C.d.Q. Acilia 2000
Viabilità, viabilita, viabilità
di Edoardo Foti

Sono sicuro che vi ricordate bene il gioco dello "schiaffo del soldato'': ricevuto lo schiaffo, bisogna indovinare il responsabile tra le varie mani alzate. La cosa riesce facile se le mani sono poche, difficile se sono tante. Per brevità di spazio, non mi posso dilungare tanto circa il risultato del referendum per Roma Marittima. Tutti sanno come è andata. Potrei fare un lungo elenco delle ragioni per il "NO" e per il "SÌ" ma non è il caso, appunto. Una sola ragione, però, le vale tutte, a mio modesto parere. Meno mani alzate ci sono e più è facile individuare il responsabile dello schiaffo. Quindi, comune grande (Roma), comune piccolo (Roma Marittima, maggioritario e proporzionale), il principio è sempre lo stesso. In un Paese come il nostro dove è difficile individuare le responsabilità, non è poco se si ricerca la semplificazione.
"Dal 24 ottobre, comunque vada, sarà vietato lamentarsi": così chiudeva il suo articolo Luca Leonardi nell'ultimo numero di Zeus.
Bisogna, insomma, abbandonare la cultura del lamento fine a se stesso.
Ha ragione. È dura, però, perché i problemi sono tanti e di lunga data.
Problemi ancora appesi a roboanti promesse di urgente fattibilità da parte di politici e amministratori. Personaggi, questi, sofferenti da "incontinenza" verbale ma soggetti a forte "stitichezza" quando si passa all'attuazione delle soluzioni.
I fatti, però, sono di dura “digestione”. Suggerisco, allora, di andare per priorità. È inutile fare tante lamentele insieme. Facciamone una, e di quella ne facciamo un tormentone, una rottura di scatole.
Quando si vedranno risultati reali, visibili si può passare ad un tormentone diverso. Credetemi, è l'unico sistema. Posso suggerire a questo punto qual è il problema dei problemi, il tormentone dei tormentoni: viabilità, viabilità e viabilità. Tra poco il traffico di tutta la XIII Circoscrizione sarà al collasso. Quella dell'entroterra è già al tracollo da due anni. Dopo gli ultimi insediamenti abitativi e quelli che stanno per arrivare (vedi ex palazzoni Ligresti su Via di Acilia) saremo finalmente all'overdose.
A quando l'allargamento di Via di Macchia Saponara? E di Via di Acilia? La nuova strada sul Canale Palocco? A quando una nuova via di fuga sul Tevere che non sia il ponte della Scafa? A quando la stazione di Acilia sud?
Sul problema della viabilità sono stati fatti dibattiti, forum, articoli e tante promesse. È necessario fare un incontro definitivo con tutti i Comitati di quartiere, Associazioni, giornali e responsabili del Comune.
Il prossimo consenso elettorale andrebbe legato a questo problema e alla sua soluzione con risposte ed impegni ben precisi, definitivi.
Posta così non si tratta di lamentela ma dell'esercizio dei propri diritti.

C.d.Q. Acilia 2000
Somm. Nov. '99 - N° 35

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