2. RAFFAELLO GIORDANO MARIA FRANCESCHINI
NASCE IN PIAZZA MERCATALE, PRIMO FRANCESCHINI MASCHIO CHE NASCE ENTRO LE MURA
DELLA CITTA'. DALLE FOTOGRAFIE CHE POSSIEDO E DA CIO' CHE MI RACCONTA MIO PADRE
SI PUO' CAPIRE CHE MIO NONNO, GRAZIE ALLA SUA OPEROSITA', BENCHE' ANALFABETA,
AVEVA RAGGIUNTO UNA CERTA PROSPERITA' ECONOMICA, INFATTI DALLE FOTO SI VEDE CHE
AVEVANO VESTITI MOLTO BEN FATTI E RICERCATI PER L'EPOCA. MIO PADRE EBBE
UN'INFANZIA FELICE MA PER NIENTE VOGLIA DI STUDIARE, INFATTI, BENCHE' SUA MADRE
FOSSE MAESTRA NON IMPARO' MAI A SCRIVERE ANCHE SE IMPARO' A LEGGERE E FAR DI
CONTO. DOPO POCHI ANNI SI TRASFERIRONO IN VIA S. ANTONIO 11 DOVE NACQUERO GLI
ULTIMI FRATELLI E DOVE SIAMO NATI NOI, DOVE SI DICE CHE SI SIA FERMATO
BREVEMENTE GIUSEPPE GARIBALDI COME DICE ANCHE LA LAPIDE ALLA STAZIONE DI VIA
DEL SERRAGLIO. MIO PADRE NACQUE IL 22 NOVEMBRE 1914, SICURAMENTE E' CRESCIUTO
FRA LA TRATTORIA ED IL MAGAZZINO DEL VINO IN VIA S. MARGHERITA. LA TRATTORIA
ERA SITUATA SUL BASTIONE S. MARGHERITA, INFATTI LA TERRAZZA ERA FORTIFICATA,
CON IL TORRINO E SOTTO VI ERA UNA POSTAZIONE RIPARATA PER SPARARE, QUANTE VOLTE
VISONO STATO DA PICCOLO. SUL TORRINO FACEVO IL GIRO D'ITALIA CON I TAPPINI E
RICCARDO MI HA CONFIDATO POCO TEMPO FA CHE AVEVA FATTO LO STESSO ANCHE LUI. SO
POCO DELL'INFANZIA DI MIO PADRE, MA SO CHE PUR PASSANDOSELA BENE PER QUEL
TEMPO, DORMIVANO ALMENO 2 PER LETTO OPPURE 3 0 4 PER LETTO MATRIMONIALE, BE' LO
SPAZIO EA QUELLO E LE PERSONE TANTE.SO CHE NON HA FATTO LA GUERRA, MENTRE SUO
FRATELLO FU MANDATO IN RUSSIA. PRIMA DI CONOSCERE MIA MADRE, ERA FIDANZATO CON
UN'ALTRA CHE PERO' NON ERA MOLTO SERIA, INFATTI LUI NON VOLEVA CHE ANDASSE A
BALLARE E LEI INVECE A SUA INSAPUTA CI ANDAVA LO STESSO, COSI' AVENDOLO SAPUTO,
GRAZIE AGLI AMICI FECE UN'IMPROVVISATA E TUTTO FINI'.CONOBBE MIA MADRE, PERCHE'
.LO ZIO RENATO CHE REA FIDANZATO CON LA SORELLA DI MIA MADRE LO INVITO' AD UNA
SCAMPAGNATA DOVE C'ERA ANCHE MIA MADRE. MIA MADRE PENSAVA, POICHE' LEI E' PIU'
GIOVANE DI 7 ANNI CHE A MIO PADRE INTERESSASSE SUA SORELLA RINA, MA NON ERA
COSI'. SI SPOSARONO DOPO POCHI MESI DI FIDANZAMENTO, FECERO IL VIAGGIO DI NOZZE
A ROMA. RICCARDOI NACQUE NEL 1940. SCOPPIA LA GUERRA, COSI' SFOLLANO SOPRA
QUARRATA, OSPITI DI DIDACO PACINOTTI, SONO ANNI DIFFICILI, GLI UOMINI PER
SFUGGIRE A I RASTRELLAMENTI DEI TEDESCHI SONO NASCOSTI IN UNA BUCA SOTTERRANEA,
RICOPERTA DI CESPUGLI. UNA VOLTA MIO PADRE MI HA MOSTRATO QUESTI POSTI. SE
VENIVI PRESO DAI TEDESCHI DOPO L'8 SETTEMBRE, QUANDO IL RE D'ITALIA TRADI' LA
GERMANIA E SI ALLEO' CON GLI U.S.A. E CLI ALTRI, OLTRE ALLA DEPORTAZIONE C'ERA
LA CASTRAZIONE, COSI' POTEVA FINI RE LA NOSTRA STORIA PRIMA DI COMINCIARE.
MI RACCONTA CHE IN QUEL PERIODO MOLTE VOLTE SCENDEVA IN BICI O ADDIRITTURA A
PIEDI PER ANDARE A PRATO. LO FACEVA SOPRATTUTTO PER ANDARE A CONTROLLARE LO
STATO DELLA CASA E DELLA TRATTORIA DOPO I BOMBARDAMENTI. UNA VOLTA MI HA
RACCONTATO CHE UN GIORNO, DALLA MATTINA ALLA SERA E' ANDATO IN BICI A VERONA A
TROVARE NON MI RICORDO CHI. DOPO LA GUERRA NEL 1950 NASCO IO. IL PRIMO RICORDO
CHE HO DELLA MIA PICCOLISSIMA INFANZIA E' CHE SONO NEL GIARDINO DELLA CASA DI
MIO NONNO EMILIO, STO CAMMINANDO MENTRE LUI MI DICE "LE PIRINE" COSI' IO
CHIAMAVO LE GALLINE. MIA MDRE DICE CHE HO DETTO "MAMMA" A 6 MESINEL CORSO
MAZZONI, MENTRE ERO IN CARROZZINA, A 9 MESI CAMMINAVO E CHE HO COMINCIATO A
CAMMINARE IN QUESTO MODO, STAVO SEDUTO PER TERRA, HO VISTO UN FAGIOLO, HO FATTO
UNOSFORZO PER ALZARMI E SONO ANDATO PIANO PIANO A PRENDERLO. RICORDO, QUANDO
AVEVO CIRCA UN ANNO E MEZZO CHE MIA MADRE MI POSE SUL LETTO DI OSPEDALE, SEMPRE
DEL MIO NONNO EMILIO CHE ERA MORENTE. SO CHE QUESTO MIO NONNO MI AMAVA E CHE
ERA UNA PERSONA MOLTO DOLCE, HO AVUTO IL PRIVILEGIO DI FARE LA SUA INVESTITURA
AL TEMPIO. NON E' UN CASO CHE I PRIMI RICORDI DELLA MIA INFANZIA SIANO LEGATI A
LUI. RINGRAZIO DIO DI QUESTO PATRIMONIO E SENTIMENTO. RICORDO CON PIACERE
UN'ALTRA IMMAGINE DI QUESTI TEMPI, RICORDO LA MIA BISNONNA LUISA AGOSTINI,
MADRE DI BACCI ANNUNZIATA, CHE CON TANTA PAZIENZA E DOLCEZZA MI PRENDE LE MANI
PER LAVARMELE AL LAVANDINO DELLA CUCINA DELLA NOSTRA CASA, COME RICORDO IL 20
MARZO 1953 PERCHE' E' IL GIORNO DELLA SUA MORTE. MI RICORDO STRANAMENTE, FORSE
NON RICORDO BENE MA MI SEMBRA CHE SI FOSSE SDRAIATA SU DI UN LETTINO SEMPRE
NELLA STESSA CUCINA. QUESTA CUCINA ME LA RICORDO BENE PERCHE' OGNI SERA LA
MAMMA MI LAVA I PIEDI PRIMA DI METTERMI A LETTO DOPO AVER ASCOLTATO LA RADIO E
MOLTE VOLTE VEDO MIO PADRE RIENTRARE E MI RACCONTA LE STORIE DI CIRILLO. IL MIO
PREFERITO ERA CIRILLO POMPIERE, ERA UNO DEI POCHI MOMENTI CHE POTEVO STARE CON
MIO PADRE, ERANO MOMENTI DI VERA GIOIA. LO RINGRAZIO PER LA PAZIENZA CHE IN
QUEI MOMENTI AVEVAV PER ME. UN RICORDO DEI PRIMI MESI DEL 1955.MIO PADRE AVEVA
COMPRATO UNA LAMBRETTA ED UNA DOMENICA POMERIGGIO MI HA VOLUTO PORTARE A FARE
UN GIRO ALLA STAZIONE. RICORDO CHE STAVAMO VENENDO DALLA STRADA CHE VIENE DALLA
PORTA MERCATALE VERSO IL PONTE DELLA VITTORIA, QUANDO LA PARTE DESTRA DELLA
LAMBRETTA URTA CONTRO IL MARCIAPIEDE E LA LAMBRETTA SBANDA E SI ROVESCIA SUL
MARCIAPIEDE. IO MI AMMMACCO E MI GRAFFIO UN PO' DAPPERTUTTO, MIO PADRE INVECE
PICCHIA LA TESTA E SVIENE. IO MI IMPRESSIONO, FORTUNATAMENTE GIUNSERO DELLE
PERSONE CHE EBBERO CURA DI NOI. RICORDO CHE MIA MADRE ERA IN CINTA DI MARCO,
COSI' ERANO TUTTI PREOCCUPATI DI RACCONTARGLI LA STORIA PER NON IMPRESSIONARLA,
INFATTI NON ERAVAMO MESSI MOLTO BENE IO E MIO PADRE. RICORDO CHE NE AVEMMO PER
ALMENO UNA DECINA DI GIORNI.ANCHE VENNE IL MARESCIALLO DEI CARABINIERI PER
CHIEDEREMI UNA VERSIONE DELL'ACCADUTO. FU POCO DOPO QUESTO PERIODO CHE MIOP
PADRE COMPRO' QUESTA CASA IN VIA PISTOIESE. COSI' NEL 1956 VENIMMO AD ABITARE
QUI. DUE ANNI DOPO VOLLE METTER SU UN MAGAZZINO DI STRACCI A S. PAOLO. RICORDO
CHE ANDAVO QUALCHE VOLTA A LAVORARE CON LORO, MA ANDO' MOLTO MALE, DOVETTEREO
PAGARE UN SACCO DI DEBITI. PRIMA IL SUO LAVORO PRINCIPALE ERA IL MAGAZZINO DEL
VINO E POI A TEMPO AVANZATO FACEVA IL CAMERIERE IN TRATTORIA, LA MAMMA INVECE
LAVORAVA IN TRATTORIA.A CAUSA DI QUEI DEBITI MIO PADRE DOVETTE AFFITTARE UNA
PARTE DELLA CASA AD UNA FAMIGLIA DI AMERICANI, IN PRATICA NOI ANDAVAMO SOLO A
DORMIRE NELLA STANZA DOVE ADESSO C'E' IL SALOTTO.
questi AMERICANI ERANO MOLTO GENTILI, RICORDO CHE MI DIEDERO UN DOLLARO
D'ARGENTO CHE RIVENDETTI A RICCARDO. IN UN PAIO D'ANNI OGNI DEBITO FU PAGATO,
ANCHE PERCHE' MIA MADRE AVEVA RICOMINCIATO A LAVORARE COME ORDITRICE.
COMINCIO' COSI' UN PERIODO SERENO, RICCARDO LAVORAVA, I MIEI PURE, IO E MARCO
STUDIAVAMO, MA TENGO A PRECISARE CHE FINO A 16 ANNI STUDIAVO E LAVORAVO NEL
MAGAZZINO CON MIO PADRE. NEL 1966 SI SPOSA RICCARDO MA ANCHE INIZIA LA MALATTIA
DEL NONNO, CHE MUORE POCHI GIORNI DOPO LA NASCITA DELLA TATIANA NEL 1967 A
MAGGIO. ERANO I FAVOLOSI ANNI 60, ANDAVAMO IN ESTATE OGNI DOMENICA A VIAREGGIO,
ERAVAMO SPENSIERATI, ANCHE SE L'AVVENIMENTO APPENA CITATO CI FECE VIVERE UN
ANNO DI SPESE (MEDICINALI) E GRAVI DISPIACERI. NEL 1968 SMETTO DI STUDIARE E
RICCARDO MI TROVAVA DA LAVORARE DA VALENTE IN VIA DEL ROMITO. COMINCIA IL 1
FEBBRAIO 1968 E SUBITO UNA BRUTTA NOTIZIA:IL 29 FEBBRAIO 1968 SONO AL LAVORO,
DI SOLITO FACCIO LE 22, MA VERSO LE 20 RICEVO UNA TELEFONATA DA RICCARDO, DICE
CHE LA NONNA STA MOLTO MALE E CHE E' RICOVERATA ALL'OSPEDALE. ERA ANDATA CON LA
ZIA LOLA ALLA TOMBA DEL NONNO, QUANDO AD UN TRATTO UN EMBOLO LA FECE SVENIRE E
POI DI LI' FU CHIAMATA UN'AMBULANZA. GIUNSI, RICORDO BENE ALL'OSPEDALE, APRO LA
PORTA ENTRO NELLA STANZA E LA VEDO ESALARE L'ULTIMO RESPIRO, ERA COME SE MI
AVESSE ATTESO. ERA LA MORTE CHE AVEVA SEMPRE DESIDERATO, IMPROVVISA , VELOCE ED
INDOLORE.SPERO CHE SIA COSI' ANCHE PER ME. BE' IN 2 ANNI LA NOSTRA FAMIGLIA ERA
CAMBIATA PROFONDAMENTE, RICCARDO SI ERA SPOSATO ED I 2 NONNI MORTI. POCHI MESI
DOPO IL 1 GIUGNO 1968 VEDO PER LA PRIMA VOLTA MIA MOGLIE DAVANTI ALL'USCIO
DELLA ZIA ANNA IN VIA DEL SERRAGLIO E' COME SE CHIUSA UNA VITA (I MIEI NONNI)
SE NE APRISSE UN'ALTRA LA MIA. I MIEI DECIDONO DI PASSARE LE FERIE A SALERNO,
VOLEVANO VEDERE NAPOLI E LA COSTIERA, POSTI CHE ALL'EPOCA SEMBRAVANO
LONTANISSIMI ERANO DIVENUTI MOLTO PIU' VICINI.CREDO CHE VI FOSSE ISPIRAZIONE
NELLA LORO DECISIONE, CREDO CHE DIO MI FAVORI' ED AIUTO' IN QUESTO. E' VERO CHE
DURANTE IL MESE DI LUGLIO MI ERO ACCORTO DI PIACERE A TERESA CON LE LETTRE CHE
CI SCRIVEVAMO. A PROPOSITO FIGLI MIEI CI SONO QUASI TUTTE QUESTE LETTERE DI
QUEL PERIODO, FATENE UN BUON USO. E' CHIARO COMUNQUE CHE SE NON FOSSIMO ANDATI
LA' NON SO COME SAREBBE FINITA. AI PRIMI DI AGOSTO ARRIVAMMO LA', RICORDO
QUANDO SONO ENTRATO IN CASA LORO CHE TERESA STAVA AL LAVABO IN CUCINA A
RIGOVERNARE E MI HA SALUTATO CON UN "UE" AFFETTUOSO. RICORDO CHE SIAMO ANDATI A
FARE 2 PASSI AL LUNGOMARE, MA NON E' SUCCESSO NIENTE DI PARTICOLARE. RICORDO
CHE IL TERZO GIORNO ERAVAMO IN MACCHINA DI MIO PADRE INDIETRO E CHE
ALL'IMPROVVISO L'HO BACIATA E LEI NON HA FATTO UNA PIEGA, ANZI, COSI' PER TUTTA
LA SERATA E' ANDATA COSI' E MIO PADRE DALLO SPECCHIETTO SI E' ACCORTO. UNA SERA
SIAMO ANDATI AL CINEMA CON UNA SUA AMICA E L'HO BACIATA SUL COLLO ( STRANO NON
L0 AVEVO MAI FATTO) COSI' SUA MADRE SI E' ACCORTA CHE FRA NOI C'ERA QUALCOSA E
SONO DOVUTO ANDARE A PARLARE CON LEI; FU UN BUON COLLOQUIO E CI LASCIAMMO CHE
CI SAREMMO SCRITTI E BASTA. FINIRONO LE VACANZE COMINCIAMMO A SCRIVERCI MA ALLA
SECONDA LETTERA TERESA MI DICEVA CHE C'ERANO DELLE COSE DA CHIARIRE E CHE
SAREBBE STATO BUONO PER ME DI ANDARE LA'. COSI' UN SABATO 6 SETTEMBRE 1968 O 7
SETTEMBRE 1968, CREDO IL 7 , GRAZIE A SCAPOLATIELLO DI CAVA, MI HA ACCOMPAGNATO
CON IL SUO FURGONE ( VI E' UNA PICCOLA FILMINA DI QUEL VIAGGIO, SI VEDE UN PO'
IL VIAGGIO E QUANDO CI FERMIAMO A FARE BENZINA). A CAVA TROVO TERESA E SUO
PADRE A PRENDERMI. PASSAMMO QAUSI TUTTA LA SERA A GUARDARE LA TV. VERSO
MEZZANOTTE STAVAMO TUTTI PER ANDARE A LETTO, MA IO VOLEVO CHIARIRE PERCHE' LA
SERA DOPO SAREI DOVUTO RIPARTIRE, COSI'DISSI " MA NON VOLEVATE PARLARMI?" E MIO
SUOCERO DISSE "DI COSA?". IO RIPRESI"TERESA MI HA SCRITTO QUESTO." COSI'
COMICIAMMO LA DISCUSSIONE CHE SI PROTRASSE CIRCA 1 ORA, C'ERA ANCHE LA ZIA
ANNA. FINI' CHE MIO SUOCERO DISSE:" ORAMAI LO SANNO TUTTI DI VOI 2, ADDIRITTURA
LA PORTINAIA MI HA FATTO GLI AUGURI, SICCHE' E' MEGLIO CHE VI FIDANZIATE." MIA
SUOCERA NON ERA MOLTO D'ACCORDO E PER LA VERITA' NEMMENO IO, CHE ANCHE SE
VOLEVO BENE A TERESA, VALUTAVO LE GRANDI DIFFICOLTA' CHE MIATTENDEVANO:" NON CI
CONOSCEVAMO CHE DA 2 MESI, ARAVAMO GIOVANISSIMI, LEI NEANCHE 15 ANNI IO APPENA
18, LEI DOVEVA STUDIARE, IO FARE IL MILITARE E C'ERANO 600 KM. DI LONTANANZA,
IN PRATICA NON SEMBRAVA UNA COSA POI MOLTO LOGICA, MA ACCETTAI DICENDO."VA
BENE, CI SCRIVEREMO, IO VERRO' IL PIU' SPESSO POSSIBILE, MA SE IO O SUA FIGLIA
CI INNAMOREREMO DI QUALCUN ALTRO O SE NON ANDIAMO D'ACCORDO, AMICI COME PRIMA."
COSI' CI FIDANZAMMO. IL GIORNO DOPO ANDAMMO A BENEDIRE LA MACCHINA NUOVA DI MIO
SUOCERO E POI A MANGIARE AI PARROCCHIANI.COMINCIO' UN PERIODO BELLO MA DURO
DELLA MIA ESISTENZA, BELLO PERCHE' SOGNAVO IL MIO FUTURO, CE LO DISEGNAVAMO
INSIEME, DURO PERCHE' ERAVAMO LONTANI, CI SCRIVEVAMO QUASI OGNI GIORNO. I MIEI
MI LASCIARONO I SOLDI PERCHE'LI METTESSI DA PARTE, TOGLIEVO SOLO 20.000 LIRE
AL MESE PER IL VIAGGIO ED IL RESTO ANDAVA IN BANCA.RICORDO CHE ANDAVO AL BAR A
GUARDARE GLI ALTRI GIOCARE. RICORDO LE LUNGHE ED A VOLTE DURE NOTTATE NEI
TRENI, CHE SEMBRAVANO NON ARRIVARE MAI.EBBI LA FORTUNA IL 10 OTTOBRE 1969 DI
FARE IL MILITARE A SALERNO, GRAZIE A MARRO E COSI' PER UN ANNO E TRE MESI SIAMO
STATI MOLTO ASSIEME. MI SONO CONGEDATO IL 10 GENNAIO 1971 ED HO SUBITO RIPRESO
IL LAVORO. NEL 1972 HO CAMBIATO DITTA, SONO ANDATO DAL CORRIERE PICCIN ED IL
24 AGOSTO 1972 MI SONO SPOSATO. ABBIAMO FATTO UNA CROCERA NEL MEDITERRANEO,
CAPRI, GENOVA, CANNES, BARCELLONA, PALMA DI MAIORCA, BISERTA, TUNISI PALERMO E
POI ANCORA CAPRI. TERESA PRIMA DELLE NOZZE ERA RIMASTA IN CINTA, MA PER FORTUNA
I SUOI NON SI SONO ACCORTI DI NIENTE.