Si terranno a Gennaio le iscrizioni alle classi prime. Sappiamo che anche quest’anno in molti Circoli si cercherà di convincere i genitori a scegliere la scuola "a moduli" al posto del "tempo pieno" sulla base di informazioni parziali o inesatte. I genitori devono sapere che:
1) per ogni quinta classe a tempo pieno uscente ha diritto di riformarsi in quella scuola una prima a tempo pieno (legge 148);
2) si possono anche chiedere nuove classi a tempo pieno recuperando nella propria scuola i posti di tempo pieno soppressi in altre scuole della provincia;
3) sono soltanto i genitori a scegliere il modello di scuola: non il collegio dei docenti, non il direttore, non il consiglio di circolo; essi presentano solo proposte che i genitori potranno accettare o no secondo le loro esigenze e le loro convinzioni.
Dove si incontrino difficoltà, si consigliano i genitori di non compilare assolutamente l’iscrizione ai moduli: la famiglia ha il diritto di scegliere il modello del tempo pieno (40 ore settimanali e 2 insegnanti per classe) - offerto dalla normativa - e di indicare la sua scelta sul modulo di iscrizione. In questi casi è determinante fare pervenire comunque, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, la richiesta di iscrizione al Tempo Pieno o, se possibile, rivolgersi collettivamente alla segreteria per fare protocollare le domande. Nel peggiore dei ca-si sarà l’amministrazione a dovere negare il modello richiesto. ma la scelta al momento della iscrizione risulta fondamentale per riuscire ad ottenere la classe a Tempo Pieno.
Moduloni e Doposcuola? No grazie, Tempo Pieno.
Per arrestare la crescita del tempo pieno, risparmiare sulla scuola e tentare di salvare la "centralità" dei moduli (sempre meno richiesti dalle famiglie), in alcune direzioni si cerca di introdurre il Tempo Prolungato (art. 8 legge 148/90). Si tratta di un doposcuola del risparmio, che prolunga la scuola a moduli fino a 4 pomeriggi, realizzato con il lavoro straordinario di qualche insegnante già in servizio, stiracchiando le ore del modulo o togliendo le compresenze, deciso anno per anno , con classi anche miste (seconde-terze, quarte-quinte, ecc.) con un minimo di 20 bambini per gruppo.
Un’altra formula proposta attraverso la sperimentazione dell’autonomia potrebbe essere quella di un "falso tempo pieno" ridotto da 40 ore a 36 ore e modularizzato con un altra classe: non si tratta quindi più di un tempo pieno, ma di un modulone di 36 ore, in cui gli insegnanti viaggiano da una classe all’altra, con tutte le caratteristiche di un Modulo e le difficoltà di un orario così lungo per l’organizzazione modulare già sperimentato più che negativamente e scartato dai genitori negli anni passati.
SI TRATTA IN REALTA’ DI UN MODO PER ABOLIRE IL TEMPO PIENO (2 insegnanti su una classe) e portare tutta la scuola all’organizzazione modulare.
Perché le famiglie non devono accettare questo tipo di proposte? Perché il Tempo Pieno non è solo una questione di orario, ma un modello di scuola - sperimentato da 25 anni - con caratteristiche specifiche: 2 maestri che operano su una sola classe, con un rapporto più intenso alunno/insegnante, con tempi e ritmi di apprendimento più ampi e flessibili, maggiormente rispondenti alle necessità dei bambini.
Coordinamento Genitori-Insegnanti
Firenze