Domenica 9 marzo un gruppo di noi, un po' redattori un po' soci del Coordinamento, ci siamo incontrati a Firenze. Eravamo genitori e insegnanti di La Spezia, Milano, Firenze e Roma. L'idea dell'incontro era nata subito dopo che il Ministro (in realtà la sottosegretaria Masini) aveva dato alle stampe il documento "sviluppo della riforma della scuola elementare" ed aveva annunciato una grande consultazione democratica nelle scuole. Ci era parsa un'occasione per individuare una linea di azione comune per le scuole coerente con la nostra idea di scuola elementare, un aggiornamento della nostra iniziativa "Riformiamo la Riforma". I tempi impossibili dati alla consultazione, il ritardo con cui il documento è arrivato nelle scuole (quando é arrivato), ma soprattutto la contemporanea presentazione da parte del Ministro della sua proposta di "Riordino dei Cicli" esattamente opposta ad ogni idea di sviluppo della scuola elementare ci ha portato a discutere di altro.
Abbiamo discusso a lungo di tutte le iniziative parlamentari e governative che si stanno per abbattere sulla scuola pubblica ed in particolare sulla scuola elementare: riordino dei cicli, autonomia scolastica (legge Bassanini), organici funzionali di Circolo, decreti tagliaclassi, esiti della finanziaria per il '97, leggi di parità e finanziamento alle scuole private, proposte di riforma degli organi collegiali. Da questa discussione è emersa la decisione di un numero monografico del Bambino e l'Acqua Sporca che ha lo scopo di informare genitori e insegnanti su quello che sta accadendo e quello che bolle in pentola per la scuola. Questo numero é quindi l'esito di quella decisione ed a ciò è dovuta la scomparsa del solito equilibrio tra le rubriche.
Ma già nella prima fase della discussione si sono intrecciati i temi politico, istituzionali, legislativi con quelli delle condizioni attuali e future dei nostri bambini, figli ed alunni, nella scuola. Il quadro che ci siamo fatti è alquanto fosco e, ancora una volta, abbiamo constatato che quello che succede nella scuola é strettamente intrecciato con quello che avviene nel resto della società in termini economici, politici e di sistema di valori di riferimento. Così i vari provvedimenti realizzati o in corso di realizzazione anche se percorrono canali istituzionali o legislativi diversi sono fortemente intrecciati e soprattutto sovra-determinati, negli obiettivi e nelle finalità, da scelte che, nel nostro paese e forse sull'intero pianeta, sono eterodirette e si contrappongono all'idea di una scuola istituzione al servizio della crescita armonica delle bambine-i, deputata alla formazione di cittadini consapevoli e protagonisti dei cambiamenti.
Per cercare di adeguare la nostra iniziativa a questa fase ci siamo dati come obiettivo quello di redigere un MANIFESTO APPELLO IN DIFESA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI A SCUOLA che in pochi punti renda chiaro ed esplicito il pensiero nostro, ma crediamo anche di molti altri su quale debba essere la vita dei bambini a scuola. É un'idea per ora solo abbozzata ma quello che ci siamo detti e i punti su cui vogliamo lavorare sono i seguenti:
1- il manifesto oltre a raccogliere le idee nostre e di chi si voglia associare all'impresa, dovrebbe raccogliere i contenuti espressi in vari documenti internazionali dedicati ai diritti dei bambini e dell'infanzia;
2- in una prima fase interlocutoria e istruttoria, il manifesto dovrebbe essere uno strumento per collegare e mettere in rete gruppi e associazioni anche molto diversi ma decisamente omogenei nei contenuti;
3- in una fase successiva il manifesto dovrebbe essere uno strumento per dare vita ad iniziative pubbliche, assemblee, riunioni, raccolte di firme, manifestazioni e quant'altro possa dare visibilità e autorevolezza alle idee espresse;
4- orientare le iniziative intorno al manifesto per ostacolare i processi degenerativi e promuovere iniziative che producano miglioramenti effettivi per la vita dei bambini e bambine;
5- veicolare insieme e grazie al manifesto materiali, testi, analisi e riflessioni più approfondite su singoli aspetti che promuovano una coscienza educativa e valori in contrasto e alternativa con quelli dominanti (vedi articoli su numeri 20 e 21 sull'"autoriforma gentile" o sul gioco in questo numero).
Sono ancora idee sparse; per metterle a fuoco, raccogliere i primi testi, cominciare ad essere operativi ci siamo dati appuntamento all'Orto Botanico dei Frignoli (La Spezia) per un'assemblea convegno il 28 e 29 giugno. Tutti i lettori e i soci sono invitati a partecipare.