Marco mi ha chiesto un giorno: "Maestra, perché dobbiamo sempre riposare dopo pranzo?" Allora ho spiegato: "La nostra mente è come una tazza, che si riempie di tutte le sensazioni che ci vengono dai 5 sensi:gli odori, i rumori, le luci, i colori, i sapori, le sensazioni di quello che tocchiamo. Quando la tazza è troppo piena, le sensazioni cominciano a uscire fuori e diventiamo nervosi, ci arrabbiamo e non riusciamo più a fare le cose bene. Allora dobbiamo svuotare la tazza della nostra mente. Un rumore troppo forte, una puzza insopportabile, una luce violenta, una botta da qualche parte, riempiono subito la tazza e fanno innervosire, e così anche un'intera mattinata a scuola. Per questo riposiamo: per svuotare la tazza della nostra mente."
Il momento migliore per creare il vuoto mentale è dopo pranzo, a metà giornata scolastica. Faccio distendere ogni bambina o bambino su un tappetino yoga (sono igienici se qualcuno fa la pipì addosso, difendono molto bene dal freddo del pavimento, occupano poco spazio e sono facili da maneggiare e da far riporre alle bambine e ai bambini stessi), e ai più piccoli metto anche una copertina, perché loro si addormentano, ma quello che io considero il vero beneficio del riposo è per chi non si addormenta.
Abbasso le tapparelle, spengo la luce, chi lo desidera può tenere in mano un gioco morbido (un pupazzo di peluche, ho eliminato quelli con colori troppo forti, l'ideale sono un orsetto o un coniglietto bianchi), chi vuole può togliersi le scarpe. Si può parlare solo sottovoce, con la scusa che i piccoli dormono.
Ho adoperato anche delle musiche per abituarli al rilassamento, va bene la musica per meditazione, il sitar, i mantra, la musica reki, ma anche musiche occidentali con un ritmo molto lento, per esempio funziona molto bene "Greensleevers", un tempo usata in televisione per l'intervallo con le pecore. La musica può essere utile in un primo momento perché i bambini rallentano il loro ritmo vitale per empatia, in modo meccanico, ma il vero risultato lo si raggiunge solo quando le bambine e i bambini imparano a rilassarsi da soli, a raggiungere da soli la dimensione del silenzio interiore.
Se ci si riposa ogni giorno per mezz'ora tre quarti d'ora circa
(per esempio il tempo di un bastoncino d'incenso, che le bambine e i bambini possono controllare da soli), le bambine e i bambini acquisiranno piano piano la capacità di rilassarsi.
Ma è anche importante la capacità e la predisposizione dell'insegnante a crearsi il vuoto mentale. Se l'insegnante ha orrore del non fare nulla, pensa di star perdendo tempo, di essere criticata, o semplicemente si sente nervosa per qualsiasi motivo, non riuscirà a creare l'atmosfera giusta e non avrà risultato.
E il risultato vale proprio la pena, perché è questo: una straordinaria capacità di concentrazione delle vostre alunne e dei vostri alunni.
Chiara Lippolis
insegnante di scuola per l'Infanzia - Roma