Qualcuno ha detto che "noi siamo gli altri":cioe' chi ci definisce sono le persone care
che ci circondano. Da questo punto di vista l'uomo delle liste era zero,niente.
Qualcuno che era morto prima di nascere. Eppure non era stato sempre cosi':gli
sembrava di ricordare un bambino vivace e affettuoso come tutti i bambini. Poi una
porta che si chiudeva e quel bambino rimaneva li a sopravvivere solo in una casa fredda
e cimiteriale.
Non che non avesse lottato per riaprire quella porta e tornare a vivere:
ma tutto era stato inutile. Come quella magnifica estate nella quale allenandosi e facendo
sport irrobusti' il suo corpo e quando torno' a scuola in Ottobre per la prima volta
nella sua vita riusci' a salire sulla pertica:dall'alto di quei 4 metri sogno' una nuova vita. Il sogno
si infranse bruscamente qualche mese dopo con uno strano sapore in bocca che non avrebbe
piu' dimenticato:il sapore del sangue di una emottisi dovuto a tubercolosi.
Il coperchio si era richiuso sulla bara piu' forte di prima. Qualche anno dopo le
due persone che si erano interessate un po' di piu' alla sua vita erano morte
in maniera bestiale:una divorata nel corpo da un cancro urlando per il dolore per mesi,
l'altra divorata poco a poco nello spirito dalla malattia mentale.
Si chiedeva cosa gli avesse impedito di cadere anche lui nella malattia mentale.
La terra vista dalla luna