Ricorso al T.A.R. per Via dei Pescatori
di Barbara Liverzani

La decisione di rendere senso unico Via dei Pescatori è una di quelle "trovate" a cui si deve riconoscere il merito di mettere d'accordo, anche se solo per criticarla aspramente, tutti, o quasi.
Tra le tanti voci di protesta che si sono alzate per contestare questo provvedimento alcune, quelle di coloro che ci rimettono maggiormente, sono più forti e agguerrite di altre.
La decisione, si sa, colpisce soprattutto i residenti dei quartieri dell'entroterra (Acilia, Axa, Casalbernocchi, Casalpalocco, Madonnetta e Nuova Palocco) costretti ad allungare il percorso di ritorno da Ostia e, soprattutto, isolati dall'ospedale e dai vigili del fuoco.

Ecco perché il Comitato di quartiere d'Acilia, con l'appoggio dell'Assoacilia (Associazione di commercianti del quartiere), del Comitato di quartiere Roma XIII Est (Axa, Palocco, Madonnetta, Palocco 84) e di numerosi cittadini residenti lungo la via dei Pescatori, ha deciso di ricorrere al TAR.
Un primo ricorso, contro la determinazione dirigenziale n°62 del 25-2-'99 che istituiva il senso unico della via in direzione entroterra, era già stato fatto il 22 gennaio 2000.
Tuttavia, in seguito alla nuova ordinanza del 30-3-2000 che annullava la precedente e istituiva il senso unico in direzione Ostia, il primo ricorso è decaduto e se ne è reso necessario uno nuovo.
Con quest'ultimo si richiede l'annullamento della determinazione dirigenziale per vizio di legittimità: manca, infatti, la delibera del Consiglio Circoscrizionale e, in violazione esplicita della legge 241/90 che prescrive

che i cittadini siano consultati in caso di decisioni che ledano i loro interessi, non sono stati sentiti i Comitati di Quartiere, in veste di rappresentanti dei residenti.
Il 17 aprile la seconda sezione del TAR ha disposto che il Comune di Roma, in concorso con i Comitati di quartiere, proceda alla misurazione dell'ampiezza della strada e ha fissato una nuova camera di consiglio per il 24 maggio.
La decisione di realizzare il senso unico sembra essere stata determinata, più che da considerazioni sulla limitatezza della carreggiata (che avrebbero dovuto determinare il senso unico anche di Via del Fosso di Dragoncello e Canale della Lingua), dalla volontà di istituire una nuova linea dell'ATAC, lo 016, che attraversa il quartiere di Stagni.
Non si deve credere, tuttavia, che i residenti di questo quartiere siano soddisfatti di un provvedimento che colpisce soprattutto loro, costretti ad allungare il ritorno a casa.
"Quello che maggiormente indigna - dice il presidente del Comitato di quartiere d'Acilia, Primo Frillici - è proprio la grande sproporzione esistente tra i disagi provocati a tutta la parte sud-est del territorio e i vantaggi che ne avranno solo pochi abitanti di Stagni."
Bisogna ricordare, infatti, che le strade alternative di collegamento tra il litorale e l'entroterra, ossia la Colombo e la Via del Mare, che già soffrono di uno stato di traffico endemico diverranno, specialmente con l'arrivo della stagione estiva, del tutto impraticabili.
Dunque, per il beneficio di pochi, quanti usufruiranno della nuova linea dell'autobus, si è lesa la mobilità di molti.

Via dei pescatori

Sommario n° 41 - Mag. '00
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