L' accoglienza.... per i giovani di Padova

ACCOGLIENZA … è farsi carico dei bisogni degli altri senza viverlo come un peso.

ACCOGLIENZA … è far sentire la persona a suo agio, coinvolgerla attivamente.

ACCOGLIENZA … è desiderare che una persona si esprima nella sua ricchezza.

ACCOGLIENZA … è valorizzare la persona.

ACCOGLIENZA … è essere attento agli obiettivi che coloro che accolgo vogliono realizzare.

ACCOGLIENZA … è dare possibilità di fare un’esperienza forte, un’esperienza di fede.

ACCOGLIENZA … è stare insieme il più possibile.

ACCOGLIENZA … è ascoltare, come Maria (cfr. Luca 10,38-42).

ACCOGLIENZA … è condividere il grande evento del GIUBILEO.

ACCOGLIENZA … è festa della fraternità.

ACCOGLIENZA … è unità.

ACCOGLIENZA … è disponibilità.

ACCOGLIENZA … VI ASPETTIAMO!

 

L' accoglienza.... per giovani  di Garbagnate (MI)

ACCOGLIENZA PER NOI E’:

cedere il proprio posto

fare sentire l’altro di famiglia

mettere l’altro a proprio agio

non stancarsi di averlo accanto

comunicare fra culture, dialogare con altri stili di vita

accettare la diversità

mantenere i contatti

essere amici nel tempo e nello spazio

modificare le proprie abitudini per rispettare l’altro

essere aperti alla novità dell’altro

attenti a cogliere la verità della sua persona

preparare il posto migliore

offrirgli un caldo abbraccio

essere disponibili sempre

Questo vorremmo offrire ai giovani che staranno con noi nel prossimo agosto 2000!

 

L'accoglienza..... per Angela

Per me accoglienza vuol dire sprecare tempo per gli altri.

Sprecare nel senso d’essere disponibile ad impiegare il mio tempo nell’attenzione agli altri, chiunque essi siano, soprattutto di fronte ad una richiesta anche non espressa.

Un’esperienza fatta di recente mi ha fatto capire quanto il tempo dato agli altri sia importante, non solo per chi lo riceve ma anche per me stessa.

La notte di Natale ho rinunciato ad un po’ di riposo per stare in compagnia di un ragazzo,isolato dal resto del gruppo degli amici, ho così imparato a conoscerlo e sono diventata in un qualche modo strumento di presentazione agli altri. Chi infatti mi vedeva con questa persona si incuriosiva e veniva a parlare con noi.

Alla fine quando sono andata a casa a dormire mi sono accorta di essere felice.

Qualche giorno dopo ho rincontrato questo ragazzo e subito ci siamo abbracciati, così ho capito come il tempo perso in quella notte magica al freddo e al gelo sia stato fruttuoso.

                                                                                         Angela  Veratti - Bologna -Italia

 

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