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Nota Bibliografica(riprendo qui, con qualche adattamento, la Nota Bibliografica pubblicata in appendice alla prefazione del volume E. Weidinger, cur., Gli Apocrifi, ediz. it. a cura di E. Jucci, Casale Monferrato 1992, 5-10)
- In italiano ci sono due ampie raccolte di Apocrifi del Nuovo Testamento, quella curata da
- Erbetta, Apocrifi del Nuovo Testamento, Casale M., 4 voll. 1966-1981, e quella curata da
- L. Moraldi, Apocrifi del Nuovo Testamento, 2 voll. Torino 1971
- L. Moraldi, Apocrifi del Nuovo Testamento, 3 voll. Casale Monferrato1994 (Nuova edizione).
- Entrambe sono arricchite da ampie introduzioni, note e bibliografia. La raccolta di Erbetta comprende anche alcuni testi gnostici, che mancano in quella di Moraldi, (che li pubblica in separata sede: Testi Gnostici, Torino 1982; I Vangeli Gnostici. Vangeli di Tomaso, Maria, Verità, Filippo, Milano 1984; Apocalissi Gnostiche, Milano 1987).
- Accanto a queste due opere maggiori ve ne sono altre minori, fra cui si ricorderanno quella limitata nella scelta, ma pregevole di
- G. Bonaccorsi , Vangeli apocrifi I, Firenze 1948 (con testi originali e traduzione a lato); e quella curata da
- M. Craveri, I Vangeli apocrifi, Torino 1969 e 1990.
- La situazione è meno propizia per gli Apocrifi dell'Antico Testamento. Manca una traduzione italiana di molti testi, ma i principali si possono leggere nei due volumi degli
- Apocrifi dell'Antico Testamento, Torino 1981, 1989, curati da P. Sacchi con la collaborazione di numerosi altri studiosi (in preparazione altri volumi: Brescia, ...).
- Per singole opere poi esistono altre traduzioni, come quelle di
- I. Tondelli, Le odi di Salomone, Roma 1914,
- A. Pincherle, Gli oracoli sibillini giudaici, Roma 1922 di
- M. Cavalli: Anonimo, Storia del bellissimo Giuseppe e della sua sposa Aseneth, Palermo 1983 (traduce la cosiddetta redazione breve).
- Si ricorderanno ancora alcune antologie di passi scelti di vari apocrifi:
- P. Bonsirven, La Bibbia apocrifa, Milano 1962;
- C. Dimier, Quello che l'antico testamento non dice, trad. it. di E. Martinetto, Catania 1964.
- E. Weidinger, Gli Apocrifi, Piemme, Casale Monferrato 1992 contiene un'ampia selezione di apocrifi dell'A.T. e del N.T. (per lo più in forma integrale).
- L. Tescaroli, Letteratura cristiana extracanonicadel primo secolo, L'Aquila-Roma 1996. Tra le opere comprese in quest'opera vi sono evidentemente numerosi apocrifi del NT [In copertina compare la riproduzione del noto frammento Q5. Personalmente nutro molti e fondati dubbi sulla possibile identificazione con il testo di Mc 6, 52-53. Tra i molti manoscritti antichi del NT forse poteva essere scelto, più opportunamente, per la copertina un frammento "sicuro").
- Si ricorderanno anche alcune introduzioni tra queste una breve
- Introduzione agli Apocrifi dell'Antico Testamento. Compresi i principali testi qumranici, Torino 1980, di L. Rost è stata tradotta in italiano a cura di L. Rosso Ubigli che ne ha utilmente aggiornato la bibliografia, con particolare attenzione alle pubblicazioni italiane. Un'altra introduzione alla letteratura apocrifa dell'A.T. è contenuta nel
- vol. IV dell'Introduzione all'Antico Testamento di O. Eissfeldt (trad. ital. a cura di V. Gatti, Brescia 1984), pagg. 77-129: pseudepigrafi, 130-178: Qumran). Infine è stata pubblicata la traduz. italiana dei voll. III.1., III.2 della revis. inglese (curata da G. Vermes, F. Millar e M. Goodman) della classica "storia" di
- E. Schürer, The History of the Jewish people in the Age of Jesus Christ, Edinburgh 1986, dedicato alle fonti, con osservazioni critiche e un ottimo aggiornamento bibliografico. Una breve introduz. in
- S.Cavalletti, Il giudaismo intertestamentario, Queriniana, Brescia 1991; Più ampia, con qualche brano scelto, quella di
- M. Cimosa, La letteratura intertestamentaria, EDB, Bologna 1992 (LOB 3/14).
- Per una ricerca personale, restano poi fondamentali i due volumi curati da
- J.H. Charlesworth, The Old Testament Pseudepigrapha, London 1983, 1985 [abbrev. OTP] una delle raccolte più ricche di Apocrifi dell'A.T., sia per il numero dei testi presentati, sia per la qualità di introduzioni, note, bibliografia. L'opera di Charlesworth viene a sostituire, (con l'aggiunta di molti testi, ma anche tralasciandone altri) le classiche raccolte di
- R.H. Charles, The Apocrypha and Pseudepigraha of the Old Testament, Oxford 1913,
- E. Kautzsch, Die Apokryphen und Pseudepigraphen zum Alten Testament 2 voll. rist. Hildesheim, New York 1975; dall'opera di
- P. Rießler, Altjüdische Schrifttum außerhalb der Bibel, VI rist. Freiburg 1988. Più maneggevole, ma anche decisamente più limitata, come testi e come commento, la raccolta curata da
- H.D.E. Sparks, The Apocriphal Old Testament, Oxford 1984.
- In italiano è stata tradotta un'utile opera di
- J.H. Charlesworth, Gli pseudepigrafi dell'Antico Testa-mento e il Nuovo Testamento, Brescia 1991; mentre
- P. Sacchi ha raccolto alcuni suoi studi nel volume L'apocalittica giudaica e la sua storia, Brescia 1990, che si affiancherà utilmente alle introduzioni dei già citati Apocrifi dell'A.T..
- Si ricorderà infine la traduzione francese curata da
- A. Dupont-Sommer e M.Philonenko, La Bible. Ecrits Intertestamentaires 1987, che comprende accanto agli "pseudepigrafi" dell'A.T. anche un'ampia scelta di testi qumranici. Ottima per traduzioni, introduzioni e note, si caratterizza per una forse eccessiva tendenza "pan-essenica" nella presentazione di molti apocrifi.
- Per i testi qumranici in italiano si dispone di due traduzioni curate rispettivamente da
- F. Michelini Tocci, I manoscritti del Mar Morto, Bari 1967 (che nel suo commento sottolinea con particolare attenzione l'aspetto esoterico dell'insegnamento essenico) e da
- L. Moraldi, I manoscritti di Qumran, II ediz. accresciuta Torino 1986. In queste opere, specialmente nella seconda più aggiornata e completa si troveranno introduzioni, commenti e ulteriori rinvii bibliografici.
Segnalo qui qualche articolo che può essere utile ...
- A. Acerbi, ‘Gli Apocrifi tra “auctoritas” e “veritas”’, in Cremascoli, Leonardi, curr., La Bibbia nel Medioevo, EDB Bologna 1996, 109-139.
- Mostra le oscillazioni nell’utilizzazione e valutazione degli apocrifi, che si concludse soltanto con la loro “espulsione” con il concilio di Trento.
- J. Trebolle Barrera, “La Biblia en Qumran: Textos Biblicos y Literatura Parabiblica”, in A. Pinéro, D. Fernandez-Galliano, cur., Los Manuscritos del Mar Muerto. Balance de hallazgos y de cuarenta años de estudios, Córdoba 1994,79-122.
- Mostra gli oscillanti confini tra quanto era biblico ed extrabiblico.
- Philip R Davies,Loose Canons. Reflections on the Formation of the Hebrew Bible, The Journal of Hebrew Scriptures, Volume 1: Article 5 (1997). http://www.arts.ualberta.ca/JHS/Articles/article5.htm
- (Among the conclusions of this article: Canonizing begins and continues as an open-ended process. To canonize a work is not an entirely conscious process at all stages and does not entail that other works have to be barred from being canonized, or definitely excluded from such a status. Only when definitive canonical lists emerge does the canonizing process stop. While canonizing does entail listing, organizing and labelling, a single definitive list is not, indeed, the purpose of the canonizing process, any more than death is the purpose of life: just its end).
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