L'astronomia nella Tradizione culturale armena.


L'armenia, per definizione, è tutta quella terra da cui si può vedere il monte Ararat (esso si trova in territorio Turco). É stata da sempre una terra di confine e invasioni, pertanto abitata da numerosi popoli: Assiri, Greci, Persiani, Arabi, Mongoli, Turchi e Russi.

Fin dall'antichità lo studio dei fenomeni celesti è stato prediletto. Flammarion Arago e Beny hanno studiato questi luoghi. Ritrovamenti archeologici sembrano dimostrare che essi immaginassero la Terra di forma sferica, avessero nozione dei moti del Sole e della Luna e dei 5 pianeti brillanti, sapessero che la Luna è il corpo celeste più vicino alla Terra e che non splende di luce propria. Interpretavano correttamente le eclissi.

Nel museo di storia dell'Armenia. di Yerevan si può vedere un modello di sistema geocentrico dell'Universo (X - IX sec. a.C.). Alcuni studiosi sostengono che in Armenia si praticava la divisione della sfera celeste in costellazioni prima dei Greci e degli Egizi. Secondo Olcat i "primi" vivevano tra il 36° ed il 42° parallelo di latitudine Nord e basandosi su Maunder (identificazione delle varie costellazioni con animali) sostiene che la Terra di origine doveva essere il Medio-Oriente e l'Armenia. La data indicativa per le identificazioni (Maunder) risale al 2800 a.C.

III° millennio - incisioni rupestri sul monte Gegama: stelle del Leone, dello Scorpione e del Sagittario come erano visibili a occhio nudo. Cerchio con un punto al centro: il diametro dipende dallo splendore della stella.

V - II millennio - petroglifi di Synnik: costellazioni; cerchio suddiviso in quattro parti uguali sovrastato da figure umane (forma sferica della Terra?) + Luna. Interessanti le rappresentazioni di calendari fra cui uno lunare: immagine circolare con 27 tratti brevi e 2 lunghi (il mese sinodico è di 29,5 giorni; in Armenia la Luna è visibile per 27 giorni mentre resta nascosta dal bagliore del sole per due). Piattaforme artificiali trovate su una collina a Metzama, vicino a Yerevan (2800 - 2600 a.C.) datate con allineamenti. Tracciati sul sorgere eliaco di Sirio.

Con Shirakatsi, l'astronomia cessò di essere uno strumento in mano ai sacerdoti e assunse le vesti di una scienza vera a propria. (VII° sec.).

Tratto da un articolo di:

Astartes Petrosian e

Massimo Turatto


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