Parrocchia san Nicolò vescovo
Ortueri (Nu) Sardegna
Tel. 0039 0784\66202
nuraghe.jpg (2730 byte)giallo.jpg (7918 byte)nuraghe.jpg (2730 byte)

Il primo sito parrocchiale della Sardegna

line1.gif (1096 byte)

 

Parrocchia

Parroci

Catechesi

Sacramenti

Carità

Anno Liturgico

Associazioni

Chiesa san Nicolò

Campanile

Libri storici

Personaggi

Opere d'arte

Il paese

Casa Tatty

Tradizioni

Comitati

Il giornalino Nicolas

Scuola

Sport

Musica

Poesia

Mestieri

Gite

Meteo

Home

 

 

C

     Libro de sa entrada de limosna de sa Virgen del SS.mo Rosario.                        Anno 1699-1815

 

E' il libro dell'attivo e del passivo della confraternita ("confradria") del Rosario e riporta i conti dei generi che essa dà in prestito o in vendita ai chiavai o cassieri ("entrega a los clavarios"), prestando grano, lana, danaro: secondo le circostanze mette il "cargo" e il " discargo " regolare con le firme degl'interessati.

Nella prima e seconda pagina è importante la lista dei confratelli da abito ("confradres de habido") e dei novizi ("novissios") per i molteplici cognomi, i quali rivelano la grande quantità delle famiglie e il numero considerevole degli abitanti. Vi si leggono: Nobile Joseph Todde, nobile Juan Frau e i cognomi Tatti Murru, Puxello, Maxia, Cossu, Loddo, Manca, Musu, Matana, Saba, Madeddu, Liqueri [Licheri], Cocco e Coco, Loy, Cedda, Pau, Meli, Deligia, Fadda, Defigus,Fois, Quera e Chera, Corda, Cabiddu, Deserra, Solinas, Demontis, Frongia, Murgia, Urru, Foddis, Machony (pron. Macioni), Perra, Satta Miloru, Podda.

Dentro al libro, passim, ricorrono i cognomi Casula, Murru Mudegu, Crobu, Pinna, Casu, Gamboni, Polla. Nel 1703 compare il nome di Ambrogio Bonu (che la tradizione dice oriundo di Bosa; nel 1750 il cognome Faa.

Il 20 novembre 1750 il registro è vistato e firmato, dall'arciv. d'Oristano Don Luigi Emanuele del Carretto.

Nel 1756 compare la firma del rettore Giuseppe Antonio Porru e dal 1771 al 1774 quella del rettore Porru con quella del vice-rettore parrocchiale Antonio Francesco Fadda; dal 1774 al 1785, la sola firma del suddetto Fadda; dal 1789 al 1799, di nuovo, la firma del medesimo vice-rettore Fadda.

Dal 26 aprile 1786 al 1789 la firma del rettore don Jayme Orrù.

Il 2 maggio 1790 l'arciv. arborense Don Giuseppe Luigi Cusano di Sagliano vista i conti, firma e fa apporre il sigillo di carta dal suo segretario Gavino Poddigue: raccomanda ai confratelli per accompagnare i defunti e conmmina una multa da erogare a beneficio del Monte Nummario.

Il 28 maggio del 1807, l'arciv. Don Francesco Maria Sisternes de Oblites richiama i conti precedenti dal 1790 e dà le opportune decisioni per le esazioni arretrate.

Il libro è firmato dal rettore Antonio Vincenzo Floris dal 1803 al 1815.

 

A

B

D E F

 

1