Intervista a:

Marcos Assunçao
di Silvia Tocci

Impossibile rimanere indifferenti alla simpatia e al calore del campione brasiliano Marcos Assunçao, centrocampista dell'A.S. Roma. Per lui sono nati numerosi fan club giallorossi che inneggiano al suo stile tipicamente brasiliano, quel tocco inconfondibile al pallone, che da quel piede accetta felicemente i calci! Una danza, non un semplice rincorrere la sfera: i brasiliani quando giocano festeggiano il Carnevale di Rio, aprono le danze e accendono la colonna sonora delle partite.
Uno di quei fan club ha inaugurato la nuova sede proprio qui alla Madonnetta, presso lo spazio polifunzionale Eta Beta di via Domenico Purificato 189, lo scorso 24 gennaio.

Marcos è voluto intervenire di persona per ammirare quello che i suoi tifosi hanno fatto per lui, per tastare quell'amore che i cori e gli striscioni allo stadio gli manifestano ogni settimana. Un grande applauso lo ha accolto quando è arrivato, i fans ovviamente hanno iniziato a cantare a squarciagola, e lui ha iniziato il rito degli autografi: un'ora di dediche, firme e saluti su fogli, biglietti, maglie, abbonamenti per la sud.... oltre all'intervista concessa a Zeus .


Sei felice per la nascita di questo fan club?
Moltissimo. Ringrazio i tifosi che mi seguono, spero di tornare presto a giocare, così quando mi sarò rimesso perfettamente li ringrazierò dal campo giocando come loro si aspettano. 

Come ti trovi a Roma e con la Roma?

"La città è meravigliosa, la gente calda, quasi come noi brasiliani! Ma la Roma è ancora più bella e magica. Questa squadra è perfetta per me e le mie aspettative, è vincente, può fare grandi cose.

Quindi pensi di imitare il tuo amico Aldair, da dieci anni nella società giallorossa?
Sarebbe bellissimo, vorrei restare per molto, molto tempo in questa squadra. Intanto il contratto che ho firmato vale cinque anni. Spero di rinnovarlo... per sempre!

La Roma al primo posto nel cuore, quale altra squadra però ti affascina, oltre alla tua Nazionale?
Da piccolo ero un tifoso di Maradona e Careca: il Napoli è una grande squadra.

Quando sei arrivato alla Roma hai avuto difficoltà di inserimento nella squadra?

Non eccessivamente. Per fortuna qui c'erano già altri brasiliani miei amici, come Cafù e Aldair, che mi hanno aiutato molto e mi hanno facilitato l'impatto con un tipo di gioco diverso e un Paese diverso.

A proposito di gioco, qual è la differenza più evidente tra quello brasiliano e quello europeo?
Bè, il gioco italiano è troppo veloce, rispetto a quello brasiliano, molto cadenzato e nel quale c'è più tempo per inventare il gioco da fare.
Questa differenza inizialmente mi ha un po' rallentato nell'adattamento alla Roma, però grazie all'allenatore e al mio impegno ormai mi sono adattato perfettamente.

La Roma può vantare un centrocampo ricchissimo ormai, qual è secondo te il motivo per cui la Roma sta puntando sulla quantità, oltre che sulla qualità, di giocatori in quel ruolo?
Una squadra per diventare "campione" deve avere tanti giocatori bravi, per non rimanere scoperta in un settore così delicato le panchine devono essere piene. Per questo è arrivato Nakata, che sicuramente aiuterà la squadra a migliorare. Quest'anno speriamo di vincere qualcosa.

Parlavamo del Napoli e di Maradona...
Lui è sempre il più grande secondo me, spero che esca presto da questa brutta storia in cui è finito. Per giocare a calcio ci vuole grande carattere, forza di volontà e bisogna dare il buon esempio agli altri, anche ai bambini che sognano una carriera come la sua.
Non si deve cedere come ha fatto lui. Peccato, ma speriamo bene per il suo futuro.

Pensi che sarai convocato in Nazionale?
Si, però ancora non posso dirlo con certezza, devo prima essermi rimesso in forma completamente per saperlo.

A proposito come sta il tuo ginocchio? 
Sta meglio, ho iniziato ad allenarmi anche con il pallone, spero di non dover aspettare ancora molto per ricominciare a giocare.

Una curiosità. Dove abiti?
Vivo all'Eur, vicino agli altri amici brasiliani, si sta bene ed è un'ottima posizione, vicino al centro e al mare.

Sei un tipo mondano?
Sono un "casalingo", soprattutto d'inverno, fa troppo freddo per me, non è come il Brasile - lì in questo momento fa 28 gradi! - anche se, ripeto, Roma è bellissima! Esco ogni tanto per una cena tra amici, di solito in un ristorante di Ostia, non so se lo conoscete, "Al Pescatore". Si mangia molto bene.

Ultima domanda, per le tue fans: sei sposato o fidanzato?
No. (perentorio, ndr).

Grazie per il tempo concessoci, e in bocca al lupo per un vincente ritorno in campo.

sOMMARIO Feb. '00 - N° 38

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