È riuscita a mettere d’accordo, per una volta, i consiglieri della maggioranza e quelli dell’opposizione. Ha coeso i comitati di quartiere dell’entroterra. Sta esasperando i cittadini della XIII: indistintamente, di destra e di sinistra.
Protagonista della non facile impresa è la presidente della Commissione Lavori Pubblici della nostra Circoscrizione, Anita Matteucci, per la quale i confini della XIII sembrerebbero essersi ristretti al quartiere ove risiede, Stagni di Ostia. Non paga di averlo rimesso a nuovo, dotandolo di quell’illuminazione pubblica, di quelle strade asfaltate e di quei marciapiedi nuovi di zecca che altri quartieri, sorti abusivamente come il suo, aspettano da decenni, si sta cimentando ora in imprese più ardue: come sconvolgere ulteriormente il traffico della XIII Circoscrizione.
L’impresa non è, in effetti, di semplice portata. Al livello attuale sembrerebbe infatti impossibile riuscire a far di peggio, ma qui scatta il “genio”.
Dunque, le strade sono insufficienti al traffico sempre più intenso? Bene, rendiamole a senso unico! Come Via dei Pescatori.
Se non fosse per il fatto che nel territorio ci viviamo ci sarebbe da ridere, ma sono proprio queste le soluzioni prospettate.
E poiché ogni comico che si rispetti necessita di una “spalla”, entra in gioco il suggeritore che lancia le proposte e apre la strada alla gag finale: il Comitato di quartiere Stagni, presieduto dal marito della signora Matteucci, secondo il quale Via dei Pescatori va resa a senso unico ... perché è pericolosa e la gente ci muore!
Un paio di suggerimenti ci sembrano opportuni, l’uno comico, l’altro un po’ più serio.
1) Visto che si muore molto di più sulla Via del Mare rendiamola senso unico, da o verso Roma a scelta, con ritorno
   sulla Colombo, anch’essa a senso unico, e se questo creerà problemi a qualche centinaio di migliaia di persone,...
   pazienza. Safety first, dicono gli inglesi!
2) Signora Matteucci, faccia una cosa “sensata”: si dimetta!