Comitato di Quartiere AXA
Accanimento terapeudico
di Margherita Rossetti

La vita politica, soprattutto a livello locale, fa a volte pensare ad un palcoscenico teatrale dove, a grandi protagonisti, si alternano  mezze figure che cercano faticosamente e con ogni mezzo di conquistarsi un po' di spazio.
Mentre però chi cerca di farsi largo sul proscenio teatrale lo fa senza secondi fini se non l'amore dell'arte, non sempre può applicarsi la stessa regola della "buona fede" per i "guitti" della politica.
Si assiste allora a tutto quello che di negativo è successo nella nostra Circoscrizione soprattutto per quello che ha riguardato i lavori pubblici: un uso quasi personale della cosa pubblica e quindi dei fondi pubblici pagati dal solito "Pantalone", in totale disprezzo di una seria programmazione dei lavori urgenti per l'immediato e utili per la totalità degli abitanti.
C'è stato una specie di "accanimento terapeutico" verso una zona di "particolare pregio" a scapito di tutte le altre.

È vero che questo non sarebbe potuto accadere senza protezioni da parte di "qualche potente" a Roma.
Quella stessa Roma che è sempre più lontana dalle necessità degli abitanti di questo entroterra, più densamente popolato di una città di media grandezza della provincia italiana.
Qui non arrivano né i mercoledì verdi né le domeniche senza auto: il 4 giugno infatti sono arrivati sul litorale circa 2.000.000 di romani.
E per fronteggiare questa "invasione" cosa si è fatto finora?
L'unica iniziativa che, in maniera a dir poco superficiale, si voleva prendere era stata quella di fare il senso unico su Via dei Pescatori in direzione di Roma, poi, per fortuna, modificato almeno in senso unico verso Ostia: invece di fare nuove strade visto che quelle esistenti risalgono più o meno alla II guerra mondiale, si è agito secondo le peggiori abitudini dei notabili dell'ex "balena bianca", che modificavano sembra addirittura i percorsi della metro per non sentire in casa propria noiose vibrazioni!
Risultato dell'invasione domenicale è stato che gli abitanti dell'entroterra sono stati "prigionieri in casa" e tre ambulanze sono rimaste invischiate negli ingorghi: tutto come ampiamente previsto.
Non si sa che fine abbia fatto quello che i cittadini della XIII Circoscrizione si sono visti mettere sul piatto della bilancia in occasione del referendum sul nuovo comune. La struttura sanitaria di Via Bocchi, il Tribunale, l'Università, la Biblioteca, il collegamento viario tra via del Fosso di Dragoncello e Via della Macchiarella, il raddoppio di Via di Acilia (senza centri commerciali, speriamo) con il sottopasso sulla Colombo, la via sul Canale Palocco, la nuova stazione del trenino di Acilia Sud sono certamente opere irrinunciabili e urgenti troppe volte promesse e mai realizzate e di cui ora non si conosce più il destino.
Di qualsiasi intervento si chieda notizie, si sente dire che "è un progetto".
In questa circoscrizione finora lavori consistenti, tranne che per qualche "romanella" a ridosso delle varie elezioni, si è fatta solo nel famoso "quadrilatero d'oro".
Strade come Via di Macchia Saponara e Via di Acilia, a ridosso del Consorzio Axa, non hanno ancora le fognature per l'acqua piovana: due palazzine su Via di Acilia-Via dei Pescatori sono sotto monitoraggio per seri problemi strutturali, sembra legati ad infiltrazioni.
Chi pagherà le spese per gli interventi che si renderanno necessari per l'incolumità di quelle persone? 
L'unica opera certa permessa da questa amministrazione è una vera e propria pu-nalata al cuore di un sistema viario ormai allo sbando.
Infatti, mentre esiste una legge che impone di trasferire i distributori di carburante lontano dai centri abitati, in tempi rapidissimi e soprattutto con tanta discrezione è stato approvato e realizzato il mega-distributore della Q8 all'angolo di Via di Prato Cornelio con Via di Macchia Saponara, (vedasi foto sopra) nello stesso punto dove in base al "Programma di recupero urbano, art.11,  L.493/93"  doveva  essere  realizzato uno svincolo, stante la pericolosità dell'incrocio. Inoltre anche ad un occhio poco attento non può sfuggire che la distanza dell'accesso dall'angolo con Via di Prato Cornelio non rispetta quella prevista dal Codice della strada.
Se chi finora si doveva occupare delle politiche del territorio avesse lasciato per un momento "ago e filo" forse se ne sarebbe reso conto.
A parte la mancanza della "spina dorsale" di certe persone che asseriscono di non aver saputo, a parte il pericolo che si presenterà con l'aumentato andirivieni sotto alle abitazioni di cisterne lunghe oltre 12 metri (che più di una volta hanno causato disastri sulle autostrade, lontano quindi dai centri abitati) non è di secondaria importanza l'uso che viene fatto dei soldi pubblici.
Infatti il Programma preliminare di intervento venne redatto molti anni fa non da personaggi che si improvvisarono tecnici, ma da architetti altamente qualificati come Violo, Severino e Pagnotta, con la consulenza scientifica dell'Università di Roma "la Sapienza" e con il contributo di molti Dipartimenti del Comune di Roma.
Il costo quindi fu notevole e sarebbe più che giustificato se questi interventi avessero poi trovato attuazione, ma visto come si è comportata l'amministrazione in questo caso, sembra quasi di trovarci di fronte ad una specie di "partita di giro", un po' di fumo negli occhi pagato profumatamente, in ogni senso, dal solito "Pantalone".
Mi sembrava doveroso elencare alcuni  degli sfasci di questa gestione del territorio, soprattutto adesso che il "testimone" sembra passare finalmente di mano.
Dal neo-presidente della Circoscrizione e da quello della Commissione LL.PP, vitale per tutto l'entroterra, i cittadini si aspettano molto anche se il lavoro non sarà facile; contemporaneamente augurano  al  predecessore  alla guida dei lavori pubblici buone vacanze: sembra essersi tanto impegnato per il dissesto del territorio che ne ha proprio bisogno!

c.d.q. axa

Sommario n° 42 - giu. '00
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