Intervista a:

Sebino Nela
di Silvia Tocci

Un maggio pieno di calcio, oltre che per quanto riguarda il campionato di serie A (che ci ha sorpreso all'ultimo minuto con la vittoria dello scudetto da parte della Lazio) : le partite di beneficenza delle squadre nazionali dei cantanti e degli attori, e delle squadre formate dalle vecchie glorie, si sono susseguite a ritmo incalzante.
E, a proposito di scudetti e glorie, abbiamo intervistato il grande Sebino Nela, uno degli artefici dello scudetto della Roma nel 1982-'83. A lui abbiamo chiesto che cos'è che manca alla Roma di oggi, rispetto a quella di quegli anni.
Sicuramente, senza che nessuno si offenda, i giocatori. E poi c'è da dire che in quel tempo la lotta era ristretta tra due grandi squadre, la Roma e la Juventus, mentre oggi essendoci molte squadre forti a contendersi lo scudetto tutto è ovviamente più difficile.
Quali consigli daresti allora alla Roma di oggi  per essere più competitiva e poter rinverdire i fasti di quasi vent'anni fa?
Non credo di essere il più adatto a dare consigli, ma quello che penso sia poi il pensiero di tutti gli sportivi e dei tifosi giallorossi, è che debba essere la squadra a diventare più competitiva, cioè che la società riesca a costruire una grande squadra con tutti i requisiti per puntare in alto, investendo in modo giusto.

Credo sia questa la base principale per pensare alla vittoria.
E poi ci vuole naturalmente un po' di buona volontà da parte di tutti e, ovviamente, di fortuna, che non guasta mai!
Quali sono i tuoi giocatori preferiti della Roma di quest'anno?
Come calciatore, come uomo, con il quale ho anche giocato assieme, Aldair, secondo me è il giocatore più bravo del mondo nel suo ruolo. Mentre Damiano Tommasi è il migliore per quanto riguarda la testa, il cervello, e la grande generosità nel gioco.
Poi c'è Marco Del Vecchio, secondo me eccellente.
Dopo una carriera come la tua, piena di soddisfazioni sul campo da protagonista, sei poi  passato a fare il direttore sportivo…
Sì, negli ultimi due anni ho svolto questo lavoro in serie C, e adesso sono in attesa di continuare.
Continui a vivere a Roma?
Sì, vivo nella Capitale, all'Eur.         
Sappiamo che fai anche altre cose…
Tengo una rubrica su T9,  la Roma di Nela! I tifosi mi chiamano da casa e io parlo con loro della nostra squadra del cuore.
Tu fai parte della Roma che partecipa alle partite di beneficenza come il Derby del Cuore…
Sì, perché secondo me è molto importante fare beneficenza, soprattutto se lo facciamo svolgendo la nostra attività preferita, per cui non ci costa niente! È importante poter dare qualcosa a quelli meno fortunati di noi, dà un grande piacere.
Cambiando discorso, l'estate dove vai al mare?
Naturalmente ad Ostia.
E precisamente?
Dove non vanno gli altri calciatori.
Beh, mai come in questo caso per augurare a Sebino Nela la fortuna che merita (e, perché no, un incarico nell'A.S. Roma...) è il caso di dire: In bocca al lupo, Sebino!

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Sommario n° 41 - MAG. '00
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