LA CASA
EDITRICE LANCILLOTTO HA CESSATO LA SUA
ATTIVITÀ IN DATA 1-12-01
BALLO DELL'ORSO: (vet.) vd. ticchio dell'orso.
BALLOTTADE: (equit.) aria alta, ossia una figura di alta scuola, in cui il cavallo viene a trovarsi, per un tempo più o meno prolungato, con tutti gli arti sollevati da terra. Nella ballottade (termine francese) il cavallo si alza sui posteriori, spicca un salto in aria, raccogliendo i posteriori sotto di sé, quindi distende improvvisamente gli stessi all'indietro, come se volesse calciare.
BALZA: (gov.) corda o striscia di cuoio che si applica ai pastorali per immobilizzare il cavallo durante gli interventi chirurgici.
BALZANE: (anat.) macchie bianche
dovute alla mancanza di pigmento della cute. Possono essere di
diverse misure e interessano la parte inferiore degli arti, dalla
corona in su. Il cavallo ne può avere una per ogni gamba. C'è
un simpatico detto secondo cui: "balzano da uno, cavallo di
nessuno; balzano da due, cavallo bue; balzano da tre, cavallo da
re; balzano da quattro, cavallo matto". Esistono vari tipi
di balzane:
principio di balzana: interessa solamente la corona;
traccia di -: appare solo su una parte della corona;
piccola -: interessa tutta la corona e parte del pastorale;
balzana o - ordinaria: raggiunge il nodello completamente o in
gran parte;
grande -: arriva fino a circa metà dello stinco;
- calzata: interessa lo stinco, raggiungeendo il ginocchio (negli
arti anteriori) o il garretto (negli arti posteriori);
- alto calzata: supera il ginocchio o il garretto, raggiungendo
l'avambraccio (negli arti anteriori) o la gamba (negli arti
posteriori);
- altissimo calzata: ricopre quasi compleetamente l'arto.
Se la balzana presenta delle macchie di peli colorati viene definita: - moscata: i peli sono presenti in ciuffetti neri; - trotinata: i peli sono rossi; - ermellinata: quando i peli sono presenti in macchie nere di qualche centimetro.
BANDANA: (west.) grande fazzoletto per il collo, che fa parte dell'abbigliamento classico del cowboy.
BANDIERINE: (equit.) piccole bandiere di tela o di legno sostenute da aste di ferro o di legno, che vengono poste ai lati dell'ostacolo per indicare il senso in cui lo stesso deve essere saltato. La bandierina rossa è collocata alla destra dell'ostacolo, quella bianca alla sua sinistra. Le bandierine indicano, inoltre, la linea di partenza e quella d'arrivo e i passaggi obbligati. Se, nel caso di uno scarto o di un rifiuto, viene abbattuta una bandierina, il percorso deve essere interrotto e il cronometro arrestato. Il concorrente viene penalizzato di qualche secondo e, più precisamente, di: sei secondi, se la bandiera fa parte della linea di arrivo, di passaggio obbligato, di un ostacolo singolo o del primo elemento di una combinazione; otto secondi, se la bandiera fa parte del secondo elemento di una combinazione; dieci secondi, se fa parte del terzo o successivo elemento di una combinazione.
BARBETTA: (anat.) ciuffo di peli che ricopre l'accrescimento corneo (sperone o cornetto) che si trova nella parte posteriore del nodello. È detto anche fiocco.
BARBETTA: (masc.) vd. ferro.
BARBONE: (gerg.vet.) vd. adenite equina.
BARBOZZA: (anat.) una delle regioni della testa. È situata dietro il mento e davanti al canale delle ganasce. Su di essa si appoggia il barbozzale. Vd. tavola n. 1.
BARBOZZALE: (bard.) catenella del morso che passa sotto la barbozza del cavallo e che garantisce all' imboccatura un'azione di pressione verso il basso (vd. tavola n. 4). È costituito da una maglia di anelli numerosi e sottili, per evitare ferite all'animale. La catenella deve essere regolata in modo da non premere sul mento in posizione di riposo e di aderirvi invece quando le redini sono tese.
BARDARE: mettere i finimenti al cavallo.
BARDATURA: (bard.) comprende tutti i finimenti necessari per bardare il cavallo nei suoi vari impieghi.
BARDELLA: (bard.) sella utilizzata dai butteri della Maremma toscana e laziale.
BARDIGIANO: (zool.) razza di pony italiano dal mantello generalmente baio. Ebbe origine in epoca romana nell'area di Bardi (PR) come derivato belga. Nel corso degli anni è stato incrociato con cavalli di derivazione orientale e di razza Furlana. In tempi più recenti è stato migliorato con il sangue dell'Avelignese. Questo cavallo robusto, resistente e docile viene allevato principalmente per attività di agriturismo e per la produzione di carne. La sua altezza varia da 1,37 m. a 1,45 m.
BARDOTTO: (zool.) animale da soma ibrido, nato dall'incrocio tra cavallo e asina. Generalmente più piccolo del mulo, ha una testa fine e ben proporzionata, simile a quella del cavallo. Il bardotto nitrisce, a differenza del mulo che raglia.
BARICENTRO: o centro di gravità, è il punto immaginario, nel corpo del cavallo e del cavaliere, in cui si considera concentrato tutto il peso del corpo. Nel cavallo in stazione si trova nel punto di congiunzione tra la retta che passa verticalmente per la sesta costola e la retta orizzontale che passa per la punta della spalla; nell'uomo è localizzato all'altezza del bacino.
BARRAGE: (equit.) percorso, generalmente ridotto e alzato, che serve da spareggio tra i cavalieri che si trovano al primo posto ex aequo in classifica. Il barrage è soggetto alle stesse norme che regolano il percorso iniziale. Si può effettuare con tutti o parte degli ostacoli alzati e allargati, e su percorso intero o ridotto. Ad eccezione delle categorie di potenza e delle sei barriere, il numero degli ostacoli non deve essere inferiore a sei e i barrages non possono essere più di due. Se dopo il secondo barrage ci sono ancora concorrenti classificati al primo posto a pari merito, la Giuria redige una classifica ex aequo. Non possono essere introdotti ostacoli nuovi, né si può modificare il tipo e la composizione di quelli presenti e la distanza tra gli elementi di gabbie o doppie gabbie; è consentito, invece, sopprimere elementi di una gabbia o doppia gabbia. Se i concorrenti ammessi al barrage hanno subito delle penalità nel percorso base, gli ostacoli non possono essere né alzati, né allargati. L'ordine di partenza dei barrages coincide con quello del percorso iniziale.
BARRE: (anat.) spazi senza denti all'interno della bocca del cavallo, in cui si posiziona il ferro dell'imboccatura. Nei maschi lo spazio delle barre si estende dai primi molari agli scaglioni della mascella inferiore; nelle femmine, invece, dai primi molari ai cantoni. Hanno una lunghezza di circa 10 cm. A seconda della sensibilità delle barre si dice che il cavallo è: sboccato: quando le barre larghe o callose rendono l'animale poco sensibile all'azione della mano; intavolato: a destra o a sinistra, quando il cavallo presenta una minore sensibilità in una delle due barre.
BARREL RACING: (west.) specialità della monta western, in cui il cavaliere deve compiere, in sella al proprio cavallo, un giro attorno a tre bidoni e poi tornare al punto di partenza nel minore tempo possibile. I barrels (bidoni) sono di plastica o di gomma. Il concorrente può partire in corsa. Il tempo viene calcolato dal momento in cui la narice del cavallo raggiunge la linea di partenza, fino a quando passa sulla linea del traguardo. L'urto contro un barrel comporta una penalizzazione in secondi, così come la perdita del cappello del concorrente. È permesso toccare i barili con le mani. L'errore di percorso è causa di squalifica.
BARRIERA: trave di legno a sezione circolare che viene appoggiata su appositi sostegni detti staffe. È uno degli elementi costitutivi di molti ostacoli da concorso.
BASCULARE: il cavallo bascula quando muove la testa avanti e indietro, mentre esegue un'andatura. Ciò avviene nelle due andature basculate, il passo e il galoppo. Il trotto non è un'andatura basculata, in quanto il cavallo resta fermo con la testa.
BASCULATA: così si definisce l'andatura in cui il cavallo bascula, ossia muove leggermente la testa avanti e indietro. Vd. basculare.
BASSA SCUOLA: (equit.) traduzione dell'espressione francese "basse ecole" che significa equitazione di base. Questa è uguale per tutte le specialità (concorso di salto ostacoli, dressage, completo), in quanto si insegna all'animale a fermarsi correttamente, a rimanere leggero sulla mano e sempre in equilibrio durante le transizioni. In altre parole, si lavora per rendere il cavallo il più maneggevole possibile, in modo da ottenere la massima rispondenza dell'animale col minimo intervento del cavaliere.
BASSE ECOLE: (equit.) vd. bassa scuola.
BASTO: specie di sella di legno che si pone sul dorso degli animali da soma per trasportare carichi di varia natura. Il basto viene utilizzato anche nel turismo equestre per trasportare l'equipaggiamento necessario per il viaggio.
BASTONE DA TESTA: (bard.trot.) nelle corse al trotto serve a impedire al cavallo di muovere la testa di lato. Viene attaccato all'anello della capezzina, che deve essere in posizione più avanzata rispetto a quello del morso. Il bastone da testa viene collocato dalla stessa parte verso cui il cavallo ha la tendenza a girarsi. Se ne possono anche mettere due, uno per lato.
BATTERE LA SELLA: (equit.) movimento che il cavaliere effettua quando esegue il trotto leggero: significa alzarsi e sedersi ritmicamente sulla sella, seguendo il movimento del cavallo.
BATTIFIANCHI: (gov.) separazioni mobili, solitamente in ferro, che vengono applicate all'altezza del fianco tra un cavallo e l'altro nelle scuderie per impedire che gli animali si calcino o si disturbino. Quando anziché essere mobili queste separazioni sono fisse prendono il nome di tramezze.
BATTUTA: A) rumore prodotto dal piede dell'animale quando viene appoggiato al suolo. B) punto in cui il cavallo appoggia per l'ultima volta gli anteriori al suolo, davanti all'ostacolo, prima di saltarlo.
BEANTE: (anat.) ano che non si presenta ben chiuso. È frequente nelle cavalle che hanno partorito molte volte, oppure nei cavalli deboli o denutriti.
BECCARE: (gerg.equit.) il cavallo becca quando ha il vizio di abbassare e portare avanti bruscamente la testa, facendo sfilare le redini dalle mani del cavaliere. In questo caso è bene lasciare scorrere le redini tra le dita. Il cavallo becca per sottrarsi alla mano del cavaliere.
BECCATA: azione del beccare.
BECCO DI PAPPAGALLO: (anat.) espressione usata per definire la mascella di un cavallo con denti superiori marcatamente sporgenti rispetto a quelli inferiori.
BELLA FACCIA: (anat.) segno caratteristico dell'animale, importante ai fini della compilazione dello stato segnaletico. Si tratta di una macchia di peli bianchi che interessa quasi completamente il dorso della faccia.
BERBERO: (zool.) razza di cavallo del Medio Oriente dal mantello generalmente grigio, ma anche baio, sauro e morello. Il berbero ha struttura dolicomorfa e altezza variabile da 1,40 m. a 1,60 m. È particolarmente indicato per la sella (turismo equestre) e il tiro leggero. Ebbe origine in Marocco, Algeria e Tunisia e probabilmente discende dal cavallo arabo.
BEVENTE IN BIANCO: (anat.) cavallo con labbra bianche per depigmentazione. Può essere bevente da entrambe le labbra, di sopra, di sotto, a destra, a sinistra, completamente o incompletamente.
BEVERONE: (alim.) bevanda, costituita da acqua, farina e semola, che si somministra al cavallo specie quando è stanco o ammalato. È un ottimo rinfrescante e tonificante.
BIADA: (alim.) vd. avena.
BIANCO: (anat.) tipo molto raro di mantello semplice con peli e crini bianchi. Il bianco totale è tipico dei cavalli albini che hanno pelle rosea priva di pigmento. Quello che generalmente viene chiamato bianco è in realtà un mantello grigio. Esistono diverse varietà di questo mantello: - argentino o armellino: splende al sole come seta bianca e ha dei riflessi metallici; - latte o bianco smorto: di colore simile a quello dei piccioni bianchi; - sporco: con sfumature giallognole; - roseo: si intravede la pelle rosea; - porcellana: si nota un colore caratteristico, con riflessi azzurrognoli, dovuto alla trasparenza del colore nero della pelle.
BIETTA: (masc.) vd. ferro.
BIGLIARDARE: il cavallo bigliarda quando descrive un arco di cerchio con convessità esterna durante l'estensione dei piedi degli arti anteriori.
BILANCIERE: (equit.) la funzione di bilanciere è svolta dal collo, con cui il cavallo regola il proprio equilibrio nelle varie situazioni.
BILANCINO: (gal.) nelle corse al galoppo indica il cavallo che ha terminato la carriera agonistica e che, in allenamento, accompagna quelli che devono ancora iniziare le corse.
BINDA: (masc.) vd. ferro.
BINOMIO: (equit.) unione del cavaliere con il proprio cavallo.
BIPEDE: l'insieme costituito da due arti. Esistono, pertanto, 6 diverse combinazioni di bipedi:
- anteriore (anteriore destro e sinistro); - posteriore (posteriore destro e sinistro); - laterale destro (anteriore e posteriore destro); - laterale sinistro (anteriore e posteriore sinistro); - diagonale destro (anteriore destro e posteriore sinistro); - diagonale sinistro (anteriore sinistro e posteriore destro).
BISTORNO: (gerg.anat.) cavallo affetto da malformazione congenita di uno o entrambi i testicoli, che non sono discesi nello scroto, rimanendo quindi nell'addome o nel canale inguinale (criptorchide) o che presenta la mancanza congenita di un testicolo (monorchide).
BLOODSTOCK: termine inglese che indica il repertorio del cavallo Purosangue Inglese.
BRONC-RIDING: (west.) specialità della monta western, in cui il cavaliere deve riuscire a rimanere in sella, agitando il proprio cappello per almeno dieci secondi.
BOCCA: (anat.) costituisce una delle regioni della testa e si suddivide in: vestibolo, labbra, denti, gengive, barre, lingua, palato. A seconda delle sue dimensioni, la bocca può essere: coniglina: la sua apertura è più piccola del normale; sguarrata: la sua apertura è più grande del normale. In questo caso il cavallo è meno sensibile all'imboccatura e, quindi, più difficile da controllare.
BOCCIA: (gov.) contrappeso di forma sferica, generalmente di legno, collegato a una estremità della corda a cui è legato il cavallo. La corda scorre in un anello fissato al muro, in modo che il cavallo possa disporre di una certa libertà di movimento. Inoltre, dato che la corda risulta sempre tesa, il cavallo non rischia di inciampare.
BOCCIONE: (gov.) insieme di paglia attorcigliata che viene usata per asciugare il cavallo, strofinandola energicamente sul suo corpo quando è sudato. È un metodo particolarmente indicato quando l'animale rientra nelle scuderie sudato e non c'è la possibilità di passeggiarlo all'aria aperta, perché la temperatura è troppo bassa oppure piove.
BOLSAGGINE: (vet.) malattia cronica dell'apparato respiratorio, che può colpire un cavallo di qualsiasi età. Gli alveoli polmonari si dilatano eccessivamente fino ad arrivare al punto di rompersi, impedendo la naturale circolazione dell'aria. La bolsaggine può essere la conseguenza di una bronchite o di una tosse cronica. Una caratteristica di questa malattia è il cosiddetto "contraccolpo", ossia la spinta che il cavallo dà con i muscoli addominali per tentare di espellere l'aria che altrimenti ristagnerebbe negli alveoli a causa delle deficienze dei polmoni malati. Nel trattamento degli animali affetti da questa malattia, si consiglia di tenerli il più possibile all'aria aperta e di abolire completamente la somministrazione di alimenti polverosi. È bene, infine, bagnare tutti i cibi, specialmente il fieno. La bolsaggine rappresenta una delle malattie redibitorie.
BOLSO: (vet.) cavallo affetto da bolsaggine.
BOOKMAKER: (scomm.) termine inglese che indica la persona che riceve e registra, a titolo personale, le scommesse sui cavalli nelle corse al trotto e al galoppo. Il bookmaker scrive su apposite lavagne le quote a cui offre i cavalli partecipanti alla corsa. È detto anche allibratore.
BOSAL: (west.) hackamore originale spagnolo, ossia briglia senza morso.
BOTULISMO: (vet.) malattia molto grave, ma fortunatamente molto rara. È provocata da un microbo che vive nelle carni in decomposizione o negli alimenti vegetali putrefatti. Tali alimenti possono essere resi infetti da topi o da animali morti. È una malattia che colpisce il sistema nervoso dell'animale.
BOULONNAIS: (zool.) razza di cavallo francese dal mantello generalmente grigio, più raramente baio. Ne esistono due tipi: il piccolo, particolarmente indicato per il tiro leggero rapido, e il grande, utilizzato per il tiro pesante. Ebbe origine nella zona di Boulogne.
BOVINA: vd. calciare alla bovina.
BOX: (gov.) luogo chiuso, dal perimetro generalmente quadrato, in cui viene ricoverato il cavallo. Può essere in muratura fissa oppure prefabbricato. Le sue dimensioni, che dipendono anche dalla grandezza del cavallo, variano dai 3 x 3,50 m. ai 4 x 4 m. per circa 2,20 m. di altezza. La porta deve essere dotata di una parte superiore apribile, in modo che il cavallo possa affacciarsi, e per dare la possibilità di controllare l'animale senza doverla necessariamente aprire. All'interno del box va installata una mangiatoia e un abbeveratoio, meglio se automatico, in modo che il cavallo possa bere in qualsiasi momento. È opportuno che il pavimento presenti una lieve pendenza verso il centro del box, dove viene collocata un'apposita griglia, in modo da garantire lo scolo dell'urina. Inoltre, deve essere bene aerato, ma protetto da pericolose correnti d'aria. Sul fondo del box viene collocato uno strato di paglia, trucioli, torba o altro materiale simile, per mantenere il pavimento asciutto.
BRABANTINO: (zool.) razza di cavallo belga dal mantello baio, ubero, roano o grigio, ma con prevalenza del roano con coda, criniera e peli alle estremita degli arti neri. Il brabantino è un cavallo molto alto e robusto, particolarmente indicato per il tiro pesante. La sua altezza si aggira sui 170 cm. Ebbe origine nella regione del Brabante, tra il Belgio e i Paesi Bassi.
BRACCIO: (anat.) regione degli arti anteriori (vd. tavola n. 1). Deve essere muscoloso e di obliquità variabile a seconda dell'impiego dell'animale: molto obliquo nel cavallo da tiro pesante, obliquo nel cavallo da corsa e di inclinazione media nel cavallo da sella e da tiro rapido. L'angolo formato dall'asse del braccio con quello orizzontale deve variare tra i 40° e i 55°. Nei cavalli da corsa tende a essere più ampio (50/55°) a differenza dei trottatori in cui si presenta più stretto (35° circa). La sua lunghezza viene misurata dalla punta della spalla a quella del gomito. Nei cavalli da sella e in quelli da corsa è preferibile un braccio corto con una spalla lunga, mentre in quelli da tiro è più indicato un braccio lungo.
BRACHICEFALA: (anat.) testa del cavallo caratterizzata da un diametro trasversale del cranio più lungo di quello longitudinale.
BRACHIMORFO: (anat.) tipo di cavallo con struttura brevilinea e ad intensità di contrazione, adatto ad attività in cui si richiede una grande potenza (tiro pesante lento).
BRADO: cavallo che vive allo stato libero, senza nessun ricovero, procurandosi il cibo da solo. Si riferisce anche allo stato in cui tali cavalli vivono.
BRANCA: (masc.) vd. ferro.
BREECHES: (abbigl.) termine inglese con cui si indicano i pantaloni da equitazione, da indossare con gli stivali.
BRETONE: (zool.) razza di cavallo francese dal mantello generalmente sauro, roano, baio o, più raramente ubero e grigio. La sua altezza varia da 1,43 m. a 1,60 m. Ne esistono di due tipi: il grande Bretone e il Bretone da tiro leggero, quest'ultimo conosciuto con il nome di Carrozziere o Norfolk- Bretone. Ebbe origine nella regione della Bretagna.
BREVETTO D'ARGENTO: (equit.) brevetto rilasciato a istruttori federali che si siano distinti nel lavoro presso una scuola riconosciuta o un ente affiliato, preparando allievi per i Giochi della Gioventù o i campionati delle scuole, per almeno tre anni e con buoni risultati tecnici. Tali istruttori devono, inoltre, avere preso parte ad almeno due stages di aggiornamento, superando l'esame previsto.
BREVETTO D'ORO: (equit.) brevetto rilasciato a istruttori federali già in possesso del brevetto d'argento, che si siano distinti nel lavoro presso una scuola riconosciuta o un ente affiliato (minimo due anni), preparando almeno una squadra per il campionato delle scuole, con ottimi risultati tecnici, o cavalieri per campionati nazionali o internazionali. Tali istruttori devono, inoltre, avere preso parte ad almeno due stages di aggiornamento, superando l'esame previsto.
BRIGLIA: (bard.) è costituita dalle seguenti parti: testiera, frontale, sottogola, montanti del morso, montanti del filetto, morso, barbozzale, filetto, redini del morso, redini del filetto. Vd. tavola n. 4. È il mezzo che consente al cavaliere di guidare l'animale.
BROCCO: cavallo di scarso valore e maltenuto.
BROOK: (gal.) vd. fosso sbarrato.
BRUSCA: (gov.) spazzola di setole o crini, di forma generalmente ovale e dotata di una cinghia in cui viene introdotta la mano. Serve a pulire il pelo del cavallo, togliendo la sporcizia precedentemente rimossa dalla striglia.
BRUSCARE: (gov.) spazzolare il cavallo con la brusca.
BRUSCATURA: (gov.) azione del bruscare.
BRUSCONE: (gov.) tipo di spazzola che serve per la pulizia del cavallo e che differisce dalla brusca perché fatta di saggina e, pertanto, più dura.
BUDJONNY: (zool.) razza di cavallo russo dal mantello sauro, grigio o baio. Ha struttura mesomorfa e altezza variabile da 1,55 m. a 1,62 m. È particolarmente indicato per la sella (concorso e completo), ma viene utilizzato anche per i lavori agricoli. Ebbe origine dall'incrocio tra il cavallo russo del Don e il purosangue inglese.
BULL-DECORATING: (west.) specialità della monta western in cui il cavaliere deve riuscire a infilare dei nastri rossi sul muso e sulle corna di un toro.
BULL-DOGGING: (west.) specialità della monta western in cui il cavaliere deve eseguire certi esercizi come quello di smontare da cavallo e atterrare un torello, in un tempo prestabilito.
BULL-FINCH: (gal.) vd. arginello fra siepi.
BUSTO: (equit.) uno dei mezzi principali a disposizione del cavaliere per comunicare all'animale i propri ordini. Al passo e al trotto il busto è leggermente inclinato in avanti; al galoppo e sul salto l'inclinazione aumenta per alleggerire la schiena del cavallo.
LA CASA EDITRICE LANCILLOTTO HA CESSATO LA SUA
ATTIVITÀ IN DATA 1-12-01
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