Ti riconosco dal bagaglio BEPPE SEVERGNINIsevergnini4.gif

Esercizio di completamento.

Completa il testo con le parole che ritieni giuste, scegliendo tra quelle che trovi sopra.

   Il Diffidente.      Il Petulante.      IL Previdente.      L'Approssimativo.      L'Autoritario.      L'Incoscente.   


Le valigie sono come le impronte digitali: nessuna è uguale a un'altra. Ognuno di noi, al momento di partire , racconta qualcosa di sé.
Fare le valigie è un'attività rivelatrice. La psiche umana, al momento delle Piccole Grandi Decisioni (Quante paia di calze? Quali libri? Lo shampoo si rovescerà in valigia?) mostra la sua peculiarità. Le valigie sono come le impronte digitali: nessuna è uguale a un'altra. Ognuno di noi, al momento della partenza, racconta qualcosa di sé.
Esistono sei atteggiamenti di fondo e, quindi, sei categorie di viaggiatori. Le lettrici potranno utilizzarle per estorcere confessioni a mariti, figli, fidanzati e amici. Mariti, figli, fidanzati e amici possono usarle come prove a difesa ("Sono fatto così, che ci vuoi fare?"). Buon divertimento e, se riuscite a partire, buon viaggio.

Non ha mai fatto una valigia in vita sua, e non la farà mai. È sempre di sesso maschile, e si rivolge prima alla mamma, poi alla moglie, infine alla figlia. Mentre la poveretta lavora, si aggira per la casa sbraitando ordini come il feldmaresciallo Radetzky. È nervoso, ma non lo vuole dare a vedere. La sua specialità è comparire con un altro paio di scarpe quando la valigia è già chiusa.

Convinto che ogni viaggio nasconda incognite, questo personaggio stila lunghi elenchi, le cui voci variano di anno in anno. La scelta e la preparazione della valigia sono riti snervanti, che coinvolgono l'intera famiglia. Gli psicologi sostengono che i teenager sognano le vacanze da soli perché vogliono sentirsi adulti. Non è esatto: lo scopo è non essere nei dintorni quando papà fa la valigia.

Il Diffidente è un Petulante che si rifiuta di consegnare la valigia al check-in, temendo di non rivederla mai più. Per questo, trascina in cabina borsoni grandi come un'utilitaria, sfidando gli sguardi carichi d'odio delle hostess. Il suo motto è: "Quand'ero a casa, ero in un posto migliore; ma i viaggiatori devono accontentarsi" (William Shakespeare, As you like it).

È organizzatissimo: porta tutto, ma in formato ridotto. Possiede borsettine per la toilette, guide tascabili, coltellini, radioline, giacche a vento pieghevoli e mini-farmacia da viaggio. Se potesse sostituire la moglie con un'accompagnatrice formato mignon (metà del peso e metà degli anni), lo farebbe senza esitazioni.

Tra tutti i viaggiatori, è il più italiano. Dice di voler "viaggiar leggero"; in effetti, l'Incosciente porta con sé molte cose, tutte sbagliate (girocollo in Messico, cravatte in Israele, scarpe scomode dovunque). Una legge di natura vuole che ogni Incosciente sia sposato con una Previdente. I due litigano tutto il tempo, ma in fondo si vogliono bene.

Si differenzia dall'Incosciente perché dedica un po' di tempo alla preparazione dei viaggi: dai sette ai dieci minuti. È l'impressionista della valigia: afferra ciò che vede in giro, e lo butta dentro; salvo poi lamentarsi, all'arrivo, che manca questo e manca quello.
Beppe Severgnini. Adattato da Qui Touring Rivista del Touring Club italiano

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