Il distretto scolastico trentanovesimo in questo mese di maggio [1997 N.d.R.] ha promosso un incontro tra i Presidenti di Circolo di Velletri e Lariano e le direzioni didattiche per discutere sulla possibilità di istituire nuove sezioni di "tempo pieno" sul territorio di Velletri, infatti nella cittadina esiste un solo plesso che attua questo modello scolastico e ciò è evidentemente insufficiente alle richieste.
Il Consiglio scolastico distrettuale ha deciso questa riunione in quanto sono arrivate circa 100 firme di cittadini per l'istituzione di nuove sezioni,
Nel primo circolo didattico ci sono state circa 60 richieste di genitori per l'iscrizione del proprio figlio in prima classe a "tempo pieno", nel quarto circolo, invece, è stata richiesta al Provveditorato da parte della direzione, la trasformazione di un intero plesso, con la sottoscrizione di circa 50 genitori.
La giunta distrettuale, nella persona del Vice presidente, ha comunicato ai rappresentanti dei genitori ed ai dirigenti scolastici le ultime disposizioni di legge in materia di organico funzionale per l'attuazione di tale modello scolastico infatti superando i limiti imposti dalla legge 148 del 1990, il tempo pieno trova attualmente una sua collocazione sia nell' art. 5 del D.L. 323 sia nella finanziaria comma 172. Si prevedono espressamente delle norme che di fatto restituiscono pari dignità al "tempo pieno" rispetto al "tempo modulare".
Molti sono stati gli interventi di docenti e genitori sulla attualità e valenza pedagogica e sociale di questo tempo scuola diverso, si è evidenziato il suo valore formativo complessivo: il bambino avendo più tempo per stare insieme ai suoi compagni e all'insegnante vive l'ambiente scuola come più accogliente e apprende in modo meno ansioso e traumatico di quanto si a possibile nella sola mattina, quando spesso subisce due o tre cambi di insegnante e disciplina nel gino di pochissime ore.
Inoltre il "tempo pieno" risponde ad un' esigenza sociale forte ed ineludibile per una scuola pubblica che dovrebbe diventare competitiva, visto i rovinosi tentativi di privatizzarla, I genitori di Velletri che lavorano entrambi, sono costretti comunque, o a scegliere strutture private per avere orari compatibili ai loro, oppure ad appoggiare, o meglio a "parcheggiare", i propri bambini il pomeriggio in varie realtà esterne alla scuola.
Un insegnante, che ha fatto esperienza per vari anni in scuole a "tempo pieno" ha dichiarato che per un alunno, potersi esercitare insieme ad altri bambini e seguito dalla propria insegnante è molto più agevole l'imparare a capire e interpretare i messaggi (compito di fondo della scuola elementare);inoltre lo studio rende di più di qualunque altro tipo di attività pomeridiana di rinforzo o di recupero; un docente più rilassato nei tempi può dedicarsi all'individualizzazione dell'insegnamento indispensabile per la qualità della scuola elementare di oggi.
Alcuni genitori ed in particolare il Presidente del III circolo, ha messo l'accento sulla necessità di garanzie per l'attuazione pratica (pulmini, mense, strutture adeguate ecc…). Sono state rilevate alcune perplessità, per la mancanza di strutture idonee ad ospitare un'intera giornata dei bambini nel territorio di Vellletri;.
Il Consiglio distretto, insediatosi solo all'inizio di questo anno scolastico, ha già preso in esame la situazione edilizia e si dichiara disponibile, dopo un attenta conoscenza delle situazioni più difficili, a trovare le soluzioni più opportune attraverso il rapporto privilegiato che questo organo collegiale ha con Comune, Provincia, Enti ed Associazioni esterne.
La grave situazione edilizia degli edifici di Velletri è un problema più generale da non riferirsi esclusivamente all'' attivazione di sezioni a "tempo pieno". Il tempo modulare infatti richiede due rientri pomeridiani settimanali se sono previste 27 ore, e tre se le ore previste sono 30 ,cioè con l'inserimento della lingua straniera; inoltre i progetti attivati nella gran parte dei Circoli didattici hanno durata anche pomeridiana e quindi di fatto locali ed attrezzature idonee ad ospitare i bambini veliterni sono indispensabili anche ad oggi.
Il Distretto non ha alcuna possibilità di dare garanzie di solvibilità assoluta, ma si dichiara disponibile ad aprire un confronto serrato con gli Enti preposti e, i Consigli di Circolo stessi che lo richiederanno potranno intervenire nel dibattito volto a trovare soluzioni fattive in questo senso. D'altronde la valenza di questo organo collegiale risiede nel fare da collegamento tra l'esterno e l'interno al mondo scuola.
Come conclusione di questo incontro comunque il vice presidente distrettuale richiederebbe ai Presidente di Circolo intervenuti di promuovere riunioni con i rappresentanti di classe tutti per divulgare le notizie avute e costruire insieme una strategia di azione che porti alla soddisfazione della forte esigenza sociale espressa, in modo da garanti ai genitori che in futuro iscriveranno i figli nelle scuole di Velletri anche questa possibilità di scelta formativa. Ricorda inoltre che la legge prevede che nel modulo di iscrizione deve essere proposta questa opzione, anche in quei Circoli dove non esiste "tempo pieno".
Il Consiglio distrettuale si rammarica che proprio il primo circolo didattico non sia potuto interventire a questo interessante incontro, sia nella figura del Presidente che nella dirigenza, eppure, l'unico docente presente, ci ha riferito che il "tempo pieno" così in gran numero richiesto proprio nel plesso centrale di questo circolo probabilmente non riuscirà ad essere realizzato perché ci sono difficoltà burocratiche non meglio specificate; i genitori interessati che hanno già richiesto questo modello scolastico avrebbero sicuramente trovato utile un confronto sull'argomento, promosso da un organo collegiale che è la sede istuzionale di rappresentaza delle esigenze sociali: Il Distretto.
Il vice presidente
del distretto scolastico trentanovesimo
Giuliana Morini