Bologna, 16 febbraio 1998 alla Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna INTERPELLANZA presentata dal Consigliere regionale Rocco Gerardo Giacomino PREMESSO - che la famiglia Gaffuri di Lugagnano Val d’Arda (PC) inviava in data 3/10/94 all’amministrazione comunale comunicazione di realizzazione di opere interne, ex art. 26 l. 47/85, all’appartamento di proprietà, iniziando dopo quindici giorni i lavori di demolizione di alcune pareti interne; - che in data 21/10/94, a seguito di un esposto formulato dai vicini di casa al comune di Lugagnano con richiesta di copia dei disegni e dell’autorizzazione, l’amministrazione invitava la famiglia Gaffuri a non iniziare i lavori, ed il tecnico comunale dopo essersi recato in loco e avendo verificato che invece i lavori erano già iniziati, li interrompeva, mentre il Sindaco emetteva ordinanza per la sospensione dei lavori, arrivata alla famiglia per raccomandata il giorno seguente; - che nel contempo la famiglia Gaffuri decideva, tramite il tecnico di fiducia, di modificare il progetto, rinunciando ad un muro di separazione nel garage, ed inviava all’amministrazione comunale, tramite l’avvocato di fiducia, una seconda comunicazione di realizzazione di opere interne, ex art. 26 l. 47/85, con la modifica citata, dopo aver inviato una lettera di contestazione all’operato dell’amministrazione comunale; - che in seguito la Commissione Edilizia Comunale si esprimeva negativamente rispetto alla seconda comunicazione della famiglia Gaffuri, mentre in data 25/11/94 il Sindaco di Lugagnano emetteva ordinanza di rimessa in pristino dell’alloggio con l’accusa di abuso edilizio, mai ottemperata dai Gaffuri, né fatta eseguire nei termini di legge dall’amministrazione comunale; - che l’amministrazione comunale ha formalmente invitato i sigg. Gaffuri a richiedere un’autorizzazione in sanatoria, rifiutata dai medesimi in quanto convinti di non aver compiuto alcun abuso edilizio; - che in data 18/1/95 la famiglia Gaffuri ricorreva contro le due ordinanze del Sindaco al TAR, sezione di Parma, che respingeva l’istanza di sospensione, richiesta con urgenza; - che in data 30/8/95 il Pubblico Ministero avanzava una richiesta di archiviazione del caso, accolta dal GIP il 20/9/95, documenti che arrivavano alla Procura della Repubblica di Piacenza solamente in data 31/1/96; - che il sig. Mauro Gaffuri, su consiglio dell’avvocato di fiducia, tentava una conciliazione con l’amministrazione, assumendosi oneri e spese ed escludendo ricorsi ulteriori, facendo riferimento ai documenti della Procura della Repubblica; - che in data 30/9/96 la famiglia Gaffuri, sfiancata dal protrarsi della pratica, considerando anche lo stato dell’appartamento con lavori iniziati e poi interrotti da ormai due anni, decideva di presentare domanda di Concessione Edilizia; - che la Commissione Edilizia Comunale esprimeva parere non favorevole in quanto la redistribuzione interna doveva essere operata nel rispetto della legge 13/89 sull’abbattimento delle barriere architettoniche; - che il sig. Mauro Gaffuri inviava una contestazione dettagliata ed argomentata al parere di cui sopra, richiedendo contestualmente gli atti ufficiali del Comune, mai pervenuti alla famiglia, ed eccezione del solo verbale della commissione edilizia riunitasi il 16/7/96, ed il 25/1/97 la famiglia Gaffuri contestava ancora carenze procedurali del Comune di Lugagnano, rinnovando le richieste formulate nella nota precedente, ricevendo dall’amministrazione l’ennesima risposta negativa, episodio che si ripeteva due mesi dopo con lo stesso esito; - che il 3/7/97 la famiglia Gaffuri si decideva ad interpellare quest’amministrazione regionale, richiedendo al Presidente della Regione di esercitare i poteri sostitutivi, nominando un Commissario ad acta, e di valutare l’eventualità di rilasciare la concessione edilizia ai sensi dell’art. 4 comma 6 della legge 662/96; - che la Regione rispondeva solo cinque mesi dopo aver ricevuto la richiesta dei Gaffuri in modo negativo con una sintetica nota, prot. 32966, firmata dall’Assessore Cocchi; - che la famiglia Gaffuri presentava infine in data 14/1/98 una richiesta al Responsabile del Servizio Pianificazione e Urbanistica della Regione Emilia-Romagna per sapere se l’intervento edilizio in oggetto sia o meno soggetto al rilascio di concessione edilizia, e se ad esso siano applicabili le disposizioni della legge 13/89 in materia di abbattimento delle barriere architettoniche; CONSIDERATO - che se le opere all’appartamento della famiglia Gaffuri, come pare, erano interne alla singola unità abitativa, a norma di legge non erano soggette a concessione edilizia, tesi confermata anche dal pronunciamento ufficiale della Procura della Repubblica di Piacenza; - che la famiglia Gaffuri esce danneggiata da questa vicenda, a causa delle varie lungaggini burocratiche, compreso il ritardo della risposta da parte della Regione, e dell’atteggiamento tenuto dall’amministrazione comunale di Lugagnano, qualora risultasse essere in torto; INTERPELLA LA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE per conoscere: - il giudizio sull’intera vicenda che, dagli elementi conosciuti, appare incredibile e kafkiana; - se ritiene vi siano gli estremi per intervenire, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di consentire alla famiglia suddetta di attuare le opere interne, qualora ne venga riconosciuto il diritto. Rocco Gerardo Giacomino