1. F.W.J. Schelling, Filosofia della Rivelazione
Testo tedesco a fronte
La Filosofia della Rivelazione e' una delle opere fondamentali dell'ultima fase della filosofia schellinghiana. Essa costituisce la redazione scritta delle lezioni sulla filosofia della Rivelazione tenute all'Universita' di Berlino a partire dal 1841; l'opera non fu pero' pubblicata vivente Schelling. In essa sono contenuti, in sintesi, tutti i motivi fondamentali della filosofia positiva (di cui la filosofia della Rivelazione, ovviamente illustrata con maggiore ampiezza, e' parte): dalla distinzione tra filosofia negativa e filosofia positiva (con la critica a Hegel) all'effettivo sviluppo delle linee generali di entrambe tali filosofie, all'esposizione della filosofia della Mitologia e di quella della Rivelazione. In nessun altro scritto di Schelling e' dato trovare, forse, una sistemazione altrettanto ordinata, chiara e completa di tutti i momenti essenziali dell'ultima speculazione del filosofo.
I temi della filosofia positiva sono in essa presenti in quella forma matura che e' loro propria, appunto, a partire dal periodo berlinese. L'incapacita' dell'idealismo, inteso come sistema della ragione chiusa in se stessa, a fare presa sulla realta' effettuale, sull'esistenza; la necessita' di affiancare all'idealismo, definito come filosofia negativa, una filosofia positiva, che esca dal piano del puro pensiero in cui l'idealismo aveva confinato la filosofia, per porre in indipendenza dalla ragione l'esistenza, e, al sommo (o meglio, anzitutto) il puro Ente necessario; l'affermazione di una libera creazione del mondo dell'esperienza da parte di tale puro Ente; la dottrina della liberta' dell'uomo originario (dell'Urmensch), del peccato, della storia intesa, si', come processo necessario, ma di una necessita' solo ex hypothesi, solo, cioe', in vista e in conseguenza del libero peccato dell'uomo; la dottrina, ancora, della redenzione come libera opera di Dio attraverso il Figlio, - costituiscono i cardini della filosofia positiva schellinghiana, che l'opera qui presentata racchiude in sintesi equilibrata.
La filosofia positiva esprime il tentativo piu' deciso di accostamento al Cristianesirno da parte di Schelling: questo spiega l'interesse immediato che essa suscito' nei teologi, e nei filosofi impegnati in direzione cristiana; ma la critica all'onnicomprensivita' della filosofia puramente razionale ebbe risonanza anche in altri settori, offrendo il destro all'interessamento esistenzialistico per l'ultimo Schelling, e per altre interpretazioni di tipo irrazionalistico.
Il testo tedesco riportato nel presente volume riproduce l'edizione della Philosophie der Offenbarung pubblicata nel 1858 in due volumi dal figlio del filosofo, Karl Friedrich August, nel quadro dell'Opera omnia di Schelling (F.W.J. Schellings Sämtliche Werke, hrsg. von K.F.A. Schelling, 14. Bde., Cotta, Stuttgart und Augsburg 1856-1861).
2. Stoici antichi, Tutti i frammenti
Testo greco a fronte
L'edizione dei frammenti degli Stoici antichi di von Arnim e' a tutt'oggi la piu' completa e organica raccolta di testi inerenti al pensiero dei primi Stoici, e, in particolare, dei fondatori della Scuola. Zenone, Cleante e Crisippo (IV-III sec. a.C), e dei loro immediati successori. In piu' di 750 pagine (i tre volumi, piu' un quarto di indici, dell'edizione teubneriana) di un greco fittissinio, si trova delineato il sistema di pensiero stoico a partire dai frammenti di logica, per finire con quelli di etica, passando per le osservazioni sulla fisica.
L'ordine adottato dall'editore e' quello per lo piu' suggerito dagli stessi filosofi stoici; esso pero' non corrisponde al valore assiologico di queste parti del sistema filosofico, ma, potremmo dire, ne esprime il valore argomentativo e didattico. In verita', il vertice e il nucleo dello stoicismo risiedono nell'etica, mentre la fisica e la logica ne costituiscono rispettivamente l'apparato di sostegno e di difesa, come se Zenone e i suoi successori avessero trattato di logica e di fisica avendo sempre di mira i contenuti dell'etica. L'atteggiamento fa si' che i vari capitoli della raccolta, e quindi i vari temi trattati, siano strutturalmente interdipendenti, e si trovino in correlazione assai stretta. La prospettiva sinottica, che si sforza di tenere sotto controllo l'intero assetto della dottrina, riveste percio' un ruolo privilegiato nello studio di questa corrente di pensiero e impone la necessita' di una traduzione integrale.
Se si dovesse esprimere in poche nozioni quello che e' l'aspetto specifico della filosofia sioica, occorrerebbe menzionare i concetti di Natura (physis), di Ragione (logos) e di Provvidenza (pronoia), ciascuno dei quali rivela una tale densita' e ricchezza di significati da coprire indifferentemente la sfera morale, quella fisica e quella logicocognitiva, esprimendo in senso pieno il carattere organico della morale stoica nel suo sforzo di conciliare l'uomo con la Natura e, nel contempo, di esaltarne la peculiarita' e la diversita'. I due aspetti, pur nella loro divergenza, caratterizzano quasi tutti i momenti della morale stoica, che dipinge un ideale di saggezza profondamente interiorizzato, con nessuna concessione all'apparenza e perfino all'azione esteriore, senza pero' trascurare la dimensione sociale, anzi rivalutando la sfera giuridica e politica.
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A cura di Adriano Bausola
A cura di Roberto Radice
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dal 15 maggio 1999