Lettera Nº 75: In ricordo
di Moana Pozzi #
(pubblicata il 25/09 - "Nessuna traccia di
volgarità")
Sembra incredibile, ma la morte di Moana Pozzi
lascia un vuoto. Non l'ho mai vista nel suo ruolo professionale, ma l'ho
vista come membro della Società in televisione, sui giornali, sulle
riviste e, pornodiva o no, l'ho sempre apprezzata per la sua intelligenza,
per il suo modo di esprimersi, per il suo buon gusto e perchè culturalmente
dava dei punti a persone note ed affermate in serissimi ruoli professionali.
Pur sapendo il lavoro che faceva, non sono mai riuscito a trovare tracce
di volgarità in lei. Sicuramente credeva seriamente in certe sue
verità che le permettevano di essere una pornodiva con fierezza,
ma anche di essere in qualche modo, al di là del suo mestiere, bene
integrata nel tessuto culturale del paese, collocata in un ruolo di qualche
rilievo. Non posso certo dire che Moana Pozzi debba essere considerata
globalmente un esempio da additare, ma credo che nel suo modo di essere
vi fossero molti aspetti che avrebbero potuto essere degnamente additati.
Abbiamo sempre pensato che le pornodive non potessero essere persone verso
le quali provare rispetto, ma Moana Pozzi, secondo me, ha dimostrato il
contrario.
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