«- Mamma! mamma! Non voglio esser povera. Non voglio servire.
- Taci, cuore mio, taci.
Ela povera mamma, che l'aveva messa a letto smaniosa, scottante
di febbre, scossa da singulti, l'accarezzava pian piano,
magnetizzandola con quel dolce ed uguale strisciar della mano
sulla fronte, col quale tutte le madri sanno blandire i figli
malati. E non aveva altro mezzo per calmare lo strano dolore,
per rispondere alle strane parole.»
da «Le solitarie»