ZEUS n° 36 - Dicembre 1999
Editoriale

Manie di protagonismo

di Luca Leonardi

È il bello della politica fai-da-te: chiunque può aprire bocca e dargli fiato, non servono competenze, né tantomeno titoli di studio specifici.
Basta mettersi in vista e se il mio avversario politico dice A, io dico B per principio, così posso attaccarlo, screditarlo con un pretesto qualsiasi.
Indipendentemente dal fatto che la proposta B sia migliore della proposta A: quando mai si va a vedere queste sottigliezze.
Nelle assemblee (di condominio, Circoscrizionali, di Consorzio) il consenso, poi, viene cercato e blandito, a monte, con i metodi più svariati: dal passaparola all’articolo su giornale, dal volantino al comunicato.
E se non basta ce lo possiamo portare da casa: tanti “plaudentes” pronti a scattare al segno prestabilito e a godersi l’attimo di importanza che ne deriva.
Della serie, “anch’io quando voglio so farmi rispettare!”
I tanti teorici del nulla, che imperversano nei programmi televisivi della TV spazzatura come nelle cene fra amici, nelle pagine dei giornali a corto di idee come nelle assemblee dei nostri Consorzi, trovano il loro sbocco naturale nella politica.
Lungi da me l’idea dei politici “tutti uguali-tutti ladri”: fra loro esistono tante brave persone, serie, volenterose e competenti. Le riconosci a prima vista, l’espressione del “ma chi me l’ha fatto fare!” ce l’hanno stampata in faccia quando sono costretti a propugnare le proprie valide iniziative al cospetto di personucole che, rose dall’invidia per non averla avuta prima loro quell’idea, iniziano ad arrampicarsi sugli specchi per dimostrare che Cristo sulla croce è morto di freddo.
Ma fosse solo per questo sarebbe il minimo.
Tali dilettanti allo sbaraglio sono subito avvicinati da chi, complimentandosi per l’acume dimostrato, sfruttano i loro complessi di inferiorità per aizzarli contro il nemico del momento.
Di critica costruttiva neanche a parlarne, basta il pretesto: a ognuno il rappresentante che si merita...

Gli editoriali
Somm. Dic. '99 - N° 36

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