di £ 16.164.960, per opere di sgombero e derattizzazione dell’area cortiliva; - che altre opere urgenti venivano previste nella deliberazione di giunta n. 512 del 26/03/96, per un ammontare di £ 32.099.060; CONSIDERATO - che a tutt’oggi l’ex albergo Milano risulta in stato più che mai decadente ed i lavori di ristrutturazione non ancora iniziati, malgrado le dichiarazioni e rassicurazioni da parte di autorevoli membri della Giunta Regionale rilasciate a più riprese negli ultimi anni, a partire dalla risposta scritta ad un’interrogazione degli ex Consiglieri Regionali Truffelli e Costella, prot. N. 1825 del 22/12/93 nella quale l’ex Assessore al Bilancio e AA.GG. Carlo Perdomi sosteneva che "al più presto potranno essere ripresi i lavori per dare definitiva sistemazione agli uffici dell’Autorità di bacino del Po"; - che la Regione, pur non avendo ancora potuto utilizzare l’immobile, si è trovata dal 1991 ad oggi a sostenere oneri solo in parte documentati in premessa, costituiti dai lavori iniziali di ristrutturazione, le varie spese legali, le spese di risanamento dell’immobile, l’indennizzo all’Avv. Maggiorelli, l’affitto a carico della Regione dal 1/10/1995, l’incarico professionale all’Ing.Rossi e le future spese di ristrutturazione; INTERROGA LA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE: - quando ritiene che possano iniziare i lavori di ristrutturazione dell’edificio ex albergo Milano e con quale tempistica si svolgeranno; - quali sono i costi previsti per i lavori di cui sopra; - a quanto ammontano finora le spese sostenute dalla Regione nell’ambito della vicenda dell’affitto dell’ex albergo Milano; - per quale motivo si è voluto insistere con una locazione che si è rilevata, come era da attendersi, problematica, quando il primo contratto di locazione era condizionato al cambio d’uso dei locali e comunque rescindibile in qualsiasi momento dal locatario; - se la Regione sta pagando regolarmente al proprietario i canoni d’affitto inerenti il nuovo contratto che decorre dal 1/10/95; - per quale motivo si è inserita nel nuovo contratto di locazione una clausola che impedisce alla Regione di risolvere il contratto prima del 1/10/2004, creando i presupposti poiché si ripeta quanto accaduto in passato, cioè pagare canoni di locazione per locali che non vengono utilizzati; - a quale soggetto e per quale uso verranno destinati i locali dell’ex albergo Milano. Rocco Gerardo Giacomino