PRESENTAZIONE

Un convegno su Newton non meraviglia certo per originalità di temi: in innumerevoli occasioni si è parlato dei vari aspetti della complessa personalità dello scienziato e della sua multiforme produzione scientifica.

Questo convegno si distingue e caratterizza per la giovane età dei relatori: sono studenti del neo intitolato Liceo Scientifico "Isaac Newton" di Scandicci, che presentano i lavori dei gruppi che hanno operato nel Liceo sui vari argomenti.

Mi corre l'obbligo, ma è con vero piacere che porgo un sentito ringraziamento ai due relatori "ufficiali" prof. Ferdinando Abbri e prof. Enrico Giusti, che hanno introdotto i lavori delle due giornate con relazioni originali e molto interessanti, relazioni in cui il rigore scientifico e la profondità dell'analisi sono stati perfettamente coniugati ad un linguaggio ed un approccio che hanno catturato l'attenzione e l'interesse dei numerosi studenti presenti.

Un ringraziamento ai docenti del Liceo "Isaac Newton" per l'interesse dimostrato per questa manifestazione e per il ruolo insostituibile svolto nel seguire il lavoro de gli studenti, ai quali va il mio convinto plauso per l' interesse, la serietà e la maturità culturale con cui hanno affrontato questo lavoro.

Personalmente penso che queste occasioni siano importanti: è un "fare scuola" al di fuori delle aule scolastiche che stimola nei giovani nuovi interessi, offre angolature diverse per osservare lo sviluppo del pensiero umano, contribuisce sicuramente alla loro formazione culturale. Mi è gradito ripensare a questi due giorni di studio in cui è emerso, in grande evidenza, che i nostri giovani sono in grado di elaborare ed esporre lavori personali di ricerca, mettendo a frutto metodo di lavoro e gusto per lo studio che la scuola ha saputo trasmettere loro.

Un ringraziamento al Comune di Scandicci che ha reso possibile la manifestazione consentendoci l' uso dell' aula consiliare ed al Distretto n° 17 per la collaborazione fornita curando la pubblicazione di questi atti.

Il Preside del Liceo "Isaac Newton"

prof. Roberto Paganelli

maggio 1995

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