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Organizzare una protesta plateale contro la realizzazione del senso unico su via dei Pescatori può essere considerato un atteggiamento miope o strumentale.
Si accentua una polemica sterile tralasciando l'urgenza del raddoppio di questa strada. Il problema di questo territorio è indiscutibilmente la carenza di viabilità. In XIII negli ultimi vent'anni si è moltiplicato il numero degli abitanti mentre le strade sono rimaste sostanzialmente quelle della bonifica, di antica memoria!
Si tratta di una criticità evidente, che con il tempo e con la crescita residenziale diventa ogni giorno sempre più pesante.
È cosa riconosciuta dalla gente, denunciata da tutte le parti, citata in tutte le sedi e in tutte le salse, ma senza risultati concreti apprezzabili. Conseguenze pesanti si notano ad ogni fine settimana, ma quelle più "estreme" sono create dalle iniziative popolari di massa.
Nel recente passato il passaggio del Giro d'Italia e l'Air Show hanno completamente bloccato il traffico locale isolando Ostia dall'Entroterra.
Non era difficile prevedere l'effetto dell'Air Show 2000 programmato su quattro giorni consecutivi del fine settimana, per una partecipazione di oltre 2.000.000 di visitatori.
Iniziativa positiva per la città (come molte altre), ma innestata sull'inesistenza delle infrastrutture (viabilità, parcheggi, trasporti, ecc.) necessarie.
In questa situazione, che è disastrosa per l'insieme della comunità locale, emergono sempre più spesso i particolarismi e la "difesa del proprio orticello".
Succede così che: a Centro Giano si contrappongono i favorevoli e i contrari all'istituzione di un "senso unico", a Casalpalocco si rivendica la limitazione del traffico con un senso unico su via Pindaro (direttrice di via di Macchia Saponara!!), a Ostia sull'apertura di via del Mar Rosso si scontrano i pareri nonostante le previsioni di Piano Regolatore del '60, su via di Macchia Saponara si contesta l'allocazione di un distributore in prossimità di un incrocio, a Macchia Palocco si sollecita la chiusura di una strada di collegamento, sul senso unico di via dei Pescatori si confrontano i favorevoli con i contrari (i soli visibili), con addirittura un terzo punto di vista che vorrebbe invece semplicemente invertire il senso unico, e così via nelle diverse località della XIII.
Ognuna di queste rivendicazioni, ed ognuno dei punti di vista, sembra sempre trovare prontamente una "comprensione" tra qualcuno dei vari livelli amministrativi e/o politici locali che evidentemente trovano più facile rincorrere il particolare che definire una vera soluzione per il problema della viabilità circoscrizionale.
Anzi, c'è un quasi generale disaccordo sui progetti esistenti, dal nuovo ponte sul Tevere al Progetto Portoghesi, dagli Articoli 11 al nuovo Piano Regolatore. In queste condizioni, il risultato possibile non può essere che quello di un ulteriore peggioramento della mobilità in XIII.
In assenza delle scelte di fondo per la grande viabilità trasversale, che sono indispensabili per questo territorio, gli interventi localizzati non sono credibili, e potrebbero poi essere addirittura controproducenti nel futuro (come per le "inclusioni casuali e frammentate" nel perimetro della Riserva).
Nell'Entroterra (e a Ostia) i problemi "stradali" esistono a migliaia e ognuno oggi può rivendicare legittimamente la soluzione che gli fa più comodo, a prescindere dalle conseguenze sulla mobilità degli altri.
Le motivazioni del disagio soggettivo locale, sono spesso reali e concrete, ma le soluzioni non possono essere credibili finché si continuerà ad ignorare il vero problema, quello complessivo della viabilità in XIII.
Per queste ragioni non si può che guardare con scetticismo e con pessimismo al sostegno troppo facile dei particolarismi di questa o quella strada, mentre si ignora la criticità più generale di questo territorio.
Poche strade e tanta gente, mai titolo è stato più azzeccato.
E proprio per questo, prima di dimezzarne una fra le più vitali per la viabilità dell’entroterra rendendola a senso unico, bisognerebbe pensarci non una ma cento volte!
Di nuove strade nemmeno l’ombra e con la gestione Matteucci dei LL.PP. in XIII si sono prodotti guasti che il nostro territorio sconterà ancora per anni.
Sono d’accordo con te: le “scelte di fondo per la grande viabilità trasversale” sono fondamentali.
Sarebbe però il caso che a fare queste scelte siano persone competenti.
Luca Leonardi
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