Dare aiuto a chi aiuta
di Simone Navarra

L'ANFFAS, associazione nazionale famiglie di fanciulli e adulti subnormali, è nata nel 1958 per iniziativa di genitori di disabili, insufficienti mentali, con lo scopo di promuovere la tutela dei diritti civili delle persone "mentalmente ritardate" e delle loro famiglie, altrimenti destinate alla totale emarginazione.
Opera con oltre 170 sezioni in tutta Italia con sostegno 24 ore su 24, in aiuto a chi ha veramente bisogno.
Questa è la presentazione in poche righe di una realtà che aiuta chi non riesce a parlare o a tenere in mano le posate, uomini e donne che puliscono, imboccano, insegnano e curano altri uomini e donne che hanno nell'autosufficienza un traguardo.
Mari Isabel Restrepo è una delle animatrici dell'associazione, con il suo sorriso aperto si batte per raccogliere fondi e aiuto.
Di nazionalità cilena, con figli, cane e marito tutti bisognosi d'affetto, regala ore del suo tempo a una causa che pensa giusta e che senza di lei avrebbe un soldato in meno nell'esercito, già esiguo, di quelli che fanno del bene agli altri.
I ragazzi e le ragazze all'interno dell'Anffas fanno piccole opere di artigianato, vasi, cornici, calendari, candele.
Buone cose da regalare e da tenere sul comodino. Bisogna comprarle queste sciocchezze, bisogna tirar fuori i soldi e prendersi quei piccoli lavori dal gusto a volte approssimativo.
Bisogna farlo. E si deve anche andare in cantina, in garage, nella casa delle vacanze e vedere se si ha un tavolo, una sedia, un armadio di cui ci si vuole disfare e subito dopo bisogna contattare persone come la signora Restrepo.
L'ANFFAS deve ammobiliare le case alloggio, e se risparmia su un cassetto, può spendere di più per le attrezzature mediche o per le consulenze specialistiche.
Il dovere di chi è indipendente è ricordarsi di chi non può esserlo, di chi ha avuto una brutta febbre, un cattivo ostetrico, uno schifoso incidente e vive attaccato a braccia che non sono sue, condizionato da un cervello che pensa in un linguaggio suo.
Bisogna pagare, tirare fuori i soldi, dare attenzione a chi lotta per una causa giusta.

Della Salute
Somm. Mar. '00 - N° 39

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