Il 17, 18 e 19 Marzo al Teatro Dafne si sono tenute tre repliche straordinarie di Ecco Nerone, testo dell'autore contemporaneo Carlo Terron, per la regia di Gianni Pontillo e interpretato da Stefano Dionisi, già rappresentato dal 27 Gennaio al 6 Febbraio.
Si tratta di un testo poco conosciuto e rappresentato solo un'altra volta, nei primi anni '80, ma che è ricco di spunti stimolanti e che rappresenta una grande prova per il protagonista, solo sulla scena a evocare i personaggi di Nerone e di Agrippina e a mettere a nudo le emozioni di un attore.
Parliamo proprio con il protagonista Stefano Dionisi, per farci spiegare la struttura e il significato di questo spettacolo.

Di cosa tratta Ecco Nerone?
Lo spettacolo inizia e si svolge tutto nel camerino dell'attore, che rappresenta per lui la vera e propria casa, il suo mondo.
"Riceve una telefonata attraverso la quale già si presenta come personaggio pieno di sé, sprezzante, che non fa neppure parlare il suo interlocutore, che è sicuro della propria bravura, della propria arte.
Dopo questa conversazione, l'attore riscopre il personaggio storico di Nerone, trascurato dagli autori teatrali, e decide di calarsi nei suoi panni per rappresentarne la verità.
Il tutto, dialogando con un busto di Shakespeare, l'autore teatrale per eccellenza, che mai ha trattato della figura di Nerone.

Perché la scelta ricade proprio su Nerone ?
Questo nel testo non viene specificato, anzi l'attore non risponde a questa domanda, dicendo che non bisogna spiegare tutto. Ma comunque fornisce del personaggio una visione alternativa: Nerone ricorda malinconicamente la sua vita, vissuta poco e troppo in fretta, la sua giovinezza precocemente interrotta per assumere un potere al quale non era stato preparato, la sua impossibilità di avere il tempo di capire la differenza fra bene e male. E qui subentra il personaggio della madre, Agrippina, nel quale l'attore si cala a sua volta, dipingendolo come freddo e crudele, e mostrando in questo rapporto sbagliato la vera causa dei comportamenti di Nerone.

Ecco Nerone

Un'esperienza importante per te come attore...
Senz'altro. È uno spettacolo che inizia e si conclude in un camerino, che racconta pienamente la vita dell'attore e i suoi sentimenti. Per me personalmente è stato un viaggio interiore molto coinvolgente, un'esperienza fondamentale, della quale sono rimasto entusiasta per la grande possibilità di crescita che mi è stata offerta.

sOMMARIO MAR. '00 - N° 39

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