VILLA DIRCE (Bressanone - BZ)

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SPUNTI PER LA COMPOSIZIONE DI UN MODELLO DI CASA RETICA

Lorenzo Dal Ri * Gianni Rizzi ** Umberto Tecchiati **

L' elevato numero di case di tipo retico scavate negli ultimi quindici anni in provincia di Bolzano contribuisce a tracciare, in ordine agli aspetti tecnologici e architettonici, un quadro di notevole variabilità, all' interno del quale si notano peraltro elementi ricorrenti e comuni.

Essi sono, in sintesi:

la pianta regolare ad angoli retti; la verosimile esistenza di due piani sovrapposti, uno dei quali del tutto o in parte incassato nel terreno, spesso in situazione di pendio;

la presenza di una rampa che conduce al piano inferiore, spesso dotata di gradini, altre volte costituita da un semplice piano inclinato: l' accesso si trova in genere sul lato di valle;

la presenza di una scatola muraria di pietre connesse a secco o legate in argilla, costruita con funzione prevalentemente contenitiva delle pareti terrose prodotte dallo scavo del vano seminterrato.

I muri sono drenati da una gettata di pietre nell' intercapedine compresa tra questi e il taglio di fondazione del vano interrato.

Canalette o piccoli terrapieni paralleli al lato di monte hanno la funzione di deviare acque e detriti di scorrimento; la presenza di una ulteriore parete in legno distanziata dalle pareti in muratura in modo da creare una intercapedine isolante.

La parete lignea poteva essere costruita con tecnica a "Blockhaus", mediante la sovrapposizione di pali orizzontali; sono documentati pavimenti in semplice terra battuta o in legno, in questo caso più o meno distanziati dal terreno per mezzo di travi d'appoggio o basi litiche;

un robusto palo verticale, decentrato rispetto al vano interrato ma in posizione centrale rispetto alla pianta complessiva della casa, ne sosteneva il tetto.

La centralità del palo rispetto alla pianta dell' intero edificio dimostra che la rampa di accesso era coperta; l'esistenza di un focolare al piano inferiore, forse protetto da una cappa (cfr. certi particolari resti di concotto) che doveva sfiatare al piano superiore. Un focolare , impostato forse su piastre litiche, ben isolato dagli elementi lignei, poteva comunque essere alloggiato anche al piano superiore.

L' esistenza di un vano rialzato è documentata, stratigraficamente, nei crolli: resti di cultura materiale si trovano, separati dal pavimento del vano inferiore, in detriti di crollo evidentemente pertinenti ad un piano sopraelevato.

Al vano superiore si poteva accedere direttamente dal lato di valle, attraverso la porta d' ingresso alla rampa. Altri ingressi in differente posizione non sono comunque da escludere.

La casa di tipo retico scavata a Villa Dirce può considerarsi un compendio degli elementi essenziali dell' edilizia della metà del primo millennio a.C. nella parte delle Alpi che corrisponde all'odierno territorio altoatesino. La ricostruzione ipotetica proposta in questa sede si fonda almeno in parte su tale struttura che la cultura materiale data ad un momento antico del Gruppo Fritzens-Sanzeno (fine VI- inizi V sec. a.C.), come indica da un lato la presenza di frammenti di fibule serpeggianti e a drago associate a tazze decorate ad aghi di pino e dall' altro l' assenza di fibule tipo Certosa e di ciotole a parete erta con profilo ad "esse" decorate a "Kammstempel".

* Soprintendenza ai Beni Culturali - Provincia di Bolzano ** Soc. Ricerche Archeologiche snc - Bressanone (BZ)

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