Un Dio che parla | "Chiunque ascolta queste mie
parole e le mette in pratica è simile ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa
sulla roccia" (Mt 7,24) |
"Ci sono delle realtà che rendono bella la vita e delle quali si possa dire che portano come una fioritura, una gioia interiore? - Sì, ce ne sono. Una di queste realtà si chiama Fiducia. [...] La Sorgente della Fiducia si trova in Dio, che è Amore. E il suo amore è perdono, è luce interiore.
(dalla Lettera da Taizé, 1999-2001)
Questa fiducia è la nostra fiducia, e non è fiducia in un Dio lontano ed inconoscibile, ma per un Dio che parla: il Dio della Bibbia non è un tiranno rinchiuso nel suo splendido isolamento, semplice oggetto da ricercare oppure qualcosa da venerare; è invece qualcuno che va incontro alla propria creazione per una condivisione ("Ascolta, Israele!" cfr. Dt 5,1).
Da sempre Dio cerca di far capire all'umanità che ha creato che la sta chiamando, che egli cerca degli individui capaci di ascoltare la sua voce e, poiché egli continua a parlare, a poco a poco educa chi lo ascolta a comprendere il suo linguaggio e a rispondere. Un bambino appena nato non capisce immediatamente le parole che gli adulti gli dicono, ma ciò non impedisce affatto che tutti, in modo molto spontaneo, parlino ai bambini e li chiamino con il loro nome. Ora, è proprio il fatto che noi parliamo loro che permette ai bambini di diventare sempre più capaci di capire e di rispondere. L'uso della parola risveglia in chi ascolta l'attitudine a parlare. Ed ecco che Dio agisce con noi nello stesso modo: con una pazienza infinita egli continua a parlarci nel corso dei secoli. Il ruolo di ciascuno di noi è quello di rispondere alla sua fiducia con la nostra fiducia. Fiducia di mettersi in ascolto di un Dio che parla, non sempre come noi ci aspettiamo. Dio, infatti, dispone di una grande varietà di linguaggi differenti: Egli parla attraverso le persone, attraverso gli avvenimenti della vita, ci parla nellintimità del nostro cuore durante la preghiera.
La preghiera deve perciò divenire un "farsi parlare da Dio", mettersi in ascolto della sua Parola. I salmi, la lettura della Bibbia, i canti ripetuti e il silenzio diventano così occasioni per ascoltare, abbandonandosi con fiducia
In effetti, è difficile riuscire ad ascoltare la sua voce, ci sembra che parli troppo piano o in maniera incomprensibile. In realtà la sua voce spesso è coperta da altre voci, "che parlano più forte" e che il nostro orecchio preferisce ascoltare: è la nostra sete di potere, il nostro egoismo, la nostra presunzione, la nostra indifferenza. Dobbiamo metterle a tacere per ascoltare "il mormorio di un vento leggero" (cfr. I Re 19,12).
Maria è lesempio più bello di chi ascolta la voce di Dio e la mette in pratica; la sua fiducia nel progetto che Dio ha su di lei va oltre il desiderio di comprendere subito ogni cosa. Così se noi le chiediamo una grazia, lei ci risponde come ai servi di Cana: "Fate tutto quello che Gesù vi dirà", e noi dobbiamo essere disposti ad aspettare che il Signore ci parli esattamente come vuole lui e non come noi vorremmo Così come, leggendo la Parola di Dio si ripete sovente: "Così dice il Signore"... Sarebbe bello che questa espressione entrasse nella nostra mentalità, come nel nostro respiro e che, quando dobbiamo prendere una decisione, quando ci fanno una proposta, prima di tutto domandassimo a noi stessi: "Ma come dice il Signore?". Se riuscissimo a vivere questo abbandono senza lasciarci prendere dalla fretta, scopriremmo ricchezze e valori inauditi dentro di noi.
Dio ha creato luniverso attraverso la Parola, ha creato ciascuno di noi attraverso la Parola, e soprattutto ci ha donato il suo Figlio, Parola incarnata, perché comprendessimo il suo mistero di amore. Cristo è, dunque, Parola Viva, Parola di Vita e Parola nella nostra Vita.
"Per comunicare il Cristo, cè una realtà più trasparente di una vita dove la riconciliazione diventa concreta giorno dopo giorno? Riconciliarsi, è amare, perdonare e dirlo con la propria vita. Essere vigilanti per rimanere nella compassione e nella bontà del cuore. Ama e dillo con la tua vita! [...] Senza la gioia e la semplicità, queste realtà del Vangelo così intimamente unite luna allaltra, come irradiare lo spirito di perdono tra i credenti ma anche tra i non credenti? Così: allontanando linquietudine, rallegratevi in Cristo sempre!. Sì, trovate in lui la gioia!"
(dalla Lettera da Taizé, 1999-2001)
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