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Caso Haider: parla il vescovo Krenn
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10 febbraio 2000
Intervista a mons. Kurt Krenn
- Perchè parla di "vergogna per l'Europa"?
- Perchè questa ingerenza nelle vicende interne dell'Austria non è stata messa in atto in altri casi verso altri Paesi. E poi perchè si tratta di un pregiudizio senza fondamento.
- L'Europa però si sente minacciata dalle idee di Haider.
- Conosco Haider e non lo considero un pericolo, anche se non sono un suo sostenitore. Non ci si può fermare soltanto a qualche battuta infelice durante i comizi. Haider non è un nazista. L'Austria ha compiuto il suo cammino di pentimento per gli anni del nazismo e io credo sappia riconoscere il pericolo se si dovesse ripresentare.
- Qual'è l'atteggiamento più diffuso nel popolo austriaco?
- La gente non riesce a comprendere il perchè di questa ingerenza. Badi bene, anch'io non volevo la formazione di questo governo, ma bisogna riconoscere che è stato eletto democraticamente e spero che gli amici italiani che questo modo di agire non aiuta nessuno.
- Nei programmi del partito di Haider non esistono prese di posizione che preoccupano la Chiesa?
- Anni fa in Haider e nei suoi sostenitori si trovavano tesi contrarie alla dottrina cristiana. Ma quel partito si è riformato e sono stati inseriti dei riferimenti ai valori cristiani. Non è certo un partito cattolico, ma ci sono molti cattolici che vi militano.
- Come definirebbe la sua politica?
- Una politica borghese, nazionale, ma non nazionalista.
- Non teme che con Haider al governo si possa affermare la xenofobia?
- Non credo esista questo rischio. L'atteggiamento xenofobo esiste, ma non è specifico di un solo partito. Esiste in Austria come esiste anche in altri paesi europei. Ma anche noi, come l'Italia, abbiamo accolto molti rifugiati in occasione delle ultime crisi internazionali.
- Come giudica l'atteggiamento dei popolari?
- La loro presenza nel governo rappresenta una garanzia che dovrebbe toglierci tante preoccupazioni. Quello di Wolfgang Schussel è un partito cattolico di qualità.
- Come si comporterà la Chiesa con il nuovo governo?
- Condivido quanto ha affermato l'arcivescovo di Vienna e quanto ha ribadito il cardinale Sodano. Anche se Haider ha detto in passato cose non buone, la politica non si basa sulle parole, ma sui programmi e sui fatti concreti. In base a quelli giudicheremo chi ci governa. Per il momento le preoccupazioni non sono fondate e non c'è alcun motivo che giustifichi le iniziative dell'Unione europea.
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