COMPUTER

Il modem

Il modem è quell’apparecchio in grado di collegare un computer con un altro attraverso la rete telefonica.
Vi ricordo che la rete telefonica si basa su segnali analogici, cioè su variazioni continue di tensione, mentre il computer utilizza segnali digitali, cioè segnali composti da sequenze di assenza o presenza di tensione. Questo linguaggio, chiamato codice binario, è formato da due soli numeri, lo zero e l’uno, corrispondenti appunto all’assenza o alla presenza di tensione. Una sequenza di zero e uno riesce a definire qualsiasi numero: ad esempio il numero 7 in binario è  “111”.
Il modem è in grado di convertire il segnale digitale del computer in analogico per poi immetterlo sulla linea telefonica.
Il computer con cui noi ci colleghiamo è detto computer remoto.
Il modem remoto riconvertirà il segnale analogico ricevuto dal computer chiamante in digitale.
La conversione da digitale in analogico avviene facendo variare la frequenza di un’onda portante (modulazione).
La riconversione da analogico in digitale è detta “demodulazione”.
Difatti il nome del modem deriva proprio dalle prime lettere di MOdulazione e di DEModulazione.
Per collegare un modem al computer serve una presa di corrente, una linea telefonica, una porta seriale libera (via di comunicazione del computer con il mondo esterno), un cavo seriale DB9 - DB25 (per collegare la seriale a 9 piedini del computer con la seriale a 25 piedini del modem) ed infine un programma di comunicazione.
Vediamo in dettaglio il funzionamento.

1) Il programma di comunicazione invia un segnale (una tensione) sul piedino 20 della porta seriale del modem. Questo segnale è detto DTR (Data Terminal Ready) ha il compito di dire al modem che il computer è acceso ed è pronto a trasmettere i dati.
Anche il modem fa sapere al computer di essere pronto inviando un segnale di DSR (Data Set Ready) sul piedino 6 della porta seriale del modem.
2) Il programma di comunicazione, ricevuto il DSR, tramite dei comandi standard per tutti i modem detti Hayes, invia un segnale sul piedino 2 del modem con lo scopo di abilitare la trasmissione aprendo un collegamento con la linea telefonica.
Un altro comando Hayes permette di comporre il numero telefonico facendo emettere dal modem una serie d’impulsi o di suoni. Il modem risponde alla ricezione del comando inviando un segnale sul piedino 3 identificata come linea di ricezione.
3) Quando il modem remoto riceve una chiamata, c’è un primo scambio di dati che definiscono il modo di scambiarsi le successive informazioni. Quest’operazione prende il nome di Handshake e permette di definire la velocità di trasmissione, il numero dei bit di ogni singola “parola”, i bit di start e di stop se presenti, l’utilizzo o meno di un bit di parità per la correzione degli errori e se la trasmissione avviene in maniera half-duplex o full-duplex.

La velocità di trasmissione è definita in baud che rappresenta il numero delle variazioni di frequenza in un secondo: oggi i modem sono arrivati alla velocità di 33600 baud, che, a meno di qualche novità nell’ambito della codifica dei segnali, sembra essere il limite massimo supportato dalla linea telefonica. (In realtà la Motorola ha ideato un sistema in grado di trasmettere a 54000 baud, ma ancora deve essere certificato dagli organi preposti).
Oggi, per superare i limiti di trasmissione, si deve cambiare il vettore della trasmissione che in questo caso è la linea telefonica.
Per questo, da qualche anno a questa parte, si sta diffondendo una nuova tecnologia di trasmissione anche nell’ambito casalingo denominata ISDN, con la quale si può trasmettere alla favolosa velocità di 64000 bit al secondo.
   Gianni Feduzi
 
 

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