Bologna, 11 marzo 1998 Alla Presidente del Consiglio regionale INTERPELLANZA presentata dalla consigliera Patrizia Cantoni e dal consigliere Rocco Gerardo Giacomino. Alla luce - delle difficoltà in cui versano i reparti di Pronto Soccorso della nostra Regione, testimoniate, da ultimo, dalla situazione modenese e da quella imolese, relativamente alle quali sono gli stessi operatori a dare l’allarme; preso atto - che il maggiore dei problemi lamentati dagli operatori del Pronto Soccorso - problemi certo non nuovi, ma aggravatisi notevolmente in questi ultimi tempi - risulta essere il sovraffollamento, che rende disagevole il lavoro di medici ed infermieri, anche in considerazione del consistente ridimensionamento di organico che, a seguito del processo di aziendalizzazione in corso da alcuni anni, il personale medico e soprattutto quello paramedico ha subito nella maggior parte delle AUSL emiliano-romagnole; convenuto - che il reparto di Pronto Soccorso riveste una fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini, in quanto ad esso viene attribuito il gravoso compito di intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza, arrecando le prime cure del caso e smistando correttamente ai reparti le patologie secondo competenza; - che tale funzione prioritaria del Pronto Soccorso deve essere salvaguardata e potenziata; appreso - che uno studio condotto a Modena fra gli utenti del Pronto Soccorso evidenzia che una percentuale non trascurabile delle persone intervistate si rivolge alla struttura di emergenza allo scopo di abbreviare gli interminabili tempi d’attesa per prestazioni specialistiche; si interpella la Giunta e l’Assessore competente per conoscere, con riferimento all’ultimo semestre: - l’affluenza media, nei giorni feriali e festivi, nei reparti di Pronto Soccorso presenti sul territorio emiliano-romagnolo, con l’indicazione della variazione percentuale rispetto al periodo precedente; - i dati statistici relativi alle prestazioni erogate dal Pronto Soccorso divise per tipologia di intervento; - l’eventuale collegamento fra la composizione dell’utenza ed le prestazioni specialistiche ambulatoriali che presentano i tempi d’attesa più lunghi; ed, inoltre, per sapere: - se e come si intenda intervenire (ad esempio, con l’ampliamento degli organici) per ovviare ai disagi degli operatori del Pronto Soccorso e per non mettere a repentaglio la sicurezza delle persone. Patrizia Cantoni Rocco Gerardo Giacomino