Editoriale
di Ombra
Siore e siori, è con sommo piacere che vado a presentarvi il nuovo numero di
LaRedO. Qualcuno si chiedeva che fine avesse fatto questa nostra folle e
temeraria impresa: eccoci qua.
Questo che vi trovate nel monitor e', per amor di modestia, il numero 00,
nato sotto l'amorevole guida dell'attuale dio, che poi sarei io, e cresciuto
grazie all'impegno dei miei solerti cherubini, che colgo l'occasione di
ringraziare per la pazienza e l'impegno con cui hanno sopportato i miei
volubili voleri.
Ma bando alle quisquilie, gentile pubblico, e andiamo a presentare la trama
generale di questo secondo numero di rodaggio.
Il periodo di riferimento va dal 28 settembre al 13 ottobre. Periodo di
assoluto predominio della poesia, almeno in termini quantitativi. Proprio
per questo, purtroppo qualcosa e' stato necessariamente lasciato indietro.
20 poesie, per l'esattezza. Il mio cuore sanguina, ma e' stato giusto cosi'.
I legittimi autori non ce ne vogliano, ci rifaremo nel fatidico numero 1, se
mai arrivera'.
I bravi angioletti hanno avuto compiti differenziati tra prosatori e
poetanti. Si e' cercato di mantenere la produzione di ciascun autore nelle
mani di un unico redattore, salvo alcuni casi in cui, per fini assolutamente
personali, dio ha pensato fosse meglio suddividere i compiti. Hanno lavorato
bene, i miei cherubini, e spero che il loro lavoro sia apprezzato.
Sono convinta che la strada da fare sia ancora molta, per tutti, e che molto
ancora ci si possa aspettare da questo angolino di Usenet dove abbiamo
piantato le tende. Prendiamolo come un gioco, se ci pare, ma giochiamo,
ciascuno con le proprie tattiche, con mutevoli e trasversali strategie.
Leggere insegna a scrivere, ma scrivere insegna a leggere, e forse proprio
per questo siamo qui. Abbiamo tutti scritto, riscritto, cercato di infondere
ad ogni parola il soffio di vita che le spettava. Lavorando di lima, abbiamo
smussato gli angoli, rincorso un ritmo che ci cullava nell'ennesima notte
insonne. E abbiamo creato ciascuno qualcosa, che non meritava di restare lì,
muta. Per questo LaRedO: per leggere, analizzare, fermarsi a riflettere e,
chissa', magari anche per far smuovere qualcosa in chi ci leggera'.
Forse da questo numero nasceranno nuovi infiammatissimi thread di
lamentazioni, accuse e pentimenti. Vorrei che questo non accadesse. Vorrei
che un commento, per quanto negativo, non venisse mai preso come offesa
personale. Vorrei, vorrei....
Vorrei invitarvi tutti alla convenscion bis!
Se avete ancora una minima curiosita', un vago desiderio o un sottile timore
di guardarvi in faccia, se volete un'occasione di sputare in un occhio a
qualcuno, scatenare una rissa reale, con tanto di realissimi lanciafiamme, o
se semplicemente avete voglia di un sano litro di chiaretto, prendete il
sacco a pelo, l'alkaseltzer e un paio di aspirine da masticare a fondo la
domenica mattina e calate come i barbari a Roma.
Quando? Sabato 21 novembre. Dove? Siamo nelle mani di Dio, quello con la D
maiuscola, non io. Insomma: pensateci, scriveteci e decidete. Il ventesimo
partecipante vince un bicchiere di rosso dei Castelli, che mi e' avanzato da
un indovinello estivo a cui nessuno ha saputo rispondere. Ha preso appena di
aceto, ma ve lo cedo volentieri.
Chiusa la parentesi, dio si dilegua umilmente e torna alla sua casa nel
chicco di riso.
Effetto dissolvenza...
Buio in sala.
Riflettori puntati.
Vai col commentone!
Ombra, un fenomeno essenzialmente divinizzato