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Hai iniziato la tua carriera con canzoni in dialetto, hai raggiunto il successo, ma negli ultimi lavori hai adottato un nuovo stile…
È stata un'evoluzione naturale, ho creato un tipo di canzoni adatte all'Italia intera, ma con questa scelta non disconosco il legame con la mia terra natale, infatti la mia napoletanità prescinde dall'uso del dialetto. Il mio approccio ora è più pop, ma Napoli resta con le sue suggestioni, con la sua storia e i suoi costumi nelle mie canzoni, come in "Sole, cielo e mare", tutti elementi tipici della mia Napoli.
Come hai vissuto l'esperienza di San Remo?
Quando sono stato inserito tra i "big" sono stato felicissimo, sapevo che era una prova fondamentale e importante per la mia carrie-ra, dovevo far valere soprattutto lo spirito di Napoli, e devo dire che il successo mi ha ripagato delle fatiche.
Quanto tempo c'è voluto per realizzare il tuo ultimo album?
Quando la mia vita cambierà l'ho scritto di getto, tutte le canzoni - testi e musiche- sono state composte, arrangiate e registrate in appena trenta giorni di duro lavoro!
Sono stato ispirato molto dalle musiche latine, come per il brano suonato insieme a straordinari chitarristi sudamericani, e poi ho sfruttato la valanga di ricordi del dolore che ho quando finisce un amore… Devo tantissimo ai miei collaboratori, l'album è il frutto del lavoro di un team collaudato ormai da anni.
Raccontaci come hai iniziato la tua avventura nella musica.
Ad appena quattro anni, il mio papà, al ritorno da un viaggio a Caracas, mi regalò una fisarmonica, e da subito mi innamorai di quello strumento, tanto da abbandonare trenini e costruzioni! Poi a dodici anni sono entrato in conservatorio, il S. Pietro a Majella, di Napoli ovviamente.
È stata una grande soddisfazione essere ammesso e poi ho dimostrato di meritarlo riuscendo a diplomarmi a soli ventuno anni in pianoforte!
Poi ho cominciato a fare arrangiamenti e poi sono entrato nell'orchestra Scarlatti di Napoli.
Ho iniziato a fare il cantautore grazie a Mario Merola, con cui ho realizzato Cent'anne che mi ha aperto la strada al successo.
Nel 1992 ho pubblicato il mio primo album, Lasciatemi cantare e poi Scivolando verso l'alto. Poi grazie al cielo non mi sono più fermato, ho vinto molti premi, nazionali e internazionali, fino ad arrivare quest'anno al 50° Festival di San Remo.
E a maggio arriverai a Roma, farai un salto al mare, a Ostia?
Essendo napoletano, anche se starò solo pochi giorni e dovrò fare molte prove per il concerto, non potrei non vedere il vostro splendido mare. Ne ho proprio bisogno, mi sembrerà di stare a casa mia e approfitterò per prendere un po' di sole e chissà, magari grazie a Ostia troverò l'ispirazione per il prossimo album!
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