Nella seduta del Consiglio Comunale del 15 Maggio è stato discusso ed approvato l’atto costitutivo per l’adesione del Comune di Rignano Flaminio al GAL (Gruppo di Azione Locale) del progetto dell’Unione Europea denominato "LEADER II", ed approvato lo statuto.
Cerchiamo di chiarire a tutti il significato di questo progetto. Strategie generali della Comunità Europea sono: Crescita - Competitività - Occupazione. Nell’ottica di queste strategie la CEE ha elaborato, in materia di sviluppo rurale, un proprio progetto denominato "Obiettivo 5B", individuando, tramite la Regione Lazio, territori appenninici e preappenninici a basso sviluppo rurale, nell’ambito del programma complessivo LEADER II. Nel nostro comprensorio 17 Comuni fanno parte del progetto e a questi sono stati aggiunti per omogeneità anche Civita Castellana, Faleria e Rignano Flaminio, che potranno usufruire del 10% dei finanziamenti.
Scopo dell’iniziativa è di evitare l’allontanamento delle popolazioni dalle zone rurali attraverso piani organizzativi per l’attività di piccole imprese, per lo sviluppo dell’agriturismo e del turismo, per la valorizzazione delle risorse archeologiche, artistiche, culturali e dei molti prodotti tipici locali. Per dar seguito a questi progetti sarà necessaria una programmazione redatta da tutti gli operatori locali, pubblici e privati, che operano nel territorio.
E fin qui sembrerebbe tutto chiaro: in effetti emergono difficoltà per poter attingere ai finanziamenti, in materia di progetti e certificazioni. L’Unione Regionale delle Provincie del Lazio, rivolgendo una particolare attenzione alle politiche comunitarie e nel cercare di chiarire l’ iter burocratico, ha promosso due studi, il primo rivolto ad analizzare l’utilizzo dei finanziamenti comunitari nella Regione ed il secondo riguardante il potenziale sviluppo dei nuovi bacini occupazionali. Nel corso del 1997 sono previsti 4 appuntamenti, il primo dei quali si è tenuto il 30 Maggio a San Gregorio di Sassola: in questa occasione si è esaminato lo scarto esistente fra le opportunità disponibili e la capacità di coglierle da parte dei possibile beneficiari. Gli appuntamenti proseguiranno fino a Novembre con gruppi di lavoro, incontri con esponenti della Comunità Europea, per finire con un resoconto generale con gli Enti Locali interessati: a quella data dovremmo aver avuto informazioni sufficienti in numero e chiarezza e disporre di un adeguata assistenza tecnica. Purtroppo molto spesso i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per progetti di sviluppo, occupazione, miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente, non vengono utilizzati proprio per carenza di informazione ed assistenza tecnica.
Orlando Barontini