"Il Bambino e l'Acqua Sporca": gli articoli
pubblicati nei vari numeri della rivista ci hanno fatto toccare
molti degli aspetti legislativi ed applicativi che rendono sporca
e torbida l'acqua in cui il bambino, nella scuola, cresce ed opera.
Penso comunque che ogni docente possa impegnarsi in prima persona,
e contemporaneamente, su due versanti, al fine di filtrare quell'acqua
inquinata e consentire al bambino di imparare a restare a galla
o addirittura nuotare.
Un versante e sicuramente quello sociale, in cui il docente partecipa
ad iniziative atte a chiedere leggi più rispondenti alle
reali necessità dell'utenza scolastica ed utilizza il suo
ruolo, all'interno del Collegio, valutando e deliberando nell'interesse
prioritario del bambino per tutelarne i diritti (troppo spesso
calpestati da leggi e circolari ministeriali).
L'altro versante è quello che riguarda la preparazione
del docente sulla psicodinamica del rapporto bambino-docente/docente-bambino
(altro che corsi IRRSAE!), ma l'impegno che l'insegnante assume
da questo punto di vista non può essere sinteticamente
descritto in poche righe: esso si compone di un cammino lento
e graduale nel quale si possono evidenziare varie "stazioni".
Vivere il ruolo docente curando e approfondendo l'aspetto psicodinamico
è stato per me come "salire su un treno" e vorrei
dividere con voi le emozioni di questo cammino e soprattutto ciò
che ho imparato ad ogni stazione.