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Indonesia, musulmani incendiano una chiesa
GIAKARTA, 17 GENNAIO - Una chiesa bruciata a Lombok, isola ad appena 30 chilometri dal paradiso turistico di Bali, dove ogni anno molti italiani vanno in vacanza o in luna di miele. Tre persone uccise nelle isole Molucche, dove dallo scorso anno divampano sanguinosi scontri fra musulmani e cristiani che hanno fatto finora 1.800 morti, di cui oltre 700 in dicembre. L'Indonesia, il più grande paese islamico del mondo, corre il rischio di un devastante conflitto interreligioso dopo anni di pacifica convivenza tra Islam e Cristianesimo. La situazione nel paese sembra intanto sfuggire ad ogni controllo. Nell'isola di Lombok, finora indenne da violenze di carattere religiose, oggi migliaia di musulmani sono scesi in strada a Mataram, il capoluogo, gridando più volte "Facciamola finita con i cristiani". La polizia ha sparato in aria colpi di pistola mentre alcuni facinorosi, secondo testimonianze, hanno appiccato il fuoco ad una chiesa. Lombok ha una una popolazione multureligiosa con hindu, cristiani e musulmani ed è poco distante da Bali, isola di religione indobalinese. Sempre oggi ad Ambon, nelle Molucche, sono avvenuti duri scontri fra musulmani e cristiani in due villaggi. Tre persone sono rimaste uccise e quattro poliziotti feriti. Secondo tesi avvalorate da studiosi occidentali, l'equilibrio religioso si è rotto nelle Molucche in seguito alla politica del governo di Giakarta, che ha favorito negli scorsi anni l'arrivo di coloni musulmani da ogni parte dell'arcipelago. La popolazione locale, che era in maggioranza cristiana, si è così sentita minacciata. Di qui la frattura e gli scontri. Il presidente Abdurrahman Wahid, favorevole alle riforme ed al dialogo, è sotto attacco dei militari e degli estremisti islamici per aver respinto la richiesta di una 'guerra santa', invocata a furor di popolo, contro i cristiani delle Molucche. Il capo dello Stato ha annunciato oggi che modificherà il suo governo sostituendo i membri più oltranzisti ma non il potentissimo ministro per il coordinamento della polizia e della sicurezza gen. Wiranto. come sembrava in un primo momento. Il Resto del Carlino, 18.1.2000