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![]() La Redazione dell'Opificio |
Giudicatemi plz - di Dalamar
Un giorno. Per sempre - di M.A.T.
Inevitabilmente triste, questo racconto, tratteggiato ad acquerello. La circolarita' tra la citazione iniziale e la sua spiegazione, che la riporta in terra, racchiude una pagina stilisticamente discreta, con qualche incrinatura qui e la' (in particolare l'"infante" stona atrocemente con il registro precedente e successivo). Il tema non e' nuovo, anche lo stile mi ricorda qualcosa di gia' sentito, ma non saprei dire cosa. Qualche appunto qui e la' sull'ambientazione. Non so se il latino sia una materia di insegnamento comune in Scozia. Non ci sono mai stata, ma mi sembra leggermente forzato. Dalamar dice di aver partecipato con questo racconto ad un concorso per le superiori. Questo e' per me una chiave di lettura. Si sente una certa immaturita', alcuni luoghi comuni tipici dell'eta' (li vedo nei miei "fratellini"), ma esposti in maniera non banale. Hai tutto il tempo di crescere, caro Dalamar, e credo che, col tempo, tante letture e tantissima pazienza, potresti tirare fuori qualcosa di molto buono.
M.A.T. ci propone un'immagine consueta, la spiaggia di sera. In quell'ora che non e' ne giorno ne' notte, quando le cose si confondono e perdono colore. Una scena nota, ma resa in modo non banale, umanizzata. Lo stile e' piuttosto uniforme, forse volutamente semplice. I due personaggi, tratteggiati con poche frasi che racchiudono l'arco di una vita, a mio parere avrebbero fatto meglio ad ascoltare il vento. Tacendo. Perche' il dialogo mi e' sembrato poco efficace, sicuramente inferiore al resto, con una leggera punta di retorica. Il finale prosegue il ritmo lento, cadenzato, del pezzo. Non esattamente originale, comunque un buon bozzetto, su cui lavorare.